Dieta di Primavera

La dieta della primavera, che definiamo “disintossicante”, prende spunto da quella che alcuni dietologi chiamano “dieta di eliminazione” ed è consigliabile seguirla per almeno sette giorni all’inizio della primavera, in sintonia con la natura che si risveglia dal torpore invernale.
In primavera, infatti, come le piante rifioriscono e gli animali riprendono una vita più attiva, anche il nostro organismo sente istintivamente il bisogno di liberarsi dalle tossine, accumulatesi durante l’inverno a causa di un regime alimentare adatto al freddo e perciò ricco di grassi, di proteine e di bevande alcoliche, tutti cibi che soddisfano il palato, ma che spesso affaticano l’apparato digestivo.
In primavera la natura stessa, offrendoci una grande e sgargiante varietà di ortaggi e frutta (che si farà ancora più ricca nell’estate) sembra invitarci a un’alimentazione più sana e genuina, costituita in larga misura da questi prodotti.
Si parla di “diete disintossicanti”, che spesso vengono attuate presso cliniche specializzate e che hanno appunto lo scopo di liberare l’organismo dalla stanchezza derivante dalle cattive abitudini alimentari, dagli eccessi di lavoro e da abusi di ogni genere; dagli errori, insomma, cui si aggiungono e si sommano quotidianamente altri errori.
A questo proposito è utile per tutti fare di tanto in tanto un esame di coscienza: i nervi tesi, l’ansia, l’inquietudine che caratterizzano la vita moderna adombrano il piacere di vivere e di lavorare.
L’irritabilità e l’irascibilità rivelano che le nostre energie si vanno esaurendo e che hanno bisogno di distensione: necessitino inoltre di disintossicarsi, eliminando quei veleni che progressivamente si sono accumulati nella stagione fredda negli uffici, nelle scuole, nei bar e nei ristoranti.
Un tentativo di rimedio a questa situazione è l’abitudine del week-end, durante il quale si esce dalla città per andare verso la campagna o le spiagge vicine, dove “fare un pieno” di aria pura nei polmoni e nell’organismo.
Ma l’esodo settimanale è divenuto così massiccio e l’affluenza domenicale ai ristoranti fuori città così consistente da consigliare a coloro che veramente amano la pace di starsene a casa belli tranquilli, a godersi una serena dormita e un placido pranzo nei ristoranti cittadini in compagnia dei soliti amici.
Oppure, cogliere l’occasione per cucinare tranquillamente in casa e dare inizio alla dieta disintossicante di primavera, che avrà sul nostro organismo effetti sicuramente più benefici di qualche convulso week-end fuori città.
La dieta di primavera ha una durata di 7 giorni.

Per disintossicarvi evitate:

Cibi piccanti e fortemente acidi (sottaceti ecc.).
Frutta acerba.
Spezie e aromi.
Fritti.
Preparazioni elaborate, sottoposte a lunga cottura.
Caffè, cioccolato, frutta secca.
Formaggi grassi e formaggi piccanti.
Diminuite:

Insaccati – Amidacei, cioè pane, pasta, dolciumi e preparazioni a base di farina. Sostituite possibilmente il pane con crackers o grissini.
Grassi e cibi che li contengono. Come condimento usate l’olio di oliva crudo in piccola quantità, che tra tutti i grassi è il più digeribile.
Carne, evitando assolutamente di superare i gr. 200 al giorno per persona.
Carne lessata. Sale.
Che cosa dovete fare:

Sostituite il succo di limone all’aceto per condire le insalate.
Sostituite alla carne appena possibile il pesce o i formaggi magri e dolci.
Preferite le cotture ai ferri o al forno.
Date la preferenza a cibi facilmente digeribili, ricordando che i più raccomandabili sono: latte, uovo, carne di vitello e pesce bollito.
Menù disintossicante per una settimana

Lunedì:

1° colazione:

