Rischio più che doppio tra i consumatori di statine lipofile e sviluppo di demenza

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Aggiornamento in Medicina

La PET ha mostrato un aumento del rischio di demenza con le statine lipofile

La PET ( tomografia a emissione di positroni ) ha mostrato che l’uso di statine lipofile da parte dei pazienti con lieve declino cognitivo ha un impatto significativo sulla corteccia cingolata posteriore, l’area del cervello che è coinvolta nella fase iniziale della malattia di Alzheimer.
I ricercatori dell’Università della California a Los Angeles ( UCLA ) hanno osservato che il metabolismo in quest’area del cervello è significativamente ridotto nei pazienti che assumono statine lipofile, che presentano un rischio più che doppio di sviluppare demenza rispetto ai pazienti simili che non assumono questi farmaci.
Le statine sono farmaci ampiamente utilizzati per abbassare il colesterolo e ridurre il rischio di infarto miocardico e ictus.
Molti studi hanno indicato un rischio più elevato associato alle statine lipofile per il fatto che sono in grado di attraversare con più facilità la barriera emato-encefalica.

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Neurologia News

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Neurologia, le Novità in NeurologiaNeurologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie neurologiche. Focus su Alzheimer e Parkinson.

Neurologia Focus

I farmaci per il diabete, Metformina e Pioglitazone, sembrano avere …

Neurologia Farmaci

Neurologia, le Novità in Neurologia. Neurologia.net …

Infezione da SARS-CoV-2

La malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) si è diffusa in tutto il …

Cannabidiolo

I pazienti con la sindrome di Lennox-Gastaut, una forma rara …

Insonnia

Molti pazienti con malattia di Parkinson mostrano un …

Tinnito

Uno studio ha valutato se 4 settimane di stimolazione …

Riluzolo

Riluzolo ( Rilutek ) è l’unico farmaco a prolungare la …

Xarelto

L’anticoagulazione orale con Rivaroxaban ( Xarelto ) per la …

Eptinezumab

Eptinezumab può essere una opzione rapida ed efficace per …

Sclerosi multipla

La perdita di emoglobina dai globuli rossi danneggiati può …

Panorama – Effetti avversi da vaccini: dati da EudraVigilance

Panorama Effetti Collaterali

La rivista Panorama ha presentato i dati riguardo alle reazioni avverse derivanti dalla vaccinazione anti-COVID, segnalati in tutta l’Unione Europea. Gli effetti indesiderati hanno coinvolto organi come il cuore, la pelle, il cervello, gli occhi, etc.

VIDEO PANORAMA

European database for suspected adverse drug reaction reports: LINK:  https://www.adrreports.eu/it/index.html

NOTA: Le informazioni presenti sul sito web EUDRAVIGILANCE non rappresentano una conferma di un potenziale nesso tra il medicinale e l’effetto o gli effetti osservati.

Database dei singoli vaccini ( cliccare sui rispettivi vaccini per accedere a EudraVigilance – La BancaDati Europea sulle reazioni avverse ai farmaci e vaccini ):

COVID-19 MRNA VACCINE MODERNA (CX-024414)
COVID-19 MRNA VACCINE PFIZER-BIONTECH (TOZINAMERAN)
COVID-19 VACCINE ASTRAZENECA (CHADOX1 NCOV-19)
COVID-19 VACCINE JANSSEN (AD26.COV2.S)

Panorama: Effetti collaterali dai vaccini COVID

I casi di sospette reazioni avverse ai vaccini COVID sono migliaia in tutta Europa, segnalati sul sito Eudravigilance dell’Agenzia del farmaco EMA.

Questi effetti avversi hanno coinvolto vari organi, dal cuore al cervello, dagli occhi alla pelle.

Angela Camuso su Panorama ha provato a fare ordine e a raccogliere i dati di queste sospette reazioni avverse da vaccini COVID.

