La Serie A 22/23 da zero a dieci-Sesta giornata

I nostri voti alla sesta giornata di Serie A.

Questa volta, lo preannunciamo, fioccano gli zero.

Iniziamo con Napoli-Spezia, match vinto con merito dagli azzurri (7), che molto hanno creato, ma hanno solo concretizzato a due minuti dalla fine con Raspadori (6), che si fa perdonare una prestazione sottotono con la sua rete decisiva. Per quanto concerne i liguri (5), hanno fatto una gara di puro contenimento rendendosi pericolosi solo grazie ad uno sbaglio di Mario Rui: un po’ pochino. Al contrario è troppo quello che ha fatto Spalletti: un po’ va bene, poi basta, dunque giusta l’espulsione (e il tecnico si becca un bel 2 per questo).

L’Inter vince ma non convince (6 ai nerazzurri), contro un Torino che avrebbe certamente meritato di più (7 ai granata), per quanto fatto vedere. Menzione per Handanovic (8), che ha effettuato parate decisive. Quando fa un errore la processione di critiche è implacabile, purtroppo registriamo che è più forte rispetto alla processione di elogi che da ieri sarebbe dovuta partire.

Vince il Milan, soffrendo, ma dimostrando comunque di essere squadra (7 ai rossoneri), contro una Sampdoria che si è ben battuta (6 ai liguri). 4 a Leao per la clamorosa ingenuità, mentre a Giampaolo che fa il giargianese diamo 2. Diamo anche 2 a Fabbri perché quello su Sabiri è tutta la vita rigore.

L’Atalanta (6) sciupa l’occasione di restare al comando da sola, contro una buona Cremonese (7), che ha fronteggiato colpo su colpo gli avversari. 3 a Dessers, perché sullo 0-0 invece di passare la palla al compagno libero si incaponisce in un’azione personale che porta al nulla. Giochi da solo, fenomeno? Musso ha un’incertezza fatale sul goal, ma proprio sul proseguimento dell’azione di Dessers sfodera un’ottima parata. In pochi gliel’hanno riconosciuto, lo facciamo noi, per quello che vale.

Il Bologna (7) vince meritatamente un match deciso da tre goal frutto di tre dormite difensive. La Fiorentina (5) dopo un buon inizio, si perde e perde. 2 a Igor per il fallo su De Silvestri (giochi nella Fiorentina, non a Calcio Fiorentino, caro Igor). In tutto questo, vogliamo lanciare un saluto e un abbraccio a Sinisa Mihajlovic.

Continua a vincere l’Udinese (8), che sfrutta al meglio l’espulsione di Ruan, causata da un errore grossolano di Henrique (4).  Il Sassuolo (5) con un uomo in meno esce praticamente di scena e alla fine perde meritatamente. 9 a Samardzic per il goal.

Un Lecce sfortunato (che merita comunque 7) non vince contro un Monza che non ci convince ancora, nonostante il primo punto (5 ai brianzoli). 9 al goal di Sensi, zero a Pairetto e ai suoi collaboratori, giacché non fischiano un rigore al Lecce che grida vendetta (e allora che ci sta a fare il VAR?).

Una buona Lazio (7) manca di cinismo e per poco non chiude il match contro un Verona che si è mostrato inferiore a lei. Bastava fischiare il rigore su Kallon, anche qui zero all’arbitro Irrati e ai suoi collaboratori, a cui giriamo la domanda fatta a Pairetto: che ci sta a fare il VAR? Zero anche a Sarri per il dito medio verso la panchina del Verona.

A noi piace parlare di calcio giocato, nell’analizzare Juventus-Salernitana però diventa dura parlarne. Quello che è accaduto è fuori da ogni logica e forse, meriterebbe un post a parte. Viene tolto un goal buono alla Juve con il VAR, ma il VAR non funzionava correttamente (se così fosse stato, si sarebbero accorti di Candreva). Allora, anche qui ci chiediamo: è a questo che serve il VAR? Per quanto riguarda la partita, diamo 5 alla Juventus (ci si aspetta di più), 7 alla Salernitana, zero all’arbitro Marcenaro e ai suoi collaboratori. Zero infine a tutti perché la rissa finale è roba da tamarri in discoteca.

