Lorviqua nel cancro al polmone non a piccole cellule ALK+

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Cancro al  polmone non a piccole cellule ALK-positivo: Lorviqua

Lorviqua ( Lorlatinib ) è stato approvato in regime di rimborsabilità per il trattamento dei pazienti affetti da cancro al  polmone non-a-piccole cellule ALK-positivo, che hanno già avuto un trattamento di prima linea e una progressione di malattia.

Lorlatinib è un inibitore della tirosin-chinasi di terza generazione, disegnato per superare la barriera ematoencefalica e agire quindi a livello cerebrale.

Il cancro al polmone è una delle neoplasie più diffuse, in Italia è la terza più frequente negli uomini e la seconda nelle donne, e causa un numero di decessi superiore a quello di qualunque altra forma di cancro.

Negli scorsi anni è stato possibile individuare numerose alterazioni molecolari che sono alla base dello sviluppo del cancro al polmone e che possono rappresentare dei target terapeutici. Fra queste l’alterazione a carico del gene ALK ( Anaplastic Lymphoma Kinase ) – un riarrangiamento dovuto alla fusione di due frammenti di geni. ALK è presente nel 5-7% dei pazienti con cancro al polmone non a piccole cellule ( NSCLC ), con una maggiore incidenza in quelli più giovani ( al di sotto di 50 anni ) preferenzialmente – ma non esclusivamente – non-fumatori. In presenza dell’alterazione viene prodotta una proteina mutata che promuove la crescita tumorale e la metastatizzazione delle cellule neoplastiche.

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Terapia farmacologica dell’emicrania

L’emicrania è un tipo di cefalea tra le più comuni, assieme alla cefalea muscolo-tensiva a alla cefalea a grappolo. Circa il 17% delle donne e il 6% degli uomini adulti ne soffrono ma può colpire anc … leggi


Agonisti parziali della dopamina, una nuova classe di antipsicotici

Gli agonisti parziali della dopamina hanno una più bassa attività intrinseca a livello dei recettori rispetto agli agonisti completi, permettendo loro di agire come agonisti o antagonisti funzionali. … leggi



Impatto del tumore e del tipo di trattamento sulla risposta al vaccino COVID

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Aggiornamento in Medicina

Risposte ai vaccini COVID-19 nei pazienti oncologici: impatto del tumore e del tipo di trattamento

I pazienti con cancro sono stati sottorappresentati negli studi clinici sui vaccini COVID-19, quindi non è ben definito quanto i vaccini siano in grado di proteggere questi pazienti.
Pertanto, sono stati condotti diversi studi che hanno misurato gli indicatori della protezione da COVID-19 nei pazienti oncologici, compresa la produzione di anticorpi anti-SARS-CoV-2 e i livelli di cellule B e cellule T della memoria dopo la vaccinazione.
Gli studi hanno indicato che la maggior parte dei pazienti con tumori solidi produce anticorpi e attiva risposte cellulari.
Tuttavia, c’è un sottoinsieme di pazienti che non rispondono e la forza della loro risposta appare complessivamente inferiore a quella degli individui sani.
Inoltre, i pazienti con neoplasie ematologiche sembrano avere meno probabilità di quelli con tumori solidi di avere risposte immunitarie rilevabili.
Gli studi hanno anche mostrato che i pazienti che ricevono determinate terapie antitumorali, in particolare la chemioterapia, possono avere un rischio maggiore di risposta alterata alla vaccinazione. ……

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Aggiornamenti sui Farmaci by Xagena

Farmaci.net

Thalidomide Celgene: nuove raccomandazioni importanti riguardo la riattivazione virale e l’ipertensione polmonare

Celgene in accordo con l’Agenzia Europea per i Medicinali ( EMA ) e con l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), ha fornito informazioni agli operatori sanitari riguardo a Thalidomide Celgene. Ria …


 

Leucemia linfatica cronica e linfoma follicolare – Zydelig: i pazienti devono essere monitorati per infezioni e devono assumere antibiotici durante e dopo il trattamento

Il Comitato per i Medicinali ad Uso Umano ( Committee for Medicinal Products for Human Use, CHMP ) dell’EMA ( European Medicines Agency ) ha confermato che i benefici di Zydelig ( Idelalisib ) nel tra …