Ora a 47 anni sono cieca”, racconta Caterina Santangelo, di Catania, titolare di un’azienda agricola. “Due giorni dopo la seconda dose Pfizer non ci vedevo più. Forse per un trombo o un’ischemia al cervello di cui ho trovato traccia negli esami. Un medico ospedaliero mi ha certificato la correlazione con il vaccino, ma altri medici mi dicono che non c’è legame. Già dopo la prima dose avevo avuto dolori dal gomito sinistro fino al torace ma pensavo fosse normale. Ora ho la vita rovinata ”.

Gli eventi avversi “gravi” segnalati in Europa dopo il vaccino Pfizer, spesso causa di ricovero con prognosi riservata, sono 219.960 secondo i dati Eudravigilance del 20 novembre scorso.

Di questi, 12.218 interessano il sistema linfatico e la circolazione, 28.917 il cuore; 11.883 le persone danneggiate agli occhi, 10.942 quelle con problemi al sistema immunitario, 1.068 i tumori benigni e maligni, 1.748 gli effetti su donne in gravidanza e nascituri, 12.869 quelli per sistema riproduttivo e allattamento.

Dopo il vaccino Moderna gli eventi gravi segnalati sono stati 69.024 di cui 10.262 al cuore; 2.388 a sistema riproduttivo e allattamento, 499 quelli dermatologici e sottocutanei, 32.143 gli effetti gravi al sistema nervoso.

Per AstraZeneca ne vengono segnalati 203.685, tra cui: 113.981 al sistema nervoso, 17920 a quello vascolare, 12.168 agli occhi, 19.470 le infezioni.

Per Johnson & Johnson sono 13.164, dei quali 1219 al cuore, 5.543 al sistema nervoso, 2.271 alla respirazione e 2.517 al sistema vascolare”.

In totale per tutti e quattro i vaccini, gli effetti gravi ( anche mortali ) sono 505.833, quelli non-gravi 675.288. “ Riguardano soprattutto persone tra 18 e 64 anni, più le donne, e il trend è in crescita. Dal terzultimo aggiornamento, del 19 ottobre, all’ultimo, 20 novembre, sono stati segnalati 40.252 effetti gravi in più, 26.094 solo per Pfizer, e quelli cardiaci sono quasi il triplo di quelli non-gravi: nelle schede di segnalazione, si legge che dopo Pfizer, l’ultimo adolescente è morto per arresto cardio-respiratorio il 17 novembre, un altro per miocardite il 3 novembre; il 2 novembre un altro minorenne ha avuto un arresto cardiaco e il 18 ottobre è morta una ragazzina ”.

Alessandro Capucci, cardiologo e medico dello sport ( vaccinato come tutti i medici, per i quali sussiste l’obbligo ), ha rivelato: “ Su 40 pazienti che vedo a settimana, 7-8 hanno problemi, presumibilmente legati alla vaccinazione. Ci sono anche donne di 30 anni che non riescono più a camminare ”.

Stesso allarme da un altro cardiologo, Fabrizio Salvucci, fino a un anno fa nei reparti COVID: “ Sto vedendo molte perimiocarditi da vaccino. Fino al 1° ottobre, in 30 anni non avevo mai fatto segnalazioni alla Farmacovigilanza, ora ne ho dovute fare 9 in 21 giorni. Soprattutto per la terza dose ”.

Fonte: Panorama, 2021 [ LINK: https://www.panorama.it/abbonati/Inchieste/eventi-avversi-vaccino ]

 

 

Aggiornamenti in Endocrinologia by Xagena

endocrinologianet

Denosumab e Cinacalcet per iperparatiroidismo primario: studio DENOCINA

Le opzioni di trattamento medico per l’iperparatiroidismo primario sono limitate. È stata valutata l’efficacia di Denosumab ( Prolia ) da solo e combinato con Cinacalcet ( Mimpara ) nei pazienti con …


 

