Penne con broccoli e acciughe

La ricetta di oggi è una deliziosa idea per utilizzare le ottime verdure di stagione come i broccoli e può essere  usata anche come piatto unico.
La ricetta è  velocissima e buonissima ve lo assicuro!
Vediamo gli ingredienti e il procedimento.

Tempo di preparazione 10 Minuti

Tempo di cottura 20 Minuti

Ingredienti per 4 persone:

250 g di pasta (io ho utilizzato le penne poichè questo formato di pasta ha lo stesso tempo di cottura dei broccoli perciò potrete cucinarle insieme)
250 g di broccoli (puliti)
3 filetti di acciughe sott’olio
1 spicchio d’aglio
240 ml di Olio Extravergine D’oliva
Sale
due mestoli di acqua di cottura.

Preparazione:

Pulite i broccoli sminuzzandoli.

In una padella antiaderente mettete 250 ml di olio extravergine, uno spicchio d’aglio, 3 filetti di acciughe e un pizzico di peperoncino (se lo gradite).
Appena inizia a soffriggere spegnete.

In una pentola mettete l’acqua per la pasta e quando arriva a bollore versate insieme pasta e broccoli (penne e broccoli hanno lo stesso tempo di cotura perciò le penne sono adatte per fare questo piatto).

Mentre la pasta e i broccoli stanno cuocendo, prelevate un paio di mestoli di acqua di cottura e mettete da parte.
Arrivati a cottura scolate il tutto.
Rimettete nella padella insieme con il soffritto di olio e acciughe, il formaggio grattugiato e l’acqua di cottura che avete tenuto da parte.

Mescolate energicamente per formare una deliziosa cremina.
Servite.
Buon appetito!

Fonte della ricetta:
https://blog.cookaround.com/cucinandoconlialavanilla/penne-con-broccoli-e-acciughe/

…..Quando i bambini non mangiano

Che sia dopo lo svezzamento o da più grandicelli, l’inappetenza è una preoccupazione costante dei genitori.
Cosa fare?
È la dannazione di tutti i genitori.

“Mio figlio non mangia questo”, “mio figlio non mangia quello”.
E poi “fa un disastro a tavola”, “spesso non mangia proprio, vuole solo giocare”.
“E non parliamo di quando lo portiamo al ristorante”.

Che disastro il rapporto tra bambini e gastronomia: loro, i più piccoli, hanno tutto un mondo da scoprire, mentre i grandi hanno un’educazione alimentare da trasmettere.
Come risolvere il problema?

I “terribili” due anni
Se lo “sciopero del cibo” si manifesta nei primissimi anni di vita del bambino, e cioè subito dopo lo svezzamento, ci troviamo di fronte a una normalissima fase della crescita: gli Americani la chiamano i “terrible two”, i terribili due anni. Il piccolo inizia a percepire sé stesso e a costruire la sua identità. E il “no” al cibo o ad alcuni cibi, di solito, è la prima affermazione della sua identità. Altro che capricci, quindi: può essere perfino un segnale positivo. Quanto ai pasticci a tavola, a questa età il piccolo tende ad assaggiare e scoprire sapori diversi, anche toccando i cibi: giusto lasciarlo fare, dunque. Anche perché, pasticciando, pian piano riuscirà a prendere da solo i cibi e a soddisfare la fame, soddisfacendo il suo desiderio di autonomia e facilitando il ritorno dell’appetito. Bene, ma cosa fare di fronte al rifiuto di un cibo nuovo? Inutile insistere, secondo i pediatri. Ma non mettiamoci una pietra sopra: prima di decretare che un cibo “non gli piace” occorre provarci e riprovarci, anche 10 volte se necessario. Capita, poi, che ad essere rifiutati sono quasi sempre i cibi più sani, come le verdure. Qui occorre che gli adulti diano l’esempio mangiandole loro stessi, evidenziando il loro gradimento e colorando i piatti dei nostri bimbi con pomodori, carote o prezzemolo. O magari, attorno ai 4-5 anni, dandogli la forma di animali o personaggi dei cartoni animati. Un esempio? Un bel piatto di piselli a forma di rana, con i ravanelli o le cipolle come occhi e la carota come bocca. La regolarità dei pasti e lo stare tutti insieme a tavola sono altri fattori che, in genere, aiutano.