 

Diabete mellito di tipo 2 e inibitori SGLT2: la revisione su Canagliflozin in seguito ai dati di amputazione delle dita dei piedi è stata estesa anche a Dapagliflozin ed Empagliflozin

La procedura di revisione, che inizialmente riguardava solo Canagliflozin, è stata estesa per includere gli altri medicinali della stessa classe terapeutica, Dapagliflozin ed Empagliflozin. Questo per …


 

Medicinali contenenti il Fattore VIII: rischio di sviluppo di inibitori nei pazienti che iniziano il trattamento per l’emofilia A

L’EMA ( European Medicine Agency ) ha avviato una rivalutazione dei medicinali contenenti il Fattore VIII per valutare il rischio di sviluppare proteine inibitrici in pazienti che iniziano il trattame …


 

Retinoidi: valutazione dell’efficacia delle misure per la prevenzione delle gravidanze e per la minimizzazione del rischio di disordini neuropsichiatrici

L’EMA ( European Medicines Agency ) ha iniziato una revisione sui medicinali contenenti retinoidi allo scopo di valutare le misure attualmente in essere per la prevenzione delle gravidanze e per la m …


 

Paracetamolo a rilascio modificato: valutazione delle misure per ridurre al minimo i rischi e i danni del sovradosaggio

l’EMA ( European Medicines Agency ) ha avviato la rivalutazione dei benefici e dei rischi delle compresse a rilascio modificato di Paracetamolo che sono disponibili in vari Stati membri dell’Unione E …


 

Non-intercambiabilità di Noxafil compresse e sospensione orale a causa dei diversi dosaggi

Le Informazioni del prodotto Noxafil ( Posaconazolo ) devono essere aggiornate per rafforzare le avvertenze riguardo la non intercambiabilità delle due formulazioni indicate per via orale alla stessa …


 

PRAC: rischio di gravi infezioni, tra cui la polmonite da Pneumocystis jirovecii, con Zydelig, un farmaco per la leucemia linfatica cronica e il linfoma follicolare

Il Comitato per la valutazione dei rischi per la farmacovigilanza ( PRAC ) dell‘EMA ( European Medicines Agency ) ha completato la revisione di Zydelig ( Idelalisib ), confermando che i benefici del m …


 

Mieloma multiplo: valutazione dello status di epatite B prima di iniziare il trattamento con Imnovid

Celgene, in accordo con l’European Medicines Agency ) e con l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ), ha informato gli operatori sanitari di quanto segue: • Nei pazienti con pregressa infezione da …


 

Adempas non deve essere utilizzato nei pazienti con ipertensione polmonare causata da polmonite interstiziale idiopatica

L’EMA ( European Medicines Agency ) ha raccomandato di non utilizzare Adempas ( Riociguat ) nei pazienti con ipertensione polmonare sintomatica associata a polmonite interstiziale idiopatica o PH-IIP …


 

L’FDA ha rafforzato le avvertenze di possibile danno renale per i farmaci antidiabetici Canagliflozin e Dapagliflozin

L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha rafforzato l’esistente warning ( avvertenza ) riguardo al rischio di danno renale acuto per i farmaci antidiabetici Canagliflozin ( Invokana, Invokamet ) e Da …


 

Farmaci contenenti Valproato: rischi connessi all’esposizione in gravidanza

L’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ) e le Aziende titolari dei medicinali a base di Valproato ( Sodio valproato, Magnesio valproato, Acido valproico, Valproato semisodio e Valpromide ) hanno ricor …


 

FDA ha limitato l’uso degli antibiotici fluorochinolonici nella sinusite, bronchite e infezioni non-complicate delle vie urinarie a causa di gravi effetti collaterali

La statunitense Food and Drug Administration ( FDA ) ha informato gli operatori sanitari e il pubblico che i gravi effetti collaterali associati all’impiego di fluorochinoloni ( farmaci antibatterici …


 

L’EMA ha concluso la rivalutazione dei corticosteroidi per via inalatoria per il trattamento della malattia polmonare cronica ostruttiva: non sono emerse differenze tra i diversi medicinali per il rischio di polmonite