Teprotumumab per il trattamento della malattia oculare tiroidea attiva

L’orbitopatia tiroidea è una condizione perioculare debilitante, deturpante e potenzialmente accecante per la quale non è disponibile alcuna terapia medica approvata dalla Food and Drug Administration …


 

Studio PRESTO: valutazione delle preferenze infermieristiche tra le siringhe per la somministrazione di Lanreotide Autogel e di Octreotide LAR

Gli analoghi della Somatostatina trovano impiego nel trattamento dei sintomi e nel rallentamento della progressione del tumore nei pazienti affetti da tumori neuroendocrini ( NET ) e da sindrome carci …


 

La supplementazione a base di Testosterone non aumenta la densità minerale ossea, e non riduce le cadute negli uomini con carenza ormonale

L’effetto della supplementazione di Testosterone sulla densità minerale ossea ( BMD ) e il rischio di frattura o di caduta tra gli uomini con carenza di Testosterone rimangono non ben definiti. L’i …


 

Efficacia e sicurezza di Levoketoconazolo nel trattamento della sindrome di Cushing endogena: studio SONICS

Il Levoketoconazolo è uno stereoisomero del Ketoconazolo in fase di sviluppo per il trattamento della sindrome di Cushing. Sono state studiate l’efficacia e la sicurezza del Levoketoconazolo nei paz …


 

Inibitori SGLT2 per la prevenzione dell’insufficienza renale nei pazienti con diabete di tipo 2

Gli effetti degli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) sull’insufficienza renale, in particolare la necessità di dialisi o trapianto o morte a causa di malattie renali, son …


 

Recidiva dopo ablazione con radioiodio a basso dosaggio e rhTSH per il tumore tiroideo differenziato: studio HiLo

Due ampi studi randomizzati su pazienti con tumore tiroideo ben differenziato riportati nel 2012 ( HiLo e ESTIMABL1 ) hanno riscontrato tassi di successo post-ablazione simili a 6-9 mesi tra una bassa …


 

Nessun beneficio in termini di sopravvivenza con la somministrazione precoce di Iodio radioattivo nel carcinoma tiroideo ad alto rischio

Nei pazienti con carcinoma papillare della tiroide a rischio intermedio o alto non è stato riscontrato un aumento del beneficio di sopravvivenza generale o sopravvivenza libera da malattia quando sott …


 

Teprotumumab riduce la proptosi e la diplopia nell’orbitopatia di Graves

Un anticorpo monoclonale umano sperimentale ha ridotto drasticamente i sintomi più debilitanti dell’orbitopatia di Graves, tra cui la proptosi e la diplopia. Secondo i dati dello studio di fase III …


 

Estrogeni versus androgeni nella terapia ormonale sostitutiva per la sindrome da insensibilità completa agli androgeni

Le donne con sindrome da insensibilità completa agli androgeni ( CAIS ) dopo gonadectomia si lamentano per la riduzione di benessere psicologico e soddisfazione sessuale. È stata confrontata l’effic …


 

Effetto della terapia di sostituzione con Testosterone sulle misure di mobilità negli uomini anziani con limitazione della mobilità e basse concentrazioni di testosterone

The Physical Function Trial ( PFT ) era uno dei sette Testosterone Trials ( TTrials ), il cui scopo è stato quello di valutare l’effetto del Testosterone sulla mobilità, la funzione fisica auto-riferi …


 

Effetto di Idrocortisone a rilascio modificato una volta al giorno rispetto alla terapia standard con glucocorticoidi sul metabolismo e l’immunità innata nei pazienti con insufficienza surrenalica

Il trattamento convenzionale dei pazienti con insufficienza surrenalica comporta la somministrazione di glucocorticoidi più volte al giorno ed è stato associato a un aumento di peso e danno metabolico …


 

Immunosoppressione e radioterapia combinate nella patologia oculare tiroidea

Il trattamento standard per la patologia oculare tiroidea è effettuato con corticosteroidi sistemici. Uno studio ha verificato se la radioterapia orbitale o l’immunosoppressione antiproliferativa con …