Latte con caffè d’orzo.
Fette biscottate.
Pranzo:

Minestrone di verdure fresche condito con olio crudo.
Filetto ai ferri.
Insalata.
Frutta fresca.
Cena:

Semolino al latte.
Mozzarella
Insalata campagnola.
Mele e pere al forno.
Martedì:

1° colazione:

1 vasetto di yogurt.
Fette biscottate.
Pranzo:

Pasta asciutta con pomodoro crudo, olio e basilico.
Costolette al vino bianco.
Carote crude grattugiate in insalata.
Frutta fresca.
Cena:

Passato di verdura.
Prosciutto cotto magro.
Patate lessate.
Frutta fresca.
Mercoledì:

1°colazione:

1 uovo alla coque.
Fette biscottate.
Pranzo:

Riso al latte.
Filetto al limone.
Zucchine al tegame.
Frutta fresca.
Cena:

Crema di piselli.
Uovo in camicia.
Spinaci lessati.
Mele cotte.
Giovedì:

1° colazione:

Latte con caffè d’orzo.
Fette biscottate.
Pranzo:

Carciofi ripieni.
Pollo al latte e senape.
Insalata verde.
Frutta fresca.
Cena:

Semolino in brodo di verdura.
Bresaola.
Fagiolini in insalata.
Mele e pere al forno.
Venerdì:

1° colazione:

Frullato di frutta.
Fette biscottate.
Pranzo:

Riso all\\\’inglese.
Pesce ai ferri.
Insalata campagnola.
Frutta fresca.
Cena:

Passato di verdura.
Formaggi magri.
Purè di patate.
Frutta cotta.
Sabato:

1° colazione:

1 frutto.
Fette biscottate.
Pranzo:

Minestrone di verdure fresche condite con olio crudo.
Fegato alla griglia.
Insalata.
Frutta fresca.
Cena:

Riso in brodo di verdura.
Prosciutto cotto.
Verdure miste al tegame.
Mele e pere al forno.
Domenica:

1° colazione:

1 vasetto di yogurt.
Fette biscottate con miele.
Pranzo:

Gnocchi di patate conditi con pomodoro fresco, olio e basilico.
Costolette di palombo o dentice al limone.
Erbette al tegame.
Sorbetto alla frutta.
Cena:

Riso in bianco.
Uova in camicia.
Punte di asparagi lessate e condite con olio crudo e limone.
Frutta fresca.
Questa tisana aiuta a eliminare i ristagni e a ripulire i reni dalle scorie.

Ingredienti:

20 g di foglie di betulla.
20 g di foglie di ortica.
20 g di foglie di ortosiphon.
20 g di foglie e fiori di tiglio.
10 g di semi di anice verde.
Preparazione e modo d’uso.

Fai bollire una tazza d’acqua (circa 200 ml): aggiungi un cucchiaio della miscela di erbe suggerita (puoi fartela preparare dall’erborista).
Lascia intiepidire per 10 minuti. Filtra e bevi subito.
La dose consigliata.

Bevi una tazza di questo infuso al mattino a digiuno, appena alzata.
Rendila più gradevole con la menta aromatica.

Questa tisana aiuta a eliminare i ristagni e a ripulire i reni dalle scorie grazie all’ortosiphon (detto anche tè di Giava), diuretico e antisettico.
Ricorda di non assumere quest’erba con altri diuretici e per lungo tempo.
Anche la betulla, diuretica e depurativa, è utile per sgonfiare.
Per rendere la tisana più gradevole e aromatica aggiungi alla bevanda 10 g di menta piperita: ha proprietà antisettiche e antispasmodiche.
L’aloè vera oltre al suo effetto antibatterico, antimicotico e antivirale, disintossica il corpo e lo guarisce. Consumata come bevanda, agi­sce da depuratore attraverso il sistema dige­rente e penetrando nei tessuti.
E’ un alimento altamente nutritivo, ricco di proteine, vitami­ne, amminoacidi, carboidrati e sali minerali. Contiene vitamina B12 utile per il sistema nervoso centrale. Assumete 2 cucchiai di suc­co puro, al mattino a digiuno.
A primavera questo metodo depurativo vi porterà entro breve tempo al raggiungimento di uno stato di benessere.