L’EMA ( European Medicine Agency ) ha concluso la rivalutazione del rischio noto di polmonite nei pazienti che assumono farmaci inalatori contenenti corticosteroidi per il trattamento della malattia …


 

Ritiro dal mercato dei medicinali contenenti Fusafungina per uso oromucosale e nasale

Servier, in accordo con l’ EMA ( European Medicine Agency ) e l’ AIFA ( Agenzia Italiana del Farmaco ), ha informato gli operatori sanitari che l’autorizzazione all’immissione in commercio di medicina …

Bourla, CEO di Pfizer: la variante Omicron è associata a forma mite di COVID anche se ha un’alta capacità di infettare

Bourla Pfizer

Bourla, il CEO di Pfizer: la variante Omicron appare più mite ma si diffonde più velocemente e questo potrebbe portare a più mutazioni a carico del virus SARS-CoV-2

 

” Non credo che sia una buona notizia avere qualcosa che si diffonde velocemente “, ha detto il CEO di Pfizer Albert Bourla al Wall Street Journal.

La variante Omicron si diffonde rapidamente e ciò significa che infetterà miliardi di persone, e potrebbero verificarsi altre mutazioni “.

Secondo Bourla è difficile trarre conclusioni definitive dall’ondata di contagi in Sudafrica in questo momento.

Il capo consigliere medico della Casa Bianca, Anthony Fauci, ha affermato che i report nel fine settimana dal Sudafrica suggeriscono che la variante Omicron non è così grave come inizialmente temuto, pur rilevando che sono necessari più dati per valutare appieno il rischio rappresentato dalla variante.

Il South African Medical Research Council, in un rapporto pubblicato recentemente, ha affermato che la maggior parte dei pazienti ricoverati in un ospedale di Pretoria affetti da Covid non ha bisogno di Ossigeno supplementare. E’ stato anche notato che molti pazienti sono stati ricoverati per altri motivi medici e sono stati poi trovati affetti da Covid.

Il CEO di Pfizer ha dichiarato che si potrebbe disporre di un nuovo vaccino contro lla variante Omicron in meno di 100 giorni.

Solo il 5% dei sudafricani ha più di 60 anni e i più giovani hanno normalmente casi più lievi di Covid. Tuttavia, molte persone in Sudafrica sono anche sieropositive, il che presumibilmente porterebbe a malattie più gravi da Covid, ha affermato Bourla.

Il CDC ( Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie ) degli Stati Uniti ha dichiarato che la variante Omicron di Covid si è diffusa in più di 50 Paesi e in 19 Stati negli USA.

Bourla ha anche affermato che è fiducioso che il farmaco antivirale orale di Pfizer, Paxlovid, sarà in grado di comtrastare la variante Omicron e ogni altra variante del virus che è emersa finora. L’antivirale agisce in modo inibitorio su un enzima ( proteasi ) che è cruciale per la replicazione del virus.

La maggior parte delle mutazioni si sono verificate finora sulla proteina spike, il meccanismo che il virus utilizza per attaccarsi alle cellule umane, ha detto Bourla. I vaccini e i trattamenti anticorpali che prendono di mira la spike potrebbero aver bisogno di aggiornamenti quando si verificano mutazioni su questa proteina.

Tuttavia, secondo Bourla, è molto più difficile ( ma non impossibile ) per il virus mutare e vivere senza l’enzima proteasi che Paxlovid prende di mira.

Fonte: CNBC

LINK: https://www.cnbc.com/2021/12/07/pfizer-ceo-says-omicron-appears-milder-but-spreads-faster-and-could-lead-to-more-mutations.html

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La radiochirurgia Gamma knife è un metodo primario efficace per il trattamento dei melanomi uveali e delle metastasi intraoculari

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Radiochirurgia Gamma Knife per melanomi uveali e metastasi

La radiochirurgia Gamma Knife è considerata la modalità di radiochirurgia stereotassica standard per il trattamento dei tumori intracranici e il suo utilizzo è stato ampliato per il trattamento delle neoplasie intraoculari.
L’obiettivo di uno studio è stato quello di valutare l’efficacia, gli esiti e le complicanze della radiochirurgia Gamma Knife nei pazienti con melanoma uveale e metastasi.
È stata effettuata una revisione sistematica e una meta-analisi per aggregare i risultati clinici dei pazienti con melanomi uveali o metastasi intraoculari trattati principalmente con radiochirurgia Gamma Knife. ……..