 

Micofenolato più Metilprednisolone versus Metilprednisolone da solo nella orbitopatia di Graves attiva da moderata a grave: studio MINGO

Le linee guida europee raccomandano il Metilprednisolone per via endovenosa come trattamento di prima linea per l’orbitopatia di Graves attiva e grave; tuttavia, è comune per i pazienti non avere …


 

Efficacia e sicurezza di Pasireotide una volta al mese nella malattia di Cushing

La malattia di Cushing è una rara malattia endocrina debilitante per la quale sono stati effettuati pochi studi prospettici di intervento. Sono stati riportati i risultati del primo studio di fase 3 …

Aggrastat – Xagena Search: Novità ed Aggiornamenti sui Farmaci by Xagena

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Nefropatia & Diabete di tipo 2: il trattamento con Finerenone associato a minori rischi di progressione della nefropatia cronica e di eventi cardiovascolari

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Aggiornamento in Medicina

Effetto del Finerenone sugli esiti della malattia renale cronica nel diabete di tipo 2

Finerenone, un antagonista selettivo del recettore dei mineralcorticoidi non-steroideo, ha ridotto l’albuminuria in studi a breve termine che hanno coinvolto pazienti con malattia renale cronica ( CKD ) e diabete mellito di tipo 2.
Tuttavia, i suoi effetti a lungo termine sui reni e sugli esiti cardiovascolari sono sconosciuti.
In uno studio in doppio cieco sono stati assegnati in modo casuale 5.734 pazienti con nefropatia cronica e diabete di tipo 2 a ricevere Finerenone o placebo.
I pazienti idonei avevano un rapporto tra albumina urinaria e creatinina, con albumina misurata in milligrammi e creatinina misurata in grammi, da 30 a meno di 300, una velocità di filtrazione glomerulare stimata ( eGFR ) da 25 a meno di 60 ml al minuto per 1.73 m2 di superficie corporea e retinopatia diabetica, oppure avevano un rapporto tra albumina urinaria e creatinina da 300 a 5.000 e una eGFR da 25 a meno di 75 ml al minuto per 1.73 m2. ……..

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Nefrologia, le novità sulle Malattie Renali. Nefrologia.net fornisce informazioni e aggiornamenti sulle Malattie renali . Tumore del rene.

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Roxadustat per l’anemia nei pazienti con malattia renale non …

Calcemia

Nefrologia, le novità sulle Malattie Renali.

Zemplar

Paracalcitolo per os nel trattamento dei pazienti con …

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La recidiva tardiva del carcinoma renale non è un evento raro …

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Due nuovi studi hanno mostrato che i farmaci utilizzati per il …

Tricida

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Risultati di 2 studi clinici hanno mostrato che i pazienti con …

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Caltrate

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Fosfatemia

Pazienti in dialisi: effetti e sicurezza dei chelanti del …

 

Mieloma multiplo: Aggiornamenti da International Myeloma Workshop 2021

Mieloma multiplo - Sara Bringhen

MIELOMA MULTIPLO: AGGIORNAMENTI DA INTERNATIONAL MYELOMA WORKSHOP 2021

Sara Bringhen – SSD Clinical Trial in Onco-Ematologia e Mieloma multiplo – Dipartimento di Oncologia – AOU Città della Salute e della Scienza di Torino

LINK VIDEO: https://medvideo.it/video/15

 

 

Aggiornamento sui Farmaci by Xagena

 Farmaci.net

Disturbo neurologico acuto causato da un inibitore della amide idrolasi degli acidi grassi

Una diminuzione della attività della amide idrolasi degli acidi grassi ( FAAH ) aumenta i livelli di analoghi endogeni di cannabinoidi, o endocannabinoidi. Gli inibitori di FAAH hanno mostrato attiv …


 

FDA: il Pioglitazone, un farmaco per il diabete mellito di tipo 2, può essere associato ad aumentato rischio di tumore alla vescica