Dieta metabolica

La dieta metabolica ha lo scopo di velocizzare il metabolismo troppo lento facendoti bruciare abbastanza calorie durante la giornata e riuscire a trasformare completamente i meccanismi che regolano l’assimilazione e la elaborazione delle sostanze nutritive.
La dieta metabolica ha lo scopo di velocizzare il metabolismo troppo lentofacendoti bruciare abbastanza calorie durante la giornata e riuscire a trasformare completamente i meccanismi che regolano l’assimilazione e la elaborazione delle sostanze nutritive.
La dieta metabolica è stata studiata per permettere anche alle persone che hanno un metabolismo lento di perdere peso attraverso uno stile alimentare mirato alla diminuzione di determinati macro nutrienti che ostacolano la perdita di peso e all’aumento di altri che la favoriscono.
Quindi l’obbiettivo primario della dieta metabolica non è semplicemente perdere peso ma velocizzare il metabolismo con la dieta, variando la scelta degli alimenti, gli orari e la frequenza dei pasti in base all’azione che hanno carboidrati, grassi e proteine sul corpo e sul metabolismo.
La dieta metabolica viene strutturata in modo molto rigida, controllando quindi le porzioni, la qualità degli alimenti concessi, gli orari dei tre pasti principali e la frequenza degli spuntini spezza fame.
Il regime alimentare si basa sul una tassativa e radicale riduzione dei carboidratie un aumento di proteine e grassi in modo da costringere il corpo ad utilizzare i grassi come fonte di energia da bruciare e non i carboidrati come comunemente avviene.
Ora vediamo le regole di base sulle quali si reggono i fondamenti della dieta metabolica per dimagrire accelerando il metabolismo, quindi bruciando più calorie durante la giornata.
COME FARE AD AUMENTARE IL METABOLISMO CON LA DIETA

Come abbiamo visto la dieta metabolica ha l’obbiettivo di trasformare il corpo da una macchina brucia carboidrati ad una macchina brucia grassi, in modo da andare ad attaccare direttamente le cellule di grasso senza passare prima dagli zuccheri e in ultimo ai grassi come comunemente avviene.
La prima regola della dieta metabolica è chiarire se si ha un metabolismo lento, normale o veloce ed in base a questo strutturare lo schema alimentare personalizzato.
Cosa significa avere un metabolismo lento?

E’ molto semplice, chi ha un metabolismo lento significa che solamente per espletare le normali funzioni metaboliche vitali per sopravvivere (metabolismo basale) come la respirazione, la circolazione sanguigna, la digestione ecc.. senza fare nient’altro, quindi in una condizione di riposo brucia poche calorie.
Sembra troppo semplice ma il metabolismo basale incide dal 60 al 70% del dispendio energetico totale nella giornata, quindi basta un aumento del metabolismo basale di pochi punti percentuali in più per ottenere un dimagrimento molto veloce e duraturo.
Un metabolismo normale significa avere processi energetici che si verificano nel nostro organismo per ricavare energia dal cibo che funzionano nella norma, mentre essere tra i fortunati che hanno un metabolismo veloce significa che il dispendio energetico del metabolismo basale è molto alto, la persona con un metabolismo basale alto, pur non facendo una vita frenetica o sport, brucia naturalmente più energia del normale e quindi fa fatica a mettere su peso o addirittura dimagrisce con troppa facilità.
Ma come riesce la dieta metabolica ad aumentare il metabolismo?