Chiudiamo con Empoli-Roma. Bella gara, in cui non sono certo mancate le emozioni, con due squadre che si sono fronteggiate a viso aperto. Noi diamo 7 a tutte e due le compagini. La Roma ha ancora qualche amnesia difensiva, ma nel complesso ci è piaciuta, ma ci è piaciuto soprattutto Dybala, autore di un goal da 10 e di una grande prestazione. 3 infine ad Akpa-Akpro per il fallo su Smalling, evitabile.

La Serie A da uno a dieci-Ventiduesima giornata

I nostri voti alla ventiduesima giornata di campionato.

Cominciamo con Sampdoria-Torino. I granata (9) vincono e convincono, giocando bel calcio e meritando il successo. Bravi tutti, ma noi vogliamo dare una menzione a Juric (9), che sta forgiando una squadra compatta, gagliarda e che non rinuncia a giocare a calcio. L’artefice delle ultime due vittorie del Toro per noi è lui. Sampdoria in discesa (5), dopo il goal ci è sembrata adagiarsi. Alla fine poteva cogliere il pareggio, ma onestamente, analizzando soprattutto le occasioni, sarebbe stato troppo. Il fatto che tra i blucerchiati meriti una menzione il portiere (Falcone:8), è indicativo. Perdi e il giocatore che ha fatto più bella figura è il portiere, vuol dire che qualcosa non va.

Passeggia la Lazio (8) a Salerno, contro una Salernitana (5) remissiva (anche troppo). Menzione per la doppietta di Immobile (8), ma soprattutto per l’assist di tacco di Milinkovic-Savic sul primo goal, alta scuola (10).

Sulla Juve ormai ci ripetiamo: vince ma non brilla (6). Tre punti li fa (e certamente questo conta), ma i bianconeri sono ancora apparsi lenti. 8 a De Sciglio, autore al suo ingresso di tre cross uno più bello dell’altro, alla faccia dei suoi contestatori e 7 a Weston McKennie, oseremmo dire la punta più insidiosa della Juve in questo momento grazie ai suoi inserimenti. L’Udinese (6, bisogna anche considerare le diverse assenze) non ha fatto molto, ma ha cercato come poteva di impensierire la Juventus.

Girandola di emozioni a Reggio Emilia, dove il Verona (8) passa vincendo e convincendo. Il Sassuolo (5, è vero che non si da per vinto, ma quando prendi quattro goal in casa qualcosa funziona). Menzione per Barak (9), “Man of the match”.

Bella partita tra Venezia ed Empoli (7 a tutte e due), che prendono un punto a testa (risultato giusto). Menzione per Nani (7) che appena arrivato offre subito un assist-goal per Okereke.

Vince ma non convince la Roma (6), vincitrice grazie ad un rigore (giusto, per carità) generato da un’ingenuità avversaria e da un provvidenziale Rui Patricio (9), autore di una gran parata su Joao Pedro.

Girandola di emozioni pure a Bergamo, dove tra goal divorati, parate ottime (9 sia per Musso che per Handanovic) e giocate di ottima fattura (per esempio il tacco di Barella, da 9, per Darmian), si è visto due squadre che giocano a calcio (8 a tutte e due).

La notiziona della giornata è senza dubbio il tonfo casalingo del Milan, a cui però diamo 6. La sua partita l’ha giocata, senza l’incredibile topica dell’arbitro Serra (1, ma come si fa?) e un super-Provedel (9), si farebbero altri discorsi. 8 allo Spezia per averci creduto fino alla fine.

8 al Napoli che a Bologna vince, grazie soprattutto ad un Lozano decisivo (8). 6 al Bologna perché dopo tutto, la sua partita l’ha fatta.

9 alla Fiorentina che stravince e convince.  Il Genoa (2) si commenta nel risultato finale: 6-0. 10 a Biraghi perché due goal su punizione nella medesima partita sono qualcosa di incredibile.

Inoltre

5 a Dybala per l’esultanza e soprattutto per la giustificazione patetica (“Cercavo un amico in tribuna”).

2 a Vlahovic per il tentato cucchiaio a Sirigu. Sei forte, ma non è questa la maniera per dimostrarlo, cercando (non riuscendoci) di prendere in giro il portiere avversario.

La Serie A da due a dieci-Decima giornata

Ecco i nostri voti legati al turno infrasettimanale concluso ieri.