A seguito di una revisione aggiornata, l’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), ha concluso che l’utilizzo del farmaco per il diabete di tipo 2 Pioglitazone ( Ac …


 

Epatite C e antivirali ad azione diretta: EMA ha confermato la raccomandazione per lo screening dell’epatite B

L’EMA ( European Medicina Agency ) ha confermato la sua raccomandazione: tutti i pazienti devono essere sottoposti a screening per il virus dell’epatite B prima di iniziare il trattamento con antivira …


 

FDA: segnalazioni di numerosi eventi avversi, e 4 decessi con Essure, un dispositivo di sterilizzazione femminile

L’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), ha approvato il Programma di studi di sorveglianza post-marketing di Bayer per il dispositivo di controllo permanente del …


 

Revisione dell’EMA: farmaci iniettabili per il trattamento delle allergie a base di Prednisolone e Lattosio per la possibile allergia alle proteine del latte vaccino

L’ EMA ( European Medicines Agency ) ha avviato una revisione di alcuni medicinali somministrati per via iniettiva per il trattamento di gravi reazioni allergiche, che si manifestano rapidamente ( acu …


 

Rischio di ri-attivazione dell’ epatite B durante il trattamento dell’epatite C con antivirali ad azione diretta: la revisione sul rischio di carcinoma epatico non ha portato a risultati conclusivi

Il Comitato di valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza ( PRAC ) dell’ EMA ( European Medicines Agency ) ha confermato che i pazienti trattati con medicinali noti come antivirali ad azione diret …


 

Arresto cardiaco fatale in due bambini: possibile ruolo di Ondansetron

Ondansetron ( Zofran ) è comunemente usato per trattare il vomito nella gastroenterite, ma la scheda tecnica contiene un black box ( massima avvertenza ) da parte dell’Agenzia regolatoria degli Stati …


 

FDA contro l’uso di compresse e gel omeopatici per la dentizione

L’Agenzia regolatoria statunitense, FDA ( Food and Drug Administration ), ha avvertito i consumatori che le compresse e i gel omeopatici per la dentizione possono rappresentare un rischio per i neona …


 

Leucemia linfoblastica acuta: Blincyto associato a rischio di pancreatite

Amgen in accordo con l’EMA ( European Medicines Agency ) e con l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ) ha informato gli Operatori sanitari di quanto segue: • Casi di pancreatite, alcuni pericolosi …


 

Mieloma multiplo: Revlimid associato a riattivazione dell’infezione da herpes zoster o da virus dell’epatite B

Celgene, in accordo con l’EMA ( European Medicines Agency ) e con l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), ha comunicato agli Operatori sanitari il seguente avviso di sicurezza circa l’immunomodulato …


 

Artrite psoriasica e psoriasi a placche: Otezla associato a ideazione e comportamento suicidari

Celgene, in accordo con l’EMA ( European Medicine Agency ) e con l’AIFA, ha informato gli Operatori sanitari riguardo al possibile rischio di ideazione e comportamento suicidari con l’impiego di Otezl …


 

Impianto contenente Etonogestrel: Nexplanon associato a possibili rischi e complicanze legate all’inserimento, localizzazione, rimozione e migrazione

Nexplanon ( impianto radio-opaco ) è indicato per la contraccezione. La sicurezza e l’efficacia sono state valutate nelle donne di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Implanon ( non-radio-opaco ) non …


 

Diabete mellito: l’uso della Metformina esteso anche ai pazienti con funzionalità renale moderatamente ridotta

L’EMA ( European Medicines Agency ) ha concluso che i medicinali a base di Metformina possono ora essere utilizzati in pazienti con funzionalità renale moderatamente ridotta ( GFR [ velocità di filtra …


 

Infezione da virus Zika: farmaci derivati da plasma ed urine sicuri da usare

La valutazione condotta dall’ EMA ( European Medicines Agency ) e dalle Autorità competenti negli Stati Membri europei ha confermato che il rischio di contaminazione da virus Zika per i pazienti che …


 

Farmaci antinfiammatori inibitori selettivi di Cox-2, Etoricoxib: riduzione della dose raccomandata da 90 a 60 mg/die

In accordo con l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), le Aziende titolari dei medicinali Arcoxia, Algix, Tauxib, Exinef, il cui principio attivo è Etoricoxib, hanno informato gli Operatori sanitari …

Ipotesi: la variante Omicron ha preso origine da pazienti affetti da infezione da virus HIV ?