Il metabolismo è il tassello su cui andare a premere per poter perdere peso perché tra i tre principali fattori che regolano la perdita di peso (metabolismo, attività fisica e termogenesi condotta dagli alimenti) il metabolismo basale è quello che incide maggiormente.
Grazie ad una suddivisione dei pasti in modo controllato, a menù vari, ad una prima colazione obbligatoria, a 4 – 5 pasti al giorno, alla scelta degli alimenti in base all’indice glicemico e ad un po’ di sport fatto 3 volte alla settimana è possibile aumentare il metabolismo.

LE FASI DELLA DIETA

La dieta è composta da una fase iniziale detta fase di valutazione della durata di un mese circa dove il corpo viene sottoposto ad una forte riduzione della dose di carboidrati susseguita da una piccola fase di aumento della dose di carboidrati che serve a scoprire la quota minima di carboidrati da assumere quotidianamente necessaria a perdere peso e non avere effetti collaterali.
Dopo la fase di valutazione c’è la fase di mantenimento che viene impostata a seconda della risposta fisica ottenuta dalla fase di valutazione e prevede un leggero aumento delle calorie per una durata di circa 3 settimane.

Cos’è la fase di valutazione e come funziona?

La fase di valutazione viene suddivisa in due fasi dette fase di scarico della durata di 12 giorni in cui la quota dei carboidrati viene radicalmente ridotta susseguita dalla fase di carico della durata di 2 giorni in cui la dose di carboidrati aumenta e questa alternanza va ripetuta per una seconda volta (esempio: 12 giorni di scarico + 2 giorni di carico + 12 giorni di scarico + 2 giorni di carico = 28 giorni fase di valutazione).
Fase di scarico

Per 12 giorni il piano alimentare è prettamente ricco di grassi e proteine dove i macronutrienti vengono suddivisi in:

50-60% di grassi
30 – 50% di proteine
30 g di carboidrati al giorno*
la dose minima dei carboidrati (30 g) può essere aumentata se insorgono effetti indesiderati cone spossatezza e nausea fino alla loro scomparsa.

Fase di carico

Nei successivi 2 giorni alla fase di scarico la quota dei carboidrati aumenta e la ripartizione dei nutrienti diventa:

35 – 55% di carboidrati
15 – 30% di proteine
25 – 40% di grassi
Quanto dura la fase di valutazione? dura esattamente 28 giorni.

Fase di mantenimento

Dopo i 28 giorni di valutazione, quando è stata stabilita la quantità ottimale di carboidrati necessaria per non insorgere in spiacevoli effetti collaterali si passa alla fase di mantenimento.
La fase di mantenimento dura circa 2 settimane ed è composta da 5 giorni di scarico (come nella fase di valutazione) e 2 giorni di carico (come nella fase di valutazione), in questo modo il corpo diventa una vera e propria macchina brucia grassi.

COME INIZIARE LA DIETA

Per iniziare la dieta metabolica come prima cosa è bene pianificare la suddivisione dei pasti e relativi orari, che secondo le regole della dieta devono essere 4 o meglio 5 pasti al giorno suddivisi in 3 pasti principali (colazione, pranzo e cena) + 2 spuntini (metà mattina e metà pomeriggio), perché mangiare spesso ti permette di aumentare il metabolismo.
La seconda cosa da fare è rendersi conto di cosa significhi mangiare 30 grammi di carboidrati al giorno (dose minima della fase di valutazione), perché nella dieta metabolica i carboidrati sono gli unici alimenti che devono essere pesati.