Iniziamo da Spezia-Genoa. Lo Spezia (7) avrebbe meritato i tre punti per il gioco espresso, ha avuto il solo, grande torto di non chiudere la partita. Il Genoa (5) ottiene alla fine un punto che sembrava insperato, ma i problemi restano.

Si sveglia la Salernitana (6), ma fu vera gloria? Più che meriti dei campani, vediamo demeriti del Venezia (5) e soprattutto di Ampadu (2, espulsione evitabile che compromette la squadra) e Romero (4), che con la sua uscita “Ad Minchiam” regala il match-ball a Schiavone (7), che non lo spreca.

Il Milan (6) vince senza infamia e senza lode. Bravo Giroud a trovarsi pronto al momento giusto (8). Il Toro va vicino al pareggio con Praet, merita 6 perché comunque la sconfitta a Milano col Milan ci sta, ma secondo noi i granata possono e devono fare di più.

La sorpresa è stata senza dubbio la sconfitta della Juventus (4). Le ultime prestazioni bianconere sembravano averci mostrato una squadra non bella, ma solida. Ieri non è stata bella, ma neppure solida. L’anno scorso, quando la Juve perdeva punti contro squadre considerate a lei inferiori, c’era chi diceva: “Con Allegri queste partite la Juve le vinceva”. Due punti persi con l’Udinese (non tirate fuori Szczesny, ci ha messo sicuramente del suo, ma nel secondo tempo la Juve ha smesso di giocare), tre in casa con l’Empoli e il Sassuolo, con lo Spezia vinta grazie ad una parata decisiva di Szczesny (certamente più decisiva degli schemi allegriani). Dall’altra parte 9 al Sassuolo per l’impresa. Gli emiliani meritano 9 pure per l’azione del primo goal, da manuale, tanto che i difensori bianconeri non hanno ancora capito adesso cos’è successo secondo noi.

L’Udinese (7) meritava di vincere per il gioco espresso. Bravo Suxess (8), che si presenta subito come meglio non potrebbe. Il Verona (5) alla fine guadagna un punto, ma per come ha giocato è già tanta roba.

Bella partita tra Sampdoria e Atalanta. Vincono i bergamaschi (8), ma i blucerchiati (7) non escono ridimensionati, anzi. Caputo (7) torna al goal e ne sfiora un altro che solo una gran parata di Musso (9 per il gesto tecnico) gli nega. 10 invece ad Ilicic per il goal.

Vince la Roma (7), che a Cagliari fatica, va in svantaggio, ma alla fine  porta a casa i tre punti. Diamo 7 pure ai sardi perché tutto sommato non meritavano la sconfitta. 9 a Pellegrini per il goal, 4 a  Viña per il liscio.

L’Inter (7) vince ad Empoli dopo aver sofferto un po’ all’inizio, ma dimostrando di saper amministrare la partita. L’Empoli (6) cade, pagando un errore arbitrale clamoroso (il rigore sullo 0-0 per i toscani c’era tutto), che frutta un 2 all’arbitro Chiffi e ai suoi collaboratori (il VAR a che serve allora?) e un’ingenuità di Ricci (2 anche a lui), che compie un fallo da espulsione lasciando la propria squadra in inferiorità.

La Lazio riscatta la débacle  di Verona con una buona prova (da 7) e una vittoria meritata. Bella l’azione del goal di Pedro (9). La Fiorentina (6) non riesce ad incidere, ma comunque ci prova, non dimostrandosi affatto rinunciataria.

Vince e convince il Napoli (8), contro un Bologna (5) mai entrato praticamente in partita. Menzione per il goal di Fabian Ruiz (10).

Inoltre

9 a Giovanna Carollo. Brava e professionale, non fa certo rimpiangere Paola Ferrari a 90° Minuto (ma va detto che non far rimpiangere la Ferrari non era un’impresa titanica…).

La Serie A da zero a dieci-Sesta giornata

I nostri voti alla sesta giornata di Serie A.

Iniziamo con Spezia-Milan. Vittoria sofferta per i rossoneri (7), che comunque dimostrano ancora una volta di essere squadra. Lo Spezia (6) nelle due partite con Juve e Milan è uscito a bocca asciutta, ma nonostante ciò ha dimostrato di essere una squadra tenace e ben organizzata. Continui così e siamo certi che i punti arriveranno. Citazione per Maldini III, che segna il suo primo goal in Serie A e merita 8, esattamente come Brahim Diaz, che zitto zitto ha già segnato tre goal in cinque partite ed è il capocannoniere della squadra.

