Torn & Frayedsottomarini di superficie |
Dopo che il Parsi fu sparito, avvenne che fossi io colui che le Parche destinarono a prodiere di Achab, quando quel prodiere prese il posto vacante; e sempre io colui che, quando l'ultimo giorno i tre uomini furono sbalzati fuori dalla lancia rollante, fu sbattuto a poppa. Così, galleggiando ai bordi della scena che seguì ed essendone in tutto spettatore, quando il risucchio affievolito della nave affondata mi raggiunse, allora venni trascinato, ma lentamente, verso il vortice che si chiudeva. Quando vi giunsi, si era placato in una pozza di lattea schiuma. In tondo, allora, sempre in tondo a circoli via via più stretti che mi avvicinavano alla bolla nera simile a un bottone, sull'asse di quel cerchio che roteava lento, novello Issione io girai. Infine, toccando quel centro vitale, la bolla nera scoppiò; e allora, liberata dalla sua molla ingegnosa e risalita con gran forza, per la sua leggerezza, alla superficie, la bara-salvagente sfrecciò in tutta la sua lunghezza fuor d'acqua, ricadde, e mi galleggiò accanto. Tenuto su da quella bara, quasi per tutto il corso d'un giorno e d'una notte fluttuai su di un oceano molle e funereo. Inoffensivi, i pescicani mi guizzavano accanto come se avessero un catenaccio alla bocca; i selvaggi falchi marini trascorrevano via col becco inguainato. Il secondo giorno, un veliero si avvicinò e mi raccolse, finalmente. Era la «Rachele» che incrociava raminga e che, tornando sui suoi passi alla ricerca dei figli perduti, trovò solo un altro orfano.
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Post n°23 pubblicato il 11 Novembre 2014 da call.me.Ishmael
Ventiduesimo giorno di navigazione "Ha mai pensato di avere sbagliato destinazione dell'attracco, quella volta?". Stringfellow si strinse nelle spalle non cessando di tenermi per il gomito. "Non eravamo qui per saccheggiare, intendevamo solo rifocillarci e riprendere il largo ma, le assicuro, la ferocia di questa gente fa impallidire qualunque bucaniere. Circondarono la nave con spirito festoso e apparentemente di accoglienza. Pensavamo fosse il solito rituale diffuso nelle isole di questo arcipelago: uomini tatuati che assediano pacificamente una delle rare navi straniere venute a gettare l'ancora e donne giovani, altrettanto gioiose e seminude, che corrono sul pontone nell'ebbrezza dell'esperienza nuova e poi si lanciano in balli scatenati per il piacere dell'equipaggio, esausto dopo mesi di mare. Così pensavamo. Ma non avevamo fatto i conti con il Pastore Reynolds, Fratello Geremia e la loro guerra intestina. Nella quale finimmo ben presto per ritrovarci stritolati. Gli indigeni, guidati da un ossesso tirapiedi di Geremia, recavano armi nelle loro canoe, non noci di cocco. E con quelle si impadronirono velocemente della nave e misero in catene Me e il mio povero equipaggio trasportandolo a terra. Ci eravamo comportati come degli Imbelli, abbassando tutte le difese e contando solo sul nostro godimento contingente. Così Dio ci ha giustamente punito." Stringfellow fece a questo punto una pausa; si carezzò i capelli radi ma lunghi e fece un cenno a uno della sua ciurma costringendolo ad avvicinarsi e riversandogli un bisbiglio nell'orecchio destro, spingendolo poi lontano. Raschiò la gola, sputò ostentatamente e riprese il suo amaro racconto :"Alcuni miei sottoposti furono direttamente sgozzati sul posto mentre Io e gli altri ci trovammo a passare una sorta di forche caudine da parte di quei selvaggi che si erano piazzati su due file, l'una di fronte all'altra. Noi vi sfilammo incatenati nel mezzo e fummo sommersi da una valanga di botte e violenza gratuita che per poco non ci mandò all'altro mondo. E quando ci riavemmo avevamo il ghigno sapido di Geremia davanti agli occhi e il severo cipiglio di Padre Reynolds al nostro fianco." A quel punto non potei fare a meno di interloquire :"Quei due, dunque, agivano in assonanza? Io ho avuto modo di conoscerli ed ora sono come il serpente e la mangusta. Nemici dichiarati". Il Comandante sbuffò nervosamente, come se la mia locuzione rischiasse di fargli smarrire il filo del discorso e riprese, visibilmente scosso :"Fratello Geremia ci diede un benvenuto sardonico e ci informò che, d'ora in avanti, saremmo stati adibiti alla custodia di alcune ostie nere che giacevano nelle viscere del terreno, sotto la grotta dove Lui si macerava in romitaggio. Avremmo avuto cibo a sufficienza per sopravvivere ma non avremmo più rivisto la piena luce del sole, solo un frammento di esso che sarebbe filtrato attraverso le rocce. Quali rocce? Ricordo che domandai. Lui scosse il capo come fosse di fronte alla mia ultima, enorme corbelleria, e mormorò appena udibile :"Quelle sotto cui vi seppelliremo!". Ricordo che mi slanciai con le ultime energie che mi animavano verso quel mostro mascherato da Frate ma venni immediatamente abbattuto dal suo tirapiedi e finì con lo strisciare boccheggiante sul terreno petroso. Padre Reynolds pareva perplesso ma non sembrava avere l'autorità necessaria per imporre una qualsiasi volontà. Stranito e indeciso seguiva con riluttanza le mosse e l'ideologia del Frate." Qui si arrestò nuovamente il racconto di Stringfellow, il quale represse a stento uno strano singhiozzo e mi fissò accuratamente. "Ma basta. Ho già detto tutto quello che a Lei è sufficiente sapere. Adesso può anche levarsi dai piedi, Thompson...non l'ho fatta ammazzare perché ammiro il suo coraggio, certo molto più di quanto possa biasimare la vigliaccheria del suo equipaggio, che se ne sta nascosto dietro la cengia. Se pensavate di essere invisibili, beh è stato un errore che poteva rivelarsi fatale. Ma Noi non nutriamo sentimenti di ostilità alcuna verso di Voi. Non sappiamo Chi siete, né come giunti da queste parti, né siamo interessati a saperlo. Se avete una nave, ebbene, riprendete il largo e dimenticatevi del mio racconto e di questa terra segnata dal Signore come crogiolo di infinite iniquità, destinata ben presto a inabissarsi nel mare e ad essere coperta solo da una brutta memoria." Così sembrò concludere il suo amaro narrare il Comandante Stringfellow, mentre intorno si diffondevano i vapori sempre più letali dell'eruzione e ormai la visibilità era ridotta a una cinquantina di metri scarsi. |
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ps. La musica è davvero spettacolare. ..sembra di essere davvero in un covo di pirati, con le tenebre che calano sulla nebbia, bassa all'orizzonte,fantasmi che si addensano come ombre malevole e nessuna speranza di uscirne vivi ;)