Quindi vediamo uno schema semplice e veloce che ti fa capire a cosa corrispondono 30 grammi di carboidrati raffinati:

30 g di pane bianco
40 g di pasta raffinata
6 biscotti normali
30 grammi di corn flakes
35 grammi di riso bianco
38 grammi di orzo perlato
45 grammi di quinoa
35 grammi di muesli con nocciole e frutta secca
35 grammi di cous cous
5 crackers salati
6 di crackers a basso contenuto di grassi
5 fette biscottate
5 gallette

Ecco a cosa corrispondono 30 grammi di carboidrati da alimenti integrali:

60 grammi di pane integrale
35 grammi di riso integrale
48 grammi di pasta integrale
43 grammi di pasta di kamut
43 grammi di pasta integrale
7 crackers integrali
5 fette biscottate integrali
Questi sono i prodotti a basso contenuto di carboidrati per poter aumentare le porzioni e non sforare la quota di carboidrati giornaliera (30 grammi):

8 biscotti integrali Cereal
7 fette biscottate Cereal
un pacchetto e mezzo di crackers senza lievito Cereal
2 fette e mezzo pane a fette Cereal
Quindi attenzione alle associazioni, se mangiamo fette biscottate a colazione e vogliamo mangiare un po’ di pane a cena dovremmo limitarci a 2 fette biscottate (10 grammi di carboidrati) + 20 grammi di pane bianco (20 grammi di carboidrati).

Se scegliamo i prodotti integrali possiamo mangiare 3 fette biscottate (15 grammi di carboidrati) + 30 grammi di pane integrale (15 grammi di carboidrati).

Se ci indirizziamo su alimenti low carb possiamo mangiare 3 fette biscottate (18 grammi di carboidrati) + una fetta di pane (12 grammi di carboidrati).

ALIMENTI CONCESSI CON PROTEINE E GRASSI

Gli alimenti concessi in maniera libera senza basarsi sulla grammatura e sul conteggio delle calorie sono i cibi ricchi di proteine e grassi che permettono di bruciare calorie direttamente dal grasso.
Ecco una lista degli alimenti maggiormente utilizzati in metabolica:

Carne:

pollo
coniglio
manzo
cavallo
vitello
tacchino
salsiccia
agnello
bresaola
mortadella
wurstel
prosciutto crudo
prosciutto cotto

Pesce:

spigola
orata
gamberetti
tonno
merluzzo
salmone
sgombro

Formaggi e latticini:

parmigiano
pecorino
gruviera
ricotta
latte intero
yogurt intero
Verdura:

zucchine
melanzane
spinaci
finocchi
bietola
insalata
carciofi
pomodori
funghi

Frutta secca e frutta fresca:

ananas
pesche
arancia
pompelmo
mandarini
albicocche
kiwi
mele
pistacchi
noci
mandorle
nocciole
Condimenti:

olio extravergine di oliva
burro
maionese
sale e pepe
aceto
olio di semi

ALIMENTI DA EVITARE CON TROPPI CARBOIDRATI

Gli alimenti sconsigliati nella dieta metabolica sono quelli con IG (indice glicemico) alto, ossia quegli alimenti che una volta assunti provocano un effetto dannoso sul glucosio presente nel sangue e quindi sull’intero organismo.
L’effetto prodotto dagli alimenti ad alto indice glicemico, in linea generale dipende dalla quantità di zucchero presente nell’alimento che mangiamo, quindi più l’alimento è ricco di zuccheri e quindi di carboidrati, più verrà innalzata la glicemia nel sangue e maggiore sarà il picco di insulina dopo aver mangiato ed il picco di insulina è una delle cause dell’aumento di peso e dell’accumulo di grasso nel corpo.
Gli alimenti sconsigliati che hanno un indice glicemico alto sono quelli raffinati come ad esempio pane bianco, pasta normale e non integrale, farina e preparati a base di farina come i lievitati e tutta la frutta e verdura con alte percentuali di zuccheri:

Carne:

maiale
Pesce:

anguilla
Dolci:

tutti i dolci e tutte le preparazioni che prevedono l’uso dello zucchero, del miele, della melassa, dello sciroppo d’acero e naturalmente niente gelati, cioccolato ecc..