No a facili scorciatoie
E se il problema riguarda i bimbi più grandicelli, attorno ai 6-7 anni? Molti genitori risolvono il problema con la pizza, l’hamburger o la classica cotoletta con le patatine fritte. Per poi lamentarsi, magari, dell’obesità infantile. Trasmettere invece la propria cultura e le proprie tradizioni alimentari (sarà poi lui, crescendo, a metterci del suo) è quanto di più importante per la crescita del bambino. Per farlo, tra le armi migliori c’è sicuramente il buon esempio degli adulti. Ma anche un certo decisionismo: lasciarsi tiranneggiare e offrire sempre alternative al cibo sgradito è un errore capitale. Nessun bambino, davanti a un piatto pieno, si lascia morire di fame! Certo, occorre anche una certa variabilità. I bimbi, quando sono molto piccoli, tendono a mangiare sempre gli stessi cibi, ma con la crescita sono sempre più propensi alle novità, purché presentate in maniera progressiva e non traumatica.

Sapori semplici
Per venire incontro ai gusti dei bimbi, che in genere non amano i sapori troppo forti e i piatti elaborati, si sono da sempre cimentati grandi chef, con risultati non sempre all’altezza per i piccoli, implacabili giudici. Meglio allora affidarsi all’esperienza: per quanto riguarda i primi, oltre al tradizionale sugo di pomodoro, il pesto e gli asparagi di solito sono delle ottime carte da giocare. Per i bimbi che non amano il pesce, un bel ragù di mare può essere la soluzione giusta, magari con una spolverata abbondante di prezzemolo per dare colore al piatto. Tra i secondi, puntate sugli involtini ripieni con prosciutto crudo e salvia, oppure abbinate alle carni o al pesce i funghi o i carciofi, solitamente bene accetti dai più piccoli. Il solito cruccio sono le verdure. Vi lanciamo qualche idea: melanzane impanate al forno, patate in tutte le salse, spiedini di verdure, pannocchie bollite o arrostite, insalate miste con pomodori e carote e non semplicemente verdi. Ma provate, di tanto in tanto, anche qualche piatto più raffinato ed elaborato: uno chef in erba, magari, potreste riconoscerlo da qui.
Fonte della ricetta:https://blog.cookaround.com/milleeunapappa/quando-i-bambini-non-mangiano/

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Cavolfiore impanato

Ingredienti

1 Cavolfiore Da 1000 G
100 G Burro
3 Uova
Pangrattato
Farina
Sale

Preparazione

Lavare il cavolfiore e lessarlo in abbondante acqua salata per 15-20 minuti.
Scolarlo al dente, farlo intiepidire e dividerlo in cimette.
Passare prima le cimette nella farina, poi nelle uova battute con poco sale e infine nel pangrattato. Friggerle, poche per volta, nel burro spumeggiante e salarle prima di servirle.
Fonte della ricetta:https://blog.cookaround.com/cucinocomevivo/cavolfiore-impanato/

firma-Antonia2

Filetti di platessa alla romana

Ingredienti:
1 KG di filetti di platessa freschi o surgelati
olio di semi abbondante per friggere

Ingredienti per la pastella:

Farina 00
acqua minerale

Mescolare con una forchetta la farina insieme ad un quantitativo di acqua minerale necessario per ottenere un composto liscio, nè troppo liquido nè troppo morbido.
Per verificare che sia della consistenza giusta inzuppare la forchetta: se la pastella scende a fatica ma non resta attaccata vuol dire che consistenza è quella giusta.
Inzuppare il pesce nella pastella e friggere in abbondante olio caldo.
Appena scolato servire.
firma-Antonia2

Fonte della ricetta:https://blog.giallozafferano.it/unadonnaincucina/filetti-di-platessa-alla-romana/

Torta con panna per Compleanno

Ingredienti:

250 gr farina per dolci
lievito per dolci 1 bustina (o farina con lievito)
3 uova
2 cucchiai rhum
panna fresca per dolci da banco frigo 250 ml

Procedimento:

-sbattere le uova con zucchero
-aggiungere la panna
-aggiungere la farina
-aggiungere il lievito
-preriscaldare forno a 180 gradi
-mettere il composto nella tortiera imburrata ed infarinata
-versare il composto ottenuto infornare a 175 gradi per 45 minuti
Montare la panna e decorare la torta a proprio piacimento.

