Torn & Frayed

sottomarini di superficie

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 29
 

I MIEI LINK PREFERITI

- I giorno di navigazione
- II giorno di navigazione
- III giorno di navigazione
- IV giorno di navigazione
- V giorno di navigazione
- VI giorno di navigazione
- VII giorno di navigazione
- VIII giorno di navigazione
- IX giorno di navigazione
- X giorno di navigazione
- XI giorno di navigazione
- XII giorno di navigazione
- XIII giorno di navigazione
- XIV giorno di navigazione
- XV giorno di navigazione
- XVI giorno di navigazione
- XVII giorno di navigazione
- XVIII giorno di navigazione
- XIX giorno di navigazione
- XX giorno di navigazione
- XXI giorno di navigazione
- XXII giorno di navigazione
- XXIII giorno di navigazione
- XXIV giorno di navigazione
- XXV giorno di navigazione
- XXVI giorno di navigazione
- XXVII giorno di navigazione
- XXVIII giorno di navigazione
- XXIX giorno di navigazione
- XXX giorno di navigazione
- XXXI giorno di navigazione
- XXXII giorno di navigazione
- XXXIII giorno di navigazione
- XXXIV giorno di navigazione
- XXXV giorno di navigazione
- XXXVI giorno di navigazione
- XXXVII giorno di navigazione
- XXXVIII giorno di navigazione
- XXXIX giorno di navigazione. L'imbarco.
- Giorni a Terra. I.
- Giorni a terra. II
- Giorni a terra. III.
- Giorni a terra. IV.
- Giorni a terra. V.
- Giorni a terra. VI.
- Giorni a terra. VII.
- Giorni a terra. VIII.
- Giorni a terra. IX.
- Giorni a terra. X.
- Giorni a terra. XI.
- Giorni a terra. XII.
- Giorni a terra. XIII.
- Giorni a terra. XIV.
- Giorni a terra. XV.
- Giorni a terra. XVI.
- Giorni a terra. XVII.
- Giorni a terra. XVIII.
- Giorni a terra. XIX.
- Giorni a terra. XX.
- Giorni a terra. XXI.
- Giorni a terra. XXII.
- Giorni a terra. XXIII.
- Giorni in mare. I.
- Giorni in mare. II.
- Giorni in mare. III.
- Giorni in mare. IV.
- Giorni in mare. V.
- Giorni in mare. VI.
- Giorni in mare. VII.
- Giorni in mare. VIII.
- Giorni in mare. IX.
- Giorni in mare. X.
- Giorni in mare. XI.
- Sull'Isola. I.
- Sull'Isola. II.
- Sull'Isola. III.
- Sull'Isola. IV.
- Sull'Isola. V.
- Sull'Isola. VI.
- Sull'Isola. VII.
- Casa. I.
- Casa II. Epilogo.
- Casa di Paglia I
- Casa di Paglia II
- Casa di Paglia III
- Casa di Paglia IV
- Casa di Paglia V
- Casa di Paglia VI
- Casa di Paglia VII
- Casa di Paglia VIII
- Casa di Paglia IX
- Casa di Paglia X
- Casa di Paglia XI
- Casa di Paglia XII
- Casa di Paglia XIII
- Casa di Paglia XIV
- Casa di Paglia XV
- Casa di Paglia XVI
- Casa di Paglia XVII
- Casa di Paglia XVIII
 

 

« XIIIXV »