COVID-19 & HIV

IL MANCATO TRATTAMENTO ADEGUATO DEI PAZIENTI CON HIV POTREBBE AVER DATO ORIGINE ALLA VARIANTE OMICRON

E’ STATA LA COMBINAZIONE DI HIV E COVID A DARE VITA A OMICRON ? – TULIO DE OLIVEIRA, IL VIROLOGO SUDAFRICANO CHE HA INDIVIDUATO LA VARIANTE, RITIENE PROBABILE CHE SI SIA SVILUPPATA IN UN PAZIENTE IMMUNOCOMPROMESSO CON UN’INFEZIONE PROLUNGATA DI CORONAVIRUSIN AFRICA CI SONO MILIONI DI SIEROPOSITIVI INCONSAPEVOLI O NON-TRATTATI, E PER QUESTO IL VIROLOGO AVEVA AVVISATO CHE IL CONTINENTE RISCHIAVA DI DIVENTARE “UNA FABBRICA DI VARIANTI PER IL MONDO INTERO”…

La variante Omicron sarebbe stata, con molta probabilità, incubata nel corpo di una persona con un sistema immunitario colpito dal virus HIV ( il virus che causa l’AIDS ) o da un’altra condizione di immunocompromissione che può causare un’infezione prolungata da coronavirus.

Tulio De Oliveira, direttore del Centre for Epidemic Response and Innovation in South Africa, ha dichiarato che l’insorgenza di Omicron in un paziente incapace di eliminare rapidamente il virus è l’origine più plausibile per la più recente variante di preoccupazione al mondo ( VOC ).

Negli Stati Uniti e in Europa è stata riscontrata l’insorgenza di coronavirus con mutazioni molto particolari nei pazienti COVID-19 le cui difese naturali erano state soppresse da farmaci oncologici, farmaci per le malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide, o farmaci in grado di impedire il rigetto degli organi trapiantati.

De Oliveira, da mesi, aveva avvertito che le persone con maggiore probabilità di generare tali mutazioni nell’Africa sub-sahariana sono gli 8 milioni di soggetti con infezione da virus HIV non-riconosciuto o mal trattato. In gran parte giovani, non-vaccinati e con un sistema immunitario debilitato, queste persone potrebbero diventare una fabbrica di varianti di SARS-CoV-2 per il mondo intero.

A giugno, era stato osservato l’emergere di oltre 30 cambiamenti genetici in campioni di SARS-CoV-2 prelevati da una singola donna sudafricana con infezione da HIV in fase avanzata, non-controllato.

Le mutazioni riscontrate, comprese quelle che potrebbero bucare la protezione del vaccino e aumentare la trasmissione della malattia, sono apparse in un periodo di 6 mesi.

De Oliveira ritiene che uno scenario simile possa aver dato origine alla variante Omicron. Era stata informata l’Organizzazione mondiale della sanità ( OMS ) riguardo alla variante con dozzine di nuove mutazioni che circolava nel Gauteng, la provincia più densamente popolata del Sudafrica, e nel vicino Botswana. I campioni studiati dagli scienziati sono stati raccolti tra il 12 e il 20 novembre 2021.

Più di 30 delle mutazioni riscontrate erano localizzate nella parte cruciale della proteina spike del virus.

Molti dei cambiamenti sono tipici dei pazienti con HIV con infezioni da coronavirus prolungate.