Fonte della Ricetta:http://blog.cookaround.com/cucinandoconlialavanilla/torta-con-panna-per-compleanno/
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Pittule leccesi

Ingredienti:
mezzo chilo di farina
1 cucchiaino da caffè di sale fino
1 cubetto di lievito di birra
olio extravergine di oliva
1 bicchiere di acqua tiepida

In una ciotola molto capiente versate la farina, il cucchiaino di sale fino e il lievito di birra che avrete sciolto in un bicchiere di acqua tiepida. Con le mani impastate il tutto aggiungendo se necessario dell’altra acqua tiepida fino ad ottenere una pastella molto fluida. Dovrete letteralmente” schiaffeggiarla” a lungo. Lasciate lievitare per un paio d’ore la pastella al caldo e lontana da correnti(ad esempio nel forno spento), dopodichè riscaldate bene dell’abbondante olio per friggere le “pittule”. Prendete delle cucchiaiate di composto a forma di palla e friggetele bene girandole da tutti i lati, belle dorate. Per la verità il composto andrebbe preso con le mani, prendete una manciata di composto, chiudetelo delicatamente nella mano disposta a pugno e tra pollice e indice uscirà una ciliegina di composto che prenderete con le dita inumidite della mano sinistra e che getterete nell’olio bollente! E’ importante la temperatura dell’olio, le pittule infatti devono gonfiarsi immediatamente e friggere per pochi secondi, giusto il tempo di dorarsi. Otterrete delle nuvolette fritte da mangiare bollenti e da condire in vario modo. I condimenti tipici salentini sono i più vari. Quello tradizionale è il vincotto di fichi (fatelo bollire per qualche minuto allungato con un po’ di acqua e immergetevi per un attimo le pittule che andranno mangiate molto calde). In secondo luogo è possibile, una volta fritte, cospargerle di zucchero o di miele. Come variante potete aggiungere (magari provate quando sta per terminare l’impasto) dei filetti di acciuga sott’olio oppure un poco di salsa di pomodoro e capperi o pezzetti di cavolfiore lesso, soprattutto nel periodo natalizio….. In ogni caso servire sempre molto calde.

firma Cuoca Sveglia

Fonte della ricetta:
http://blog.cookaround.com/cucinandoconlialavanilla/pittule-leccesi/

Spaghetti al tonno

Ingredienti.
350 gr di spaghetti
70 gr di tonno sottolio
3 cucchiai di salsa di pomodoro
Aglio
Prezzemolo
Olio extra vergine di oliva
Sale e pepe

Modo di Preparazione
In un tegame, scaldate tre cucchiai d’olio e fatevi dorare lo spicchio d’aglio schiacciato.

Aggiungete il tonno sminuzzato, mescolate in modo che si insaporisca bene e versate la salsa di pomodoro diluita con uno o due cucchiai d’acqua tiepida.
Cuocete a fiamma bassa per un quarto d’ora.
Spegnete, aggiungete il prezzemolo tritato finemente, sale e pepe.
Lessate gli spaghetti in abbondante acqua salata, scolateli al dente, conditeli con la salsa e servite.

Fonte della ricetta:https://blog.cookaround.com/milleeunapappa/spaghetti-al-tonno/
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Seppioline in umido

Ingredienti per 6 Persone:
1200 g Seppie non grandi
500 g Passata Di Pomodoro
150 ml Vino Bianco secco
3 cucchiai Olio Extravergine D’Oliva
1 cipolla
1 pizzico Sale
1 pizzico Pepe Nero

Lavate le seppie, asciugatele e mettetele da parte.
Tagliate la cipolla, mettetela a rosolare in una padella insieme all’olio extravergine d’oliva, facendo attenzione a non dorarla eccessivamente.
Pulite le seppie e fatele a pezzetti (non troppo piccoli però).
Aggiungetele nella padella con olio e scalogno, salate e pepate a piacere e sfumate col vino bianco, alzando la fiamma alcuni minuti per far evaporare l’alcool.
Fate cuocere alcuni minuti poi unite la passata di pomodoro
Portate ad ebollizione, poi abbassate la fiamma, regolate ancora di sale e mettete il coperchio cuocete a fuoco lentissimo per circa 50 minuti, mescolando ogni tanto.
Servite subito.
Fonte:http://blog.giallozafferano.it/unadonnaincucina/seppioline-in-umido/

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