06\03\2019

Ho conosciuto persone che furono molte cose in una,con ogni loro gesto,ogni pensiero che facevo le racchiudeva nel loro cielo,nella loro terra.Ricordi di giorni andati,giorni futuri che non saprò mai e certezze che non mi sarà dato di possedere.Questa persona è la belva,la cosa selvaggia,la natura che non mi è dato possedere e che non ha nome.Si direbbe che il suo sguardo è coperto di vapori,il suo occhio misterioso ora tenero,ora sognante o crudele riflette l’indolenza e il pallore del cielo.Ricordo i giorni bianchi,tiepidi,velati che scioglievano in lacrime i cuori stregati quando erano presi da un male sconosciuto che li torceva,i nervi troppo svegli si facevano gioco dello spirito assopito.Ognuno a turno porta il genetliaco il giorno dove muore la propria età.Porto la mia salma alla cruna dell’anno,cappio e strettoia,angina che mi allontana il sangue lasciandomi ghiacciato a tutela del gelo.Tu,mia salvezza,somigli agli splendidi orizzonti che accendono i soli delle stagioni brumose ,tu risplendi come un umido paesaggio infiammato da raggi cadenti da un cielo turbato.Adorerò anche la tua neve,le tue brine,saprò ricavare dall’implacabile tuo inverno piaceri più acuti del ghiaccio e del ferro.Mi fidavo di quel pericoloso amalgama di silenzio e di tumulto ma ero tanto indeciso da sembrare malsicuro.Le mie singolari discipline mentali mi autavano a captare un pensiero un pensiero sfuggente,imparavo a prevedere tutte le risposte.Detesto i vaniloqui nei quali ciascuno sa in anticipo che cederà o non cederà.La franchezza mi piace come mezzo per semplificare le cose e progredire così più in fretta:da una reciproca paura può nascere una guerra,nè ci si può irrigidire su un amor proprio idiota ,bisogna fare poche promesse per poterle mantenere.A volte è un bene non pensare a liberarmi così da questo dolore monotono,da questi borbottamenti.Annotta,compro delle castagne ,credo d’essere felice,quello che mi manca è la fermezza,la consistenza,tutto è leggero e trasparente nella mia vita,so che non combinerò nulla di buono:nulla è in armonia,niente si accorda,tutto sembra non riguardarmi;la questione posta in questo modo mi lascia del tutto freddo.In fondo che cos’è che cerco?Non lo so,so che comincio ad annoiarmi man mano che invecchio,sento che una lunga vita non è un valore.Io comincio a credere che non si possa provare niente,ci sono solo ipotesi oneste che però non spiegano i fatti e che hanno solo la funzione di integrare le mie cognizioni.I fatti si dispongono nell’ordine che io voglio dare loro,lenti,pigri,sgraziati e tutti mi fanno rimanere estraneo.Ho l’impressione di fare un lavoro di pura immaginazione senza contatti col mondo.

06\03\2019ultima modifica: 2019-03-06T17:56:29+01:00da domeniconipaolo