24 febbraio 2022

Il sole nasce e tramonta senza di me, la pioggia scende ed il vento ulula senza di me, sono solo padrone del mondo dentro di me. Sono più vecchio del Tempo perché ne sono cosciente. Le grandi preoccupazioni ma anche le piccole irritazioni mi distolgono da me stesso, sono costretto a vivere fuori di me , la vita è una continua dispersione: vivendo compio orbite assurde e distanti da me stesso. La vita tiene gelosamente nascosto tutto ciò che conta ,è come una tremula goccia che evaporando sparisce. Tutto quello che nella vita ho cercato ho dimenticato cosa fosse, ogni cosa trovata è diventata assente, tutto ciò che ho avuto sono brandelli di niente toccati da una luce distante, frammenti di falsa vita indorati dalla morte col suo triste sorriso di assoluta verità. Un tramonto si diffonde fra nuvole isolate ,tranquilli riflessi di ogni colore riempiono l’aria : il respiro del mondo è un sospiro profondo.Il mondo è spaventosamente presente, sento una immensa incompetenza di fronte a tutto ciò che è la vita, non ho mai imparato ad esistere, tutto ciò che ottengo è ciò che è dentro di me. Vivo in un intervallo compreso tra me e me , passo attraverso la mia vita interiore, approdo in diverse sponde destinato al fondo così progredisco verso ciò che sono, quello a cui assisto non è il mondo, sono io educato dagli anni e dalle cose.

20 febbraio 2022

Le porpore esauste di questo tramonto rendono fluida la fine del giorno.Sono un’ombra,come tutto,la mia vita è costellata da falsi imbarchi,la bruma nasconde ogni meta.Ogni mia azione è un’indecisione ,la vita svanisce come nebbia al sole del mattino; ogni cosa che ritengo sicura è solo la traccia di un sogno,ogni certezza svanisce come sabbia tra le dita.Quando trasformo la ragione in sentimento la mente mi si obnubila,il mondo si avvolge di una nebbia fatta di ombre, tutto si trasforma in Assoluto.Sto un passo indietro rispetto alla Realtà,non sono contemporaneo,prendo il mondo di striscio e lo filtro attraverso una tenera malinconia.La mia morale mi impone di non fare del male e del bene questo perché non so che cosa sia il Bene e il Male. Non ho fede in nulla,non spero in niente. Ciò che amo di più sono le mie sensazioni, sono il viandante della mia stessa anima,non appartengo a niente,non desidero niente,non sono niente. Non so se sono felice o infelice, so che non me ne importa niente. Non consegno il fatto divino di esistere al fatto demoniaco di coesistere. Solo l’autocoscienza è reale, gli altri sono fenomeni incerti: che cosa c’entrano gli altri con l’universo che c’è in me?! Ogni parola che dico mi tradisce ,essa è un raggio di luce che scompare fra astri incandescenti. Sollevo le spoglie dell’eternità e non trovo la mia anima.Il mio ideale supremo è l’inerzia,esisto quando non mi faccio nessuna opinione del mondo,non ho convinzioni ma solo impressioni.

17 febbraio 2022

Vivere è fare cose alle quali si aderisce senza crederci. Negli insuccessi si fa esperienza autentica della vita.Per rendere la vita tollerabile bisogna avere coscienza del Nulla.Esprimersi è un modo per uccidere se stessi.Il lato meschino è quanto di più profondo ci sia negli esseri umani.La lucidità totale equivale al Nulla.La vita è sopportabile solo se non si va fino in fondo.L’unico mondo vero è quello in cui tutto è possibile e niente si concretizza.Il Male è più vivo del Bene.L’uomo è marcio fin dalla nascita,è qualcosa di impuro e spregevole.Occorre una diffidenza continua per poter sopravvivere.La vita è malessere e inconvenienti.La sola risposta al Nulla sta nelle illusioni.

15 giugno 2022

Vivo in modo autentico quando vivo senza scopo. Ho il rifiuto istintivo per ogni certezza, niente è solido, tutto è infondato. Il dubbio illumina ogni cosa, la negatività mi affascina , il disinganno mi conduce nel profondo delle cose, in un universo di purezza vertiginosa che oltrepassa l’umano. La mia ragione d’esistere m’avvia verso l’inaccessibile supremo. Elimino il Tempo per cogliere l’Assoluto, lascio il Reale senza nessun lacerante rimpianto, senza nessuna sconfinata nostalgia . Uno strazio indefinibile impregna tutto l’esistente ,ogni attualità si rende impossibile. Mi proietto fuori dal divenire ed entro in complicità con l’indefinito. La dolcezza della capitolazione impregna il mio essere: solo gli esseri incompiuti sono degni di rispetto. Devo avere il coraggio di scomparire senza lasciare traccia ,calunnio l’universo semplicemente perché esiste. Ogni rifiuto è un piacere, la Verità non ha alcun senso,l’unico modo per non ingannarmi è dubitare. La decomposizione è il mio destino, tutto va verso la fine , niente ha un significato, la vita è un assurdo calvario. Non posso diventare ciò che voglio, mi rifiuto di diventare ciò che posso. L’Uomo è l’essere di cui posso fare a meno, esso non può essere superato ma solo rinnegato come eresia della Natura. Esisto davvero quando non faccio niente, se mi appresto a fare qualcosa divento una creatura pietosa. Non esiste al mondo una sofferenza più grande di quella di dover sopportare la vita . Sono il risultato delle mie ore perse ,standomene in disparte riesco a capire veramente qualcosa del mondo. Dio è il limite al quale il mio pensiero può spingersi, non saprò mai la Verità perché essa è oltre Dio. Oltre Dio c’è il contenuto della Verità, il vero senso della vita: oltre Dio c’è il Nulla ,il Nulla è il contenitore che tutto contiene Dio compreso: Dio è un elemento del Nulla.