Girandola di emozioni a San Siro, con Inter e Atalanta (9 a tutte e due) che danno vita ad un avvincente match. Gran bella partita, ricca di colpi di scena. Diamo 9 a Lautaro e a Malinovski per i loro due goal, 9 a Maresca e ai suoi collaboratori per aver ben diretto una partita difficile e per aver usato efficacemente il VAR, 8 a Musso per le parate, 5 a Di Marco per il rigore sbagliato.

Anche Genoa e Verona (8 a tutte e due) danno vita ad un’emozionante partita. Da segnalare la doppietta di Mattia Destro (che vale 10, specialmente per il secondo goal, alta scuola!), ormai ritrovato ai livelli di un tempo.

La Juventus (6) vince, ma continua a faticare (specialmente nel finale). Era dal 1988/89 che i bianconeri non prendevano 10 goal nelle prime sei giornate (nemmeno la Juve del tanto vituperato Maifredi li prese), considerando che in tanti hanno salutato il ritorno di Allegri come il ritorno di colui che avrebbe dato più solidità alla squadra, si può fare meglio. Bene Chiesa (7), bello il goal di Dybala (8), Morata si mangia un goal alla Calloni ed è poco incisivo (5). La Sampdoria (6), dopo una prima brutta mezz’ora,  ha contrastato i bianconeri riuscendo a rendersi pericolosa. Bene, riconosciamoglielo, Candreva (7).

Bella vittoria dell’Empoli (8), alla faccia di chi già vedeva Andreazzoli (8 pure a lui) in bilico. I toscani sfoderano una bella prova, al contrario del Bologna,  che nonostante l’errore di Arnautovic dal dischetto avrebbe potuto dare un altro senso all’incontro, alla fine ha meritato la sconfitta (e un 5).

Il Sassuolo (6)  vince contro la Salernitana, anche se probabilmente la Salernitana (6)  non meritava la sconfitta. I campani hanno giocato una buona partita, ma hanno avuto un torto clamoroso: non l’hanno buttata dentro!

La Fiorentina (7) vince e dimostra di voler fare sul serio, anche se l’Udinese (7) non meritava la sconfitta. Anche qui, bisogna fare lo stesso discorso fatto per la Salernitana, i friulani hanno giocato bene, ma non l’hanno buttata dentro!

C’era molta attesa naturalmente per il derby di Roma, che vedeva di fronte, oltre alle compagini capitoline, anche Sarri e Mourinho. L’ha spuntata la Lazio (8), che alla fine ci è sembrata più squadra dei giallorossi (5), anche grazie alla loro bruciante partenza. Dopo tante critiche, Sarri (8) si è preso una bella soddisfazione, sconfiggendo Mourinho (5), che dimostra di dover ancora lavorare parecchio per portare la Roma in alto, come pretendono da lui.

Il Napoli (10) vince e continua ad essere primo in classifica. Quella col Cagliari (5) è stata una sfida a senso unico, in cui è brillata la stella di Osimhen (9), praticamente immarcabile. L’anno scorso è mancato per diverse partite agli azzurri, i quali con lui in più possono veramente ambire a traguardi prestigiosi.

Concludiamo con Venezia-Torino. Noi diamo 6 a tutte e due le formazioni, il Toro nel finale per poco non fa il colpaccio con Mandragora, ma visto l’andamento della partita, il pareggio ci sta. Abbiamo letto critiche a Djidji per aver provocato il suo secondo rigore consecutivo. Mentre quello contro la Lazio è stato un intervento letteralmente da pollo, quello di ieri è stato un fallo inevitabile (o faceva fallo o l’avversario faceva goal), in tanti avrebbero fatto come lui, non raccontiamoci storie.

Inoltre

 Zero a Nicolò Zaniolo. Incommentabile.

La Serie A da zero a dieci- 28°giornata

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Ecco a voi i nostri voti (siamo tornati al “formato” originale) alla giornata di campionato appena conclusa. Da segnalare numerosi goal, tra i quali alcuni di notevole fattura.