Verdura:

cavoli
broccoli
carote cotte
verza
ravanelli
Frutta:

cachi
fichi
uva
cocco
banana
Condimenti e bevande:

bevande gassate anche se light
strutto
ketchup

MENÙ DA ESEMPIO

Ecco un semplice menù da esempio per capire cosa mangiare durante la giornata, con un esempio di menù per la fase di scarico, un menù per la fase di carico e un menù per la fase di mantenimento.

Menù fase di scarico 12 giorni

Colazione: un bicchiere di latte intero, 1 uovo, frutta secca a piacere Spuntino: frutta fresca a piacere o secca a piacere Pranzo: manzo o vitello, zucchine o finocchi, olio extravergine di oliva, frutta secca a piacere Merenda: yogurt intero Cena: merluzzo o spigola spinaci o bietole, frutta secca a piacere
Menù fase di carico 2 giorni

Colazione: una tazza di latte intero, 3 fette biscottate con marmellata Spuntino: frutta fresca a piacere Pranzo: un piatto di pasta al pomodoro e basilico con olio e parmigiano Merenda: yogurt intero Cena: gamberetti o salmone al forno con verdure a piacere + 2 fettine di pane integrale
Menù fase di mantenimento (5 giorni di scarico + 2 giorno di carico)

GIORNO SCARICO

Colazione: un frullato di frutta + una manciatina di cereali Spuntino: una spremuta Pranzo: pasta alle verdure + insalata a piacere Merenda: spremuta di arancia Cena: sogliole al forno + contorno di verdure + 2 fette di pane

GIORNO CARICO
Colazione: una tazza di latte intero, 3 fette biscottate con marmellata o miele Spuntino: mela Pranzo: un piatto di pasta ai gamberi + insalata mista Merenda: una mela Cena: formaggio primosale o robiola + contorno di verdure + 2 fette di pane

ASPETTI POSITIVI

I punti forti di questa dieta a detta dei sostenitori di questo regine dietetico sono un iniziale veloce dimagrimento stimato indicativamente di 5 chili di perdita di peso al mese, più di 1 kg a settimana, l’accelerazione del metabolismo permettendoti di perdere peso, conquistare il peso forma e non avere il rischio di riprendere i chili persi grazie ad un definitivo sblocco del metabolismo lento.
Inoltre la dieta metabolica grazie ad un aumento della dose di proteine e ad una rigorosa diminuzione dei cibi ricchi di carboidrati come pasta, pane e lievitati, ti permette di aumentare la massa magra, conservando il tono muscolare.
Cosa non meno importante, questo regine alimentare risulta molto pratico e semplice da seguire perché non si devono pesare gli alimenti, non si devono contare le calorie e non è necessario mangiare sempre e solo a casa propria ma è molto semplice fare questa dieta anche per chi pranza spesso fuori e ha una vita frenetica.

ASPETTI NEGATIVI

I punti deboli della dieta metabolica a detta dei detrattori di questo sistema dietetico riguardano i possibili problemi al fegato e ai reni che potrebbero verificarsi in quanto un eccessivo e brusco aumento di proteine e grassi e una dieta “monocorde” che permette di mangiare solo alimenti ricchi di proteine e grassi potrebbe causare scompensi fisici da non sottovalutare.
Tra i rischi più riscontrati ci sono una iniziale sensazione di stanchezza generale, spossatezza e malessere generale con possibili casi di mal di teste e nause.
L’alto apporto di grassi e proteine potrebbe inoltre causare un aumento del colesterolo ed altri problemi di salute da non prendere alla leggera.

EFFETTI COLLATERALI E RISCHI PER LA SALUTE

Danni al sistema nervoso

Il corpo per vivere ha bisogno di carburante e la benzina del corpo umano è il carboidrato, senza carboidrati il corpo non funziona più correttamente.
Il glucosio è necessario per il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale, per il trasporto di ossigeno e in generale per compiere tutte le attività metaboliche essenziali alla vita; una drastica riduzione dei carboidrati per un periodo prolungato potrebbe comportare spiacevoli effetti collaterali.