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Rischio di fratture a seguito di intervento per la cataratta. La …

Istoplasmosi oculare

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Poco si sa circa l’associazione tra intervento per la cataratta e il …

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Integrazione di Acidi grassi n-3 per il trattamento della malattia dell …

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Pazienti con uveite associata ad artrite idiopatica giovanile …

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Congiungivite

Risultati ricerca per “Congiungivite”. Keywords. Cerca. Alleanza …

Fauci: la variante Omicron non appare essere più aggressiva della Delta – Dati preliminari

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FAUCI: “LA VARIANTE OMICRON NON È PIÙ GRAVE DELLA DELTA” – QUESTE LE PRIME INDICAZIONI

Secondo Anthony Fauci, quasi certamente la variante Omicron non è più grave della variante Delta, anzi potrebbe anche essere meno grave. In ogni caso ci vorranno almeno un altro paio di settimane in Sudafrica e poi, man mano che si avranno più infezioni nel Resto del Mondo, si potrà stabilire il livello di gravità.

Il Consigliere medico del presidente Usa Joe Biden ha suddiviso le conoscenze e le incognite sulla variante Omicron in tre aree principali: trasmissibilità, quanto riesce a sottrarsi all’immunità da infezioni e vaccini precedenti e gravità della malattia.

Per Fauci, la nuova variante Omicron è altamente trasmissibile, molto probabilmente più di Delta, l’attuale ceppo globale dominante.

I dati epidemiologici raccolti in tutto il mondo indicano che le reinfezioni sono più alte con Omicron.

I risultati degli esperimenti di laboratorio che hanno testato la potenza degli anticorpi e degli attuali vaccini contro Omicron dovrebbero arrivare nei prossimi giorni, massimo una settimana.

Quasi certamente Omicron non è più grave della Delta. C’è qualche indicazione che Omicron potrebbe anche essere meno grave, perché se si guarda alle statistiche del Sudafrica il rapporto tra il numero di infezioni e il numero di ricoveri sembra essere inferiore a quello riscontrato con Delta.

Tuttavia, Fauci ha sottolineato che è necessario in questa fase essere prudenti perché la popolazione presa in considerazione è composta da giovani e quindi con meno probabilità di essere ricoverati. ( Fonte: IlTempo )

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Aggiunta di Ramucirumab o Merestinib alla chemioterapia standard di prima linea per il tumore del tratto biliare localmente avanzato o metastatico

I tumori del tratto biliare sono tumori maligni aggressivi, rari e gastrointestinali con una prognosi infausta; circa la metà dei pazienti con questi tumori sopravvive per meno di 1 anno dopo la diagn …


 

Pertuzumab e Trastuzumab per tumore del tratto biliare metastatico HER2-positivo: studio MyPathway

Le terapie sistemiche per i tumori metastatici delle vie biliari sono poche e i pazienti hanno una sopravvivenza globale ( OS ) mediana inferiore a 1 anno. MyPathway ha valutato l’attività delle ter …


 

Donafenib versus Sorafenib nel trattamento di prima linea del carcinoma epatocellulare non-resecabile o metastatico

Donafenib, un nuovo inibitore multichinasico e un derivato deuterato del Sorafenib ( Nexavar ), ha mostrato efficacia negli studi di fase Ia e Ib sul carcinoma epatocellulare ( HCC ). Sono state con …


 

Sintilimab più un biosimilare di Bevacizumab rispetto a Sorafenib nel carcinoma epatocellulare non-resecabile: studio ORIENT-32

La Cina ha un alto carico di carcinoma epatocellulare e l’infezione da virus dell’epatite B ( HBV ) è il principale fattore causale. I pazienti con carcinoma epatocellulare hanno una prognosi sfavor …


 

Acido Ursodesossicolico nella colestasi intraepatica della gravidanza

L’Acido Ursodesossicolico ( Ursobil ) è comunemente usato per trattare la colestasi intraepatica della gravidanza, ma il suo studio più ampio ha rilevato un beneficio minimo per un esito composito ( n …