La variante Omicron sembra aver avuto un ruolo importante nell’aumento dei nuovi casi tra gli studenti della Tshwane University of Technology di Gauteng.

La provincia di Gauteng, e Johannesburg, sono l’epicentro dell’epidemia di HIV in Sudafrica. Ospitano circa il 20% dei 7.5 milioni di persone che vivono con l’HIV in Sudafrica.

In tutto il Sudafrica, 2.2 milioni di persone sono infette dal virus HIV che non viene rilevato, non-trattato o scarsamente controllato. Il sistema immunitario di questi pazienti è pesantemente soppresso.

Fonte: Los Angeles Times, 2021

Virologia.net

 

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Virologia Farmaci

I pazienti con polmonite COVID-19 hanno un eccesso di …

Malattia di Kawasaki

Malattia di Kawasaki e COVID-19. La rapida diffusione della …

Viramune

Virologia, le novità in Virologia. Virologia.net fornisce …

Epatite B cronica

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Maribavir

Maribavir è un benzimidazolo riboside con attività contro il …

PegInterferone alfa-2a

Pegasys nel trattamento dei pazienti con co-infezione HIV …

Virologia Focus

La rapida diffusione della malattia di Coronavirus 2019 ( COVID …

Valcyte

Maribavir è un benzimidazolo riboside con attività contro il …

Infezione da SARS-CoV-2

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Aggiornamenti in Ematologia by Xagena

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TTI-621 intralesionale, un nuovo farmaco biologico mirato al checkpoint immunitario innato CD47, nei pazienti con micosi fungoide o sindrome di Sézary, recidivante o refrattaria

È stato precedentemente dimostrato che TTI-621 endovenoso ( SIRPalfa-IgG1 Fc ) ha attività nelle neoplasie ematologiche recidivanti o refrattarie. Questo studio di fase 1 ha valutato la sicurezza e …


 

Arsenico combinato con Acido Retinoico tutto-trans per la leucemia promielocitica acuta pediatrica: rapporto dallo studio di protocollo CCLG-APL2016

L’Arsenico combinato con l’Acido Retinoico tutto-trans ( ATRA ) è lo standard di cura per la leucemia promielocitica acuta ( APL ) dell’adulto. Tuttavia, la sicurezza e l’efficacia di questo trattam …


 

Gemtuzumab Ozogamicin ha migliorato la sopravvivenza libera da eventi e ha ridotto le recidive nella leucemia mieloide acuta KMT2A-riarrangiata: Children’s Oncology Group Trial AAML0531

È stato studiato l’impatto dell’agente mirato a CD33 Gemtuzumab Ozogamicin ( Mylotarg ) sulla sopravvivenza nei pazienti pediatrici con leucemia mieloide acuta ( AML ) KMT2A-riarrangiata ( KMT2A-r ) a …


 

Venetoclax in combinazione con l’induzione e il consolidamento di FLAG-IDA nella leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi e nella leucemia mieloide acuta recidivante o refrattaria

Il 60% dei pazienti con leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi ( ND-AML ) che ricevono una terapia di prima linea ottiene una risposta completa ( CR ), ma il 30%-40% dei pazienti va incontro a una …


 

Mieloma multiplo recidivante o refrattario: analisi finale della sopravvivenza globale dello studio di fase III TOURMALINE-MM1 con Ixazomib, Lenalidomide e Desametasone

Lo studio di fase III TOURMALINE-MM1 in doppio cieco, controllato con placebo, ha dimostrato un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza libera da progressione con Ixazomib [ Ni …


 

Esiti associati al condizionamento basato su Tiotepa nei pazienti con linfoma primitivo del sistema nervoso centrale dopo trapianto di cellule ematopoietiche autologhe

Il linfoma primitivo del sistema nervoso centrale ( PCNSL ) richiede l’induzione e il consolidamento per ottenere una potenziale guarigione. La terapia ad alte dosi e il trapianto autologo di cellul …


 

