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I Giganti di Baalbek(Le Pietre Splendenti)

Post n°76 pubblicato il 12 Luglio 2007 da sweet.sensation
 




Baalbek è stata associata nei millenni, non solo al dio Ba'al, ma anche alla dea Ishtar. L'Ishtar accadica corrispondeva alla dea Inanna per i Sumeri, ad Astarte per i Canaanei, a Venere per i Romani ed ad Afrodite per i Greci.

Il fatto che Baalbek fosse denominata "il crocevia di Ishtar"significa che quando la dea vagava nei cieli poteva andare venire da quel "Luogo dell'Atterraggio" ad altri luoghi della Terra. Inoltre, il fatto che Ba'al avesse fatto istallare sulla Cresta di Zaphon "un meccanismo che emette parole, una pietra che bisbiglia", implica che vi fossero altri luoghi in cui fossero presenti analoghi strumenti di comunicazione.

La "pietra che bisbiglia" corrispondeva a quello che qualche millennio più tardi, i Greci chiamarono "l'ombelico del mondo" o Omphalos e che designava Delfi come centro più importante del mondo ellenistico. L'Omphalos era situato nel tempio di Apollo, da cui le sacerdotesse pronunciavano gli oracoli.

La domanda centrale è quindi: esistevano altri Omphalos sulla Terra?




Nel rispondere a questa domanda, un primo indizio ci proviene dal nome che i Greci attribuivano a Baalbek: Eliopoli. Infatti, i Greci sostenevano che Baalbek fosse attribuibile al dio-Sole, alla stregua della Eliopoli egizia. Il legame tra le due Eliopoli è rafforzato anche da alcune citazioni dell'Antico Testamento, in cui si affermava l'esistenza di due Beth Shemesh ("case del dio Shamash" divinità sumera): una posta a nord, l'altra a sud. La città settentrionale viene identificata dal profeta Amos come il "luogo ove sorgono i palazzi di Adad", mentre della città meridionale parla il profeta Geremia come della "Casa degli dei dell'Egitto".

Lo storico romano Erodoto nel riportare la descrizione delle due Eliopoli, fornisce importanti indicazioni circa le due "pietre splendenti": una era fatta del materiale miglior conduttore di elettricità (ossia l'oro), l'altra era una pietra preziosa (smeraldo), che oggi è utilizzata per le comunicazioni laser, e che emana un fulgore come di radiazioni ad alta intensità. In questa seconda descrizione è facile riconoscere il meccanismo installato da Ba'al sulla Cresta di Zaphon, che i Canaanei chiamavano "pietra dello splendore."

Ci sono, inoltre, numerose prove storiche di eventi reali, che consolidano l'importanza degli Omphalos o pietre oracolari, disseminati in diversi punti della Terra.

Il tempio di Ammone nell'oasi di Siwa in Nubia, fu oggetto di pellegrinaggio da parte di Alessandro il Macedone, che si affrettò a consultarne l'oracolo, non appena mise piede in Egitto, e secondo lo storico di Alessandro, la pietra venerata era proprio un Omphalos di pietre preziose.


E, sempre in Nubia, inviò il suoi uomini il re persiano Cambise che, alla continua ricerca della longevità, era determinato a conoscere i segreti della "Tavola del Sole".

Prove dell'esistenza di Omphalos si possono trovare anche sulla piramide del faraone re Seti I (XIV sec. a.C.), ove su una pietra conica stazionavano due uccelli. Era proprio da quest'Omphalos che il dio nascosto Seker pronunciava i suoi messaggi.

Queste ed altre testimonianze sono troppo numerose per rappresentare semplici coincidenze.

Piuttosto affiora un altra importante domanda: dato che questi importanti centri contenevano sempre un
Omphalos, non potrebbero essere gli stessi Omphalos la fonte degli oracoli?

Leggendo ed interpretando antichi scritti, alcuni studiosi sono convinti che non fu la costruzione della piattaforma di Baalbek il motivo della battaglia tra Ba'al e Mot, ma piuttosto il tentativo del primo di installare una "pietra dello splendore" che fosse in grado di colloquiare tanto con i cieli quanto con altri punti della Terra.

E' interessante notare come fossero due le peculiarità di questa pietra che viene così descritta:

<< Una pietra che bisbiglia;
gli uomini non capiranno i suoi messaggi,
le moltitudini della Terra non comprenderanno >>

Possiamo quindi concludere che la pietra assolveva a due funzioni: mezzo di comunicazione per messaggi in codice (come quelli scambiati tra Ba'al e Anat), e mezzo oracolare, da cui venivano emanati i responsi richiesti da re ed eroi.

Abbiamo quindi compreso quali fossero le funzioni degli Omphalos, rimane solo un ultimo filo da riannodare: come mai Baalbek ed altri importanti centri come Gerusalemme, la piana di Giza ed il Sinai meridionale hanno acquisito un grado di sacralità estremamente elevato nel corso dei millenni...


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Commenti al Post:
susanna_kaysen
susanna_kaysen il 12/07/07 alle 12:55 via WEB
buongiorno! io studio storia dell'arte... quindi ciò che tu scrivi mi interessa molto... buona giornata!
 
 
sweet.sensation
sweet.sensation il 12/07/07 alle 14:45 via WEB
Tra le tante cose che avrei voluto fare, mi sarebbe piaciuto diventare archeologo, figurati...
 
biricchina7878
biricchina7878 il 13/07/07 alle 07:30 via WEB
lascio la mia traccia x questo passaggio..x un felice fine settimana ..un abbraccio da biri!!!
 
susanna_kaysen
susanna_kaysen il 13/07/07 alle 11:25 via WEB
toc toc? c'è nessunoooo? :)
 
 
sweet.sensation
sweet.sensation il 16/07/07 alle 08:34 via WEB
Eccomi, non ho sentito il campanello....Sorry
 
biricchina7878
biricchina7878 il 15/07/07 alle 22:19 via WEB
dolce notte!:)
 
 
sweet.sensation
sweet.sensation il 16/07/07 alle 08:34 via WEB
Buon inizio di settimana !!!
 
zamaroi7haz
zamaroi7haz il 20/11/10 alle 22:02 via WEB
ci sono errori di interpretazione nella lettura della scrittura greca. la parola Eliopolis in realtà è Iliopolis, nella parola originale c'è l'H che precede le E . heliopolis.. pertanto la corretta dicitura è iliopolis, l'acca in greco è una delle più I. lo stesso Pindemonte nella traduzione dell'odissea dice : d'Ilion gittade le sacre torri. ha tradotto correttamente Helion ( Ilion ) in greco il sole si pronuncia Ilios ( Helios ) Grazie Zamaro Claudio da Bari...
 
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