 

Efficacia di Capecitabina più Irinotecan rispetto alla monoterapia con Irinotecan come trattamento di seconda linea nei pazienti con tumore della colecisti avanzato: studio GB-SELECT

Vi è incertezza terapeutica sull’uso della chemioterapia di combinazione o con un singolo agente nel trattamento dei pazienti con tumore della colecisti che hanno progressione della malattia dopo la c …


 

Infusioni di Albumina nei pazienti ospedalizzati con cirrosi

L’infezione e l’aumento dell’infiammazione sistemica causano disfunzione d’organo e morte nei pazienti con cirrosi scompensata. Gli studi preclinici forniscono supporto per un ruolo antinfiammatorio …


 

Terlipressina più Albumina per il trattamento della sindrome epatorenale di tipo 1

La Terlipressina ( Glipressina ) come vasocostrittore è utilizzata per la sindrome epatorenale di tipo 1 ( HRS-1 ) in molte parti del mondo e rientra nelle linee guida di pratica clinica in Europa. …


 

La combinazione di Atezolizumab e di Bevacizumab ha allungato la sopravvivenza globale nel carcinoma epatocellulare avanzato

I dati aggiornati sulla sopravvivenza globale ( OS ) dello studio IMbrave150 hanno mostrato che la combinazione di Atezolizumab ( Tecentriq ) più Bevacizumab ( Avastin ) ha continuato a dimostrare un …


 

Immunoterapia combinata di Nivolumab e Ipilimumab nei pazienti con tumore del tratto biliare avanzato

I tumori delle vie biliari rappresentano un raro gruppo di condizioni maligne con opzioni di trattamento molto limitate. I pazienti con malattia avanzata hanno un esito sfavorevole con le attuali tera …


 

Nivolumab per i pazienti con tumore del tratto biliare refrattario avanzato

Attualmente, non esiste un trattamento sistemico di seconda linea stabilito per il tumore delle vie biliari ( BTC ). I dati preclinici hanno dimostrato che la presenza di cellule T CD8 infiltranti i …


 

Sicurezza di due diverse dosi di Simvastatina più Rifaximina nella cirrosi scompensata: studio LIVERHOPE-SAFETY

Le statine hanno effetti benefici sulla circolazione intraepatica e riducono l’ipertensione portale e la Rifaximina ( Normix ) modula il microbioma intestinale e potrebbe impedire la traslocazione bat …


 

Associazione di Aspirina con carcinoma epatocellulare e mortalità epato-correlata

Sono necessarie ulteriori informazioni sugli effetti a lungo termine dell’Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) a basso dosaggio ( 160 mg o meno ) su carcinoma epatocellulare incidente, mortalità epatic …


 

La Terlipressina migliora la funzione renale nella sindrome epatorenale

Uno studio ha dimostrato che la Terlipressina ( Glipressina ) è efficace per migliorare la funzionalità renale nei pazienti ospedalizzati con sindrome epatorenale di tipo 1. La lesione renale acuta …


 

Empagliflozin riduce efficacemente il contenuto di grasso epatico nel diabete di tipo 2 ben controllato

E’ stato valutato se Empagliflozin ( Jardiance ), inibitore del co-trasportatore di sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT-2 ), riduce il contenuto di grasso epatico nel diabete di tipo 2 a insorgenza recent …

Agomelatina – Xagena Search: Novità sui Farmaci by Xagena

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Agomelatina


Agomelatina: effetti indesiderati

Valdoxan, il cui principio attivo è Agomelatina, è un farmaco che è indicato nel trattamento degli episodi di depressione maggiore negli adulti. Negli studi clinici, oltre 3.900 pazienti depressi h … leggi



Depressione maggiore: Agomelatina

Valdoxan è un medicinale che contiene il principio attivo Agomelatina, che trova indicazione nel trattamento della depressione maggiore negli adulti. La depressione maggiore è una malattia che causa a … leggi



Antidepressivo melatoninergico: Agomelatina

Agomelatina ( Valdoxan ) è il primo antidepressivo melatoninergico. L’efficacia terapeutica del farmaco è stata dimostrata nel trattamento dei disturbi depressivi maggiori alla dose di 25mg/die. … leggi

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