Trattamento eBEACOPP guidato da PET del linfoma di Hodgkin in stadio avanzato: studio HD18

Lo studio HD18 del German Hodgkin Study Group ha stabilito la sicurezza e l’efficacia di eBEACOPP guidato da PET [ tomografia a emissione di positroni ] ( Bleomicina, Etoposide, Doxorubicina, Ciclofos …


 

Glofitamab, un nuovo anticorpo bispecifico diretto contro il recettore CD20 che coinvolge le cellule T, induce remissioni complete durature nel linfoma a cellule B recidivato o refrattario

Glofitamab è un anticorpo bispecifico che coinvolge le cellule T che possiede una nuova struttura con bivalenza per CD20 sulle cellule B e monovalenza per CD3 sulle cellule T. Uno studio di fase I …


 

Eprenetapopt e Azacitidina nelle sindromi mielodisplastiche con mutazione di TP53

Circa il 20% dei pazienti con sindromi mielodisplastiche ( SMD ) con mutazione diTP53 raggiunge la remissione completa ( CR ) con agenti ipometilanti. Eprenetapopt ( APR-246 ) è una piccola molecola …


 

Daratumumab più Pomalidomide e Desametasone rispetto a Pomalidomide e Desametasone da soli nel mieloma multiplo precedentemente trattato: studio APOLLO

In uno studio di fase 1b, Daratumumab ( Darzalex ) per via endovenosa più Pomalidomide ( Imnovid ) e Desametasone ha indotto una risposta parziale molto buona o un tasso migliore del 42%, ed è stato b …


 

Azacitidina orale nei pazienti con sindromi mielodisplastiche a basso rischio

Le opzioni di trattamento sono limitate per i pazienti con sindromi mielodisplastiche a basso rischio ( LR-MDS ). Uno studio di fase III, controllato con placebo, ha valutato Azacitidina orale ( CC- …


 

Valutazione della negatività sostenuta della malattia minima residua con regimi di associazione di Daratumumab nel mieloma multiplo recidivante e/o refrattario: analisi di POLLUX e CASTOR

Nel mieloma multiplo recidivante e/o refrattario, Daratumumab ( Darzalex ) ha ridotto il rischio di progressione o morte di più del 60% nello studio POLLUX ( Daratumumab / Lenalidomide / Desametasone, …


 

L’aggiunta di Lenalidomide a R-CHOP migliora gli esiti nel linfoma diffuso a grandi cellule B di nuova diagnosi nello studio ECOG-ACRIN E1412

La Lenalidomide ( Revlimid ) combinata con Rituximab ( MabThera ) più Ciclofosfamide, Doxorubicina, Vincristina e Prednisone ( R-CHOP ) ( R2CHOP ) nel linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) non- …


 

Pembrolizumab versus Brentuximab vedotin nel linfoma di Hodgkin classico recidivante o refrattario: studio KEYNOTE-204

Il blocco di PD-1 tramite Pembrolizumab ( Keytruda ) in monoterapia ha mostrato attività antitumorale e tossicità nei pazienti con linfoma di Hodgkin classico recidivante o refrattario. Sono state …


 

Mantenimento con Lenalidomide dopo trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nel linfoma mantellare: risultati di uno studio della Fondazione Italiana Linfomi

Ai pazienti idonei con linfoma mantellare di età compresa tra 18 e 65 anni vengono solitamente somministrati regimi di induzione a base di Citarabina e Rituximab seguiti da trapianto autologo di cellu …

Agenti alchilanti – Xagena Search: Newsletter sui Farmaci by Xagena

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Agenti alchilanti

Linfoma di Hodgkin classico

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Gliomi maligni: trattamento con Temozolomide

Temodal, il cui principio attivo è Temozolomide, è un farmaco antitumorale indicato nel trattamento dei gliomi maligni ( tumori cerebrali ) nei seguenti gruppi di pazienti: 1.adulti affetti da gliobla … leggi





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