Chetosi

La formazione di corpi chetonici è un meccanismo di sopravvivenza che il corpo attua in risposta a una repentina diminuzione di glucosio per sopravvivere, ma che ha numerosi effetti collaterali come stanchezza, nausea, giramenti di testa e vomito.
Leggi l’articolo di approfondimento sulla chetosi.
Problemi intestinali

Una dieta povera di frutta, verdura e quindi di fibre potrebbe comportare stitichezza e pesantezza, quindi per ovviare a questo sarebbe consigliato mangiare una porzione di verdura cotta o cruda a pranzo e cena.

PER CHI È CONSIGLIATA

La dieta metabolica è consigliata per alcune tipologie di persone come ad esempio coloro che praticano bodibuinding, fitness e allenamento per la l’accrescimento muscolare.

PER CHI È SCONSIGLIATA

Questa dieta è sconsigliata alle persone che soffrono di patologie renali, chi soffre di alterazioni alla tiroide, alle donne in gravidanza e allattamento.

( La sottoscritta declina ogni responsabilità legata a possibili conseguenze di tale dieta e invita a seguirla cotto sorveglianza medica!)
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Dieta Turbo 10 giorni

per categoria Diete1

La dieta turbo da 10 giorni stimola la tiroide “pigra” e riattiva e rende veloce il metabolismo. Quando il delicato equilibrio del sistema ormonale non è perfetto è facile prendere peso. I cuscinetti di grasso, per di più, si accumulano spesso in punti insoliti: si possono appesantire il busto, le braccia, il collo.
Oltre che la tiroide, importantissima per avere un metabolismo attivo, sono coinvolte anche le ghiandole surrenali, che risentono dello stress, e il fegato.La dieta Turbo da 10 giorni ha come obiettivo ristabilire i giusti livelli di ormoni e quindi agire sui chili “resistenti” quelli più difficili da smaltire. In questo modo riesce anche a ridare armonia e femminilità al corpo.Con la dieta turbo da 10 giorni si possono perdere fino a 3 chili.Il programma aiuta anche il benessere di pelle e capelli, strettamente legati al “gioco” degli ormoni.

Per ristabilire l’equilibrio.

Un aumento di peso progressivo e non direttamente collegabile a sbagli alimentari è uno dei primi segnali che qualcosa nei livelli ormonali non va.
Nelle donne può essere il segnale di un Ipotiroidismo.
Oltre all’aumento di peso ci sono altri segnali da non trascurare: i capelli più fragili o sottili, la sensazione frequente di freddo o stanchezza.
Anche l’appesantirsi della parte alta del corpo come le braccia, il collo, il busto, lì dove si allaccia il reggiseno, è spesso collegato a un aumento del livello di cortisolo, l’ormone dello stress.
La soluzione della dieta Turbo 10 giorni è nei cibi che riattivano il metabolismo, bilanciano gli ormoni in eccesso e nello stesso tempo depurano il fegato.

Cibi lipolitici.

Il menù è ricco di cibi stimolanti per la tiroide e attivi sui depositi di grasso per il loro effetto lipolitico.
Sì a pesce e semi.

Il pesce con il suo apporto di iodio aiuta la produzione di ormoni tiroidei.
I semi e le frutta secca forniscono micronutrienti utili a tutto il sistema endocrino e prevengono l’instaurarsi della sindrome metabolica.

Cibi da evitare.

Sono esclusi dolci e bevande zuccherate. Anche il comune pane bianco è da evitare a favore di quello di segale, che sazia più a lungo ed evita pericolosi picchi glicemici nel sangue.
Le cotture sono sempre molto semplici.

Dieta turbo per dimagrire in 10 giorni: menu completo

Per condire usare 2 cucchiai di olio extravergine di oliva al giorno e un cucchiaino di sale iodato.

TUTTI I GIORNI

Colazione: frullato preparato con 200 g di latte magro, 20 g di fiocchi d’avena e 250 g di frutta; un té verde non zuccherato.
Spuntini di metà mattina e metà pomeriggio: un centrifugato di verdure.