10

FRANCK RIBERY La classe non è acqua.

LUIS MURIEL Doppietta realizzata con due goal uno più bello dell’altro, chapeau.

9

PAULO DYBALA Ennesima perla. Immaginiamo se quest’estate avesse lasciato la Juve, come si mormorava?

NAHITAN NANDEZ Che goal!

ROGERIO, JEREMIE BOGA E DARKO LAZOVIC Impreziosiscono la girandola di goal di Sassuolo-Verona con tre goal uno più bello dell’altro.

8

DOUGLAS COSTA Quando è in serata è calcio-bailado! Peccato che sia discontinuo.

CAGLIARI CALCIO  Vittoria convincente.

ANDREA BELOTTI E RADJA NAINGGOLAN Due bei goal.

STEFANO PIOLI Come già espresso solo pochi giorni fa: tutta l’ammirazione possibile per quello che sta facendo, in una situazione non certo simpatica (allena sapendo che stanno cercando altri al suo posto).

F.C BOLOGNA Tre punti d’oro, che allontanano i felsinei dalle acque torbide, grazie soprattutto alle giocate di MUSA BARROW (8 pure a lui).

JUAN MUSSO Se l’Udinese non fa la fine del Milan e del Torino quando hanno incontrato l’Atalanta, il merito è soprattutto suo. Sfoggia parate straordinarie, se le avesse fatte Donnarumma a quest’ora i giornali erano pieni di titoli.

7

FABIO LIVERANI A Torino presenta una squadra ben messa in campo. Certo, se Lucioni si addormenta lui che colpa ne ha?

LUIS ALBERTO Risolve un match problematico.

A.C. FIORENTINA Sconfitta immeritata.

ANTE REBIC “El segna semper lù”.

NAPOLI CALCIO Continua il momento positivo (anche se la SPAL, va detto, non è il Barcellona).

KEVIN LASAGNA Lui due goal li fa, se la squadra ne prende tre (e senza un grande Musso forse ne prendeva di più), non è colpa sua.

6

GENOA 1893 Pareggio che sa di brodino.

F.C. INTERNAZIONALE Vittoria agguantata nel finale, al termine di una prestazione non certo entusiasmante.

5

BRESCIA CALCIO  Butta nel cesso una possibilità per cercare di risollevarsi un pochino.

A.S. ROMA Brutta partita, la Champions si allontana.

4

F.C. TORINO  È ancora colpa di Mazzarri?

U.S. SAMPDORIA Perde tre punti di importanza fondamentale, così non va.

3

FABIO LUCIONI Imperdonabile leggerezza che cambia il volto di una partita fino a quel momento ben giocata dalla sua squadra.

2

MICHAEL FABBRI E I SUOI ASSISTENTI IN LAZIO-FIORENTINA Quello su Caicedo  è rigore come Luca Giurato è Enzo Biagi. Col VAR certi errori non sono più scusabili.

1

TOMMASO BERNI Concetto già espresso in altre occasioni: quanta goffagine devi avere in corpo per farti espellere dalla panchina?

JURAJ KUCKA  Si fa espellere comportandosi da tamarro, ma soprattutto compromettendo una partita che la sua squadra stava giocando bene. Fossimo la sua società gli appiopperemmo una multa coi fiocchi.

 

0

DUSAN VLAHOVIC  Fallo senza senso.

 

PREMIO SPECIALE

PREMIO “CHE PARTITA HAI VISTO?” A CRISTIAN STELLINI  Dire una buona volta: “Non meritavamo di vincere, ma ci teniamo stretti i tre punti, oppure “Ci sono stati momenti in cui meritavamo di vincere e non ci siamo riusciti, oggi è successo il contrario”, fa così schifo? Evidentemente al secondo di Conte sì, giacché si presenta in conferenza stampa asserendo che l’Inter ha meritato di vincere, quando chiunque ha visto la partita sa che non è così. D’Aversa infatti ha commentato opportunamente che forse Stellini ha visto un’altra partita.

La Serie A da zero a dieci-12°giornata

Rolando-Maran
(Rolando Maran, allenatore del Cagliari)

I nostri voti concernenti la dodicesima giornata.

10

CAGLIARI CALCIO In piena zona Champions. Chi l’avrebbe detto? Chi avrebbe anche detto che avremmo rivisto un Nainggolan del genere? Complimenti. Bisogna vedere se dura, ma per il momento è un bellissimo esempio.