XIV

Post n°97 pubblicato il 21 Gennaio 2017 da call.me.Ishmael










La Casa di Paglia XIV

Adebanke Adhiambo stava osservando anche lei la sera farsi notte
e un profondo malessere si era impadronito della sua figura bella ma
distrofica. Regolò il poggiatesta schiacciando un bottone e lasciò
colmarsi i polmoni della buona aria della campagna, che tanto le
ricordava i giorni terribili ma anche importanti, prima della sua fuga
dalla Nigeria al Ghana. Rammentava...caricata con l'ultimo biplano
che lasciava la pista del villaggio di Nagaré, trasportata in spalla da
un volenteroso e generoso parente, si era salvata per il rotto della
cuffia. Non ci sarebbe stato spazio per lei nel dominion che i guerriglieri
avevano in mente, Lei, considerata tutt'al più una spastica inutile e
irritante sarebbe stata liquidata con un proiettile nel cervello da Boko
Haram e abbandonata a fare da pasto alle iene del bush. Invece in
quel momento stava sorvolando la terra della sua agonia ed esclusione,
provandone, comunque in segreto, un profondo rimpianto. Malgrado
non avesse mai avuto una tecnologia a sua disposizione per muoversi,
malgrado fosse considerata una disgrazia persino dalla sua famiglia
e reclusa in una specie di pagliaio in disuso che le forniva un riparo
alquanto rozzo ed elementare. La sua malattia era tabù in quelle remote
zone agricole: non poteva correre quando era bambina e non poteva
aiutare in casa più tardi. La madre si lamentava pubblicamente della
disgrazia e la attribuiva a un malocchio che le era stato lanciato contro
mentre era ancora incinta. Lei sapeva anche chi era stata a produrre
quel disastro: sua cognata, con la quale non aveva mai stabilito un
rapporto equilibrato. Prima della nascita di Adebanke si azzuffavano
in cucina, si strappavano i capelli, si minacciavano con attizzatoi. La
cognata le aveva promesso disgrazie, e siccome era una nota fattucchiera
i risultati non si erano fatti attendere. Ed erano comparsi sotto forma
di quella bambina che non aveva nessun controllo sui suoi muscoli. Un
peso morto, una maledizione. Fin da piccola era stata emarginata e posta
negli angoli bui perché non allargasse la sventura agli altri membri del
clan. Poi, raggiunti gli undici anni, era stata messa nel fienile diroccato
con un po' di pane giornaliero e una ciotola d'acqua, qualche pezzo di
carne ogni tanto e la possibilità di non essere seccata da nessuno. Una
prospettiva interessante per lei che provava in ogni fibra l'inutilità, ma
anche una decisione foriera di un'immensa solitudine e tanto simile a
un precoce seppellimento. Ogni notte temeva che i suoi fratelli sarebbero
arrivati, armati di machete per farla a pezzi e disperderla nel bush. Così
dormiva con un occhio solo e si trascinava sui gomiti da una parte all'altra
del vasto e marcio edificio. Medici non ne aveva mia visti, solo stregoni
che nutrivano per lei il più profondo disprezzo e la più fottuta paura. La
riempivano di esorcismi e poi se ne andavano dopo essersi fatti pagare
in alcolici per il oro disturbo. Il padre, un cristiano di nome Joseph era
l'unico a venirla a trovare portandole qualche rara leccornia, poi la teneva
fra le braccia fissandola con immenso dolore. Quindi se ne andava lento,
scrollando la testa sotto l'ampio cappello. Poi, dopo diversi anni di vita
vegetativa la guerra di Boko Haram s'era avvicinato al paesino che s'era
deciso di evacuare al più presto possibile. La madre di Adebanke avrebbe
voluto lasciare la ragazza a terra, sbarazzarsene finalmente. Ma papà
Joseph se l'era caricata in spalle e l'aveva portata di corsa sotto le ali del
biplano, imbarcandola e rifocillandola. Vicino allo sguardo critico dei
superstiti di Nagaré, l'adolescente aveva fatto un voto e s'era ripromessa
che nessuno, mai più, l'avrebbe giudicata dall'alto verso il basso ma,
al contrario, avrebbe dovuto scostare le pupille ogni volta che queste
avessero incrociato le sue. Ebbene, fu da quel momento che Adebanke
Adhiambo divenne quello che divenne.







(Continua)










 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: call.me.Ishmael
Data di creazione: 04/06/2014
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

moon_Icassetta2prefazione09lisa.dagli_occhi_bluKimeu0Stufy_85Latitude333Al3x5andr0fin_che_ci_sonoEstelle_kg1b9Meibimialf.cosmosmariomancino.mIndicativoimperfetto
 

ULTIMI COMMENTI

Impegnatevi di più con i post non posso essere l'unico...
Inviato da: cassetta2
il 11/11/2020 alle 18:29
 
cattiverie senza contanti di resto
Inviato da: several1
il 07/11/2019 alle 17:08
 
Eucaristico...
Inviato da: Lutero_Pagano
il 02/11/2019 alle 09:52
 
Connubio rischioso l'ormone in fase attiva e...
Inviato da: Estelle_k
il 31/10/2019 alle 14:09
 
Eh si direi la classica " seratina " tranquilla...
Inviato da: Indicativoimperfetto
il 31/10/2019 alle 14:05
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963