1° GIORNO

Pranzo: 130 g di pesce persico al cartoccio con 20 g di mandorle; pomodori; 60 g di pane di segale; frutta.
Cena: 100 g di roast-beef; cicoria bollita; 60 g di pane di segale.

2° GIORNO

Pranzo: 130 g di insalata di mare; 60 g di pane di segale; frutta.
Cena: 130 g di sogliola ai ferri; insalata di lattuga con 20 g di semi di girasole; 60 g di pane di segale.

3° GIORNO

Pranzo: insalata con 50 g di avocado e un uovo sodo; 60 g di pane di segale; frutta.
Cena: 100 g di carpaccio; peperoni grigliati; 60 g di pane di segale.

4° GIORNO

Pranzo: 130 g di seppioline lesse; insalata mista; 60 g di pane di segale; frutta.
Cena: 100 g di pollo alle mandorle; 60 g di pane di segale.

5° GIORNO

Pranzo: 130 g di tonno in scatola al naturale; scarola con 20 g di noci tritate; 60 g di pane di segale; frutta.
Cena: 100 g di arrosto di tacchino; trevisana ai ferri; 60 g di pane di segale.

6° GIORNO

Pranzo: 130 g di merluzzo lesso condito con prezzemolo, limone e aromi; carote lesse; 60 g di pane di segale; frutta.
Cena: omelette di zucchine con un uovo; rucola; 60 g di pane di segale.

7° GIORNO

Pranzo: 130 g di pesce spada ai ferri; radicchio con 20 g di mandorle; 60 g di pane di segale; frutta.
Cena: 100 g di pollo lesso; spinaci al vapore; 60 g di pane di segale.

8° GIORNO

Pranzo: 130 g di trota al cartoccio con aromi e verdure; finocchi con 20 g di pinoli; 60 g di pane di segale.
Cena: 100 g di hamburger di tacchino; insalata; 60 g di pane di segale.

9° GIORNO

Pranzo: 130 g di triglie al pomodoro; 20 g di noci; 60 g di pane di segale; frutta.
Cena: 100 g di bistecca di manzo ai ferri; insalata mista; 60 g di pane di segale.

10° GIORNO

Pranzo: 130 g di gamberetti; 60 g di pane di segale; frutta.
Cena: spiedini di pollo, preparati con 100 g di petto di pollo, carote e sedano; insalata di indivia con 20 g di nocciole; 60 g di pane di segale.

Dieta di mantenimento.

Dopo la dieta Turbo da 10 giorni si può seguire una dieta di mantenimento di 15 giorni, aumentando a 80 g il pane dei pranzo e aggiungendo un cucchiaio di olio.
Poi si dovrà continuare a consumare pesce (4 volte a settimana), semi e frutta secca.

Tisana turbo
Prova questa tisana turbo.

Ingredienti:

30 g di radice di zenzero fresco a rondelle
20 g di cannella spezzettata
20 g di foglie di lampone
20 g di foglie di malva.
Preparazione e modo d’uso.

Per preparare questa tisana a base di zenzero, foglie di lampone, malva e cannella, versa un cucchiaino o due del mix di piante in 250 ml di acqua, metti sul fuoco, fai sobbollire una decina di minuti.
Spegni, filtra, lascia intiepidire e bevi.

La dose consigliata.

Bevi durante il giorno, anche dopo i pasti principali.
Perché fa bene.

Lo zenzero è il rizoma di una pianta originaria dell\\\’Estremo Oriente.
Fresco o essiccato, si usa per le sue proprietà diuretiche, depurative e brucia grassi. Abbinato alla corteccia della cannella (utile per il controllo degli zuccheri nel sangue) è utile per ridurre la “pancetta”. Malva e foglie di lampone contrastano i gonfiori addominali.
firma pera 2