9

KALIDOU KOULIBALY Sembra l’unico a non aver perso la bussola in una squadra che la sta perdendo. Il salvataggio sulla linea contro il Genoa è un capolavoro.

JUAN MUSSO Grazie a lui e a nessun altro l’Udinese ha un punto in più in classifica. Parare un rigore al ’95 è come un golden-goal.

PAULO DYBALA Sempre più protagonista. Decide lui la sfida col Milan. Onore a lui e a Sarri che lo sta recuperando dopo la deludente stagione scorsa.

NICOLO’ BARELLA Che goal, che personalità!

8

LUIS ALBERTO Essere secondi in Europa per assist fatti dietro solo a De Bruyne non è certo casuale. Avanti così.

F.C. TORINO Prova convincente a Brescia. Se acquista continuità, può scalare posizioni in classifica, come fece l’anno scorso.

7

GENOA 1893 A Napoli, forse complice pure la situazione poco serena degli avversari, sfodera un ottima prestazione.

U.S. SASSUOLO Tre punti d’oro, conquistati meritatamente.

PARMA CALCIO 1913 Idem come il Sassuolo.

STEFANO PIOLI Perde, ma il Milan visto contro la Juve è un’altra squadra rispetto a quella vista fino al giorno prima. Avanti così.

6

U.S. SAMPDORIA Il pareggio con l’Atalanta è un brodino, ma la strada è ancora lunga.

5

A.S. ROMA  A Parma si è vista una clamorosa involuzione. Peccato.

KRZYSZTOF PIATEK Sembra un corpo estraneo. In più: l’anno scorso il colpo di testa del primo tempo l’avrebbe indirizzato in porta, non a fondo campo. Smarrito.

4

ACF FIORENTINA  Il voto è quello che ha dato Montella alla prestazione di Cagliari. Approviamo.

3

ANDREA PETAGNA Per carità, i rigori li hanno sbagliati tutti. Lui però ha buttato nel cesso tre punti d’oro.

2

BRESCIA CALCIO Cambia allenatore, ma non cambiano i risultati. Farsi qualche domanda?

1

NAPOLI CALCIO Peccato perché ad inizio stagione, a parte la sconfitta con la Juve, ci stava convincendo. Ancelotti, Insigne, Allan, De Laurentiis…Basta! I panni sporchi si lavano in famiglia!

0

CRISTIANO RONALDO Capita a tutti di sbagliare. Capita a tutti i calciatori di avere un momento in cui la forma non ti sostiene. E’ capitato a tutti i campioni di giocare male qualche partita. E’ il caso quindi di fare così? Sei, insieme a Messi, il più forte giocatore del mondo. Sei un esempio. Comportandoti come un bambino di 5 anni non fai certo bella figura, dal momento che di anni ne hai 34. E comunque il campo ha dimostrato che Sarri a sostituirlo ha avuto solo ragione!

PREMIO CORAZZATA KOTEOMKIN  Va al tifoso del Napoli (e pare non sia l’unico purtroppo a pensarla così) che intervistato in tv ha dichiarato: “Uè, uè, bisogna cacciare Ancelotte!”. In primis si chiama Ancelotti, con la i. Inoltre, se Carletto dove è andato ha vinto  (pure alla Juve ci sarebbe riuscito, senza le tavanate di Van der Saar e con un Del Piero in condizioni accettabili, che doveva giocare per essere recuperato, ma che per più di un anno fu l’ombra di se stesso) e a Napoli non ci sta riuscendo, non può essere che il problema sia altrove?

PREMIO BRINDIAMO ALLA SFIGA Va a Dusan Vlahovic. Realizza il suo primo goal in serie A. Subito dopo ne realizza un altro. Peccato che gli avversari goal ne avessero già segnati cinque, perciò la sua prima, bella doppietta, non se l’è cagata nessuno.

PREMIO “OTELLO CELLETTI” Va a Maurizio Sarri. Come il pubblico ufficiale interpretato da Alberto Sordi che fa la multa al Sindaco, anche lui non guarda in faccia nessuno. CR7 è da sostituire? Lo sostituisce, punto e basta, alla faccia degli sponsor, del merchandising o  della borsa. Chapeau.