12 febbraio 2022

Finisce un altro inutile giorno, rimane la speranza di una carezza da parte di cieli futuri che si riempiono lentamente di stelle. Inzuppato di questo tardo inverno penso ai confini della mia anima che con un sibilo d’angoscia attraversa ogni cosa , essa diventa un ululato profondo e inutile nell’oscurità del mondo. Ho preso coscienza del cielo con le sue nuvole e il suo vento, nuvole e vento sono la principale realtà di cui mi preoccupo. Le nuvole passano in un tumulto disperso e si sfilacciano. Esisto senza volerlo, sono l’intervallo tra ciò che sono e ciò che non sono, sono ciò che la vita ha fatto di me, sono cosa tra cose che non sono niente, ogni desiderio è inutile. Spreco la parte di vita che non ho perduto, il Tutto mi stanca e riempie lo spazio tra la terra e il Nulla. Il tedio di ogni giorno si sfrangia a brandelli ed assume un colore assente. Sono un passaggio cancellato tra la terra e il cielo, sono una finzione nell’intervallo tra la vita e la morte: ciò che mi manca veramente è il silenzio del cielo.

10 febbraio 2022

Scontento dell’universo scalo le rocce del trascendente, preferisco la Verità alla Realtà : nulla è necessario nella vita. Lo spazio si annulla, il tempo si dilata fino a fermarsi, un’ombra mi accoglie col suo gelido alito, un tono d’azzurro m’attraversa l’anima. Sorge una luce scura in questa tetra aurora dall’aspro sapore nostalgico di non-realtà che m’invade il cuore: è meglio pensare che vivere. Nella casualità di ogni giorno si intensifica una sensazione di morte, mi sveglio da un sonno cosmico e impreciso ed entro nello sforzo di esistere. La tristezza umida del tempo mi ricorda che tutto finisce , indosso ogni giorno lo stesso dolore di vivere, sono attento ai diffusi colori delle cose , al tono diverso del vento, alla presenza inevitabile dell’universo. Passerò, non resterà di me nulla dopo aver usato i sentimenti, inghiottito dalla morte lascerò un’indolente mondo alle mie spalle che farà la mia stessa fine: tutto è destinato al buio e al Nulla. Tutte le cose che costituiscono il sistema dell’universo  danzano per precipitare nel vuoto Nulla , tutto è ombra e polvere agitata che lascia dietro di sé il silenzio delle cose che si fermano e spariscono. Un’immondizia residuale di stelle e anime verrà spazzata via , non resterà niente di quello che è stato , una luce senza sorriso illuminerà il Nulla , in attesa di tutto ciò vago nel vuoto percorrendo l’insensata orbita dell’esistenza che produce un rumore di vita che un sole obliquo indora di fine: tutto quello che è stata la mia anima se ne va con una tenerezza indifferente.

07 febbraio 2022

Raggiunto il punto estremo della solitudine mi trattengo con il Nulla, il punto insostanziale a cui non so dare un nome. Rinuncio a tutte le illusioni e non mi faccio abbagliare dalla più colossale: l’Assoluto. Faccio in me un vuoto interiore pervengo ,così, ad una lucidità assoluta e capisco che tutto sarà risolto quando il divenire non avrà più senso. Felicità è vivere nel regno delle ombre trasportato fuori dalle apparenze in un vuoto trionfale. La vita è un plagio per cui posso definirmi unicamente con un “no”. Tutto ciò che è profondo appartiene alla negazione, la negazione è ciò che è oltre Dio. La vita è il cattivo gusto della materia, avvicinandomi alla morte mi avvicino alla Verità.La vita si fa interessante quando non trovo risposta a qualsiasi domanda. Sono attratto da ciò che mi nega, se riesco in qualcosa mi sento un fallito. Sono felice quando sono risparmiato dalla vita, non ormeggio la mia esistenza in nessuna certezza. Vivendo assisto alla carriera trionfale del Male quindi la vita mi offre uno spettacolo ripugnante fatto di esasperazioni e stupori.

04 febbraio 2022

Sento il tempo come un dolore enorme, metafisico, è come un soffio freddo in pieno viso, il tempo è sempre quello dell’abbandono di qualche cosa. Il tempo è il passato, è quello che sono stato non quello che sarò,il tempo è ciò che ho avuto, sono i morti, il silenzio in cui mi chiudo tutti i giorni. Il tempo mi ha esiliato da tutti i cuori che mi hanno amato,per ritrovarmi esco dalla mia esistenza e approdo in un tempo più vicino del presente, sono nell’ombra di me stesso, sono le cose dell’inizio, vivo una liberazione dal mondo, la possibile monade che sono diventa ,così, tale; desideri, ripugnanze e preoccupazioni scompaiono, non riconosco più l’essere che ogni giorno è vivo dentro di me, il filo della mia esistenza si allunga fino ad ondeggiare libero nello spazio. Emozioni vagano limpide come il cielo, abitano nel profondo della grande Verità, sono cose tremule di un azzurro obliquo e trasparente. Ritorno ad una libertà originaria , la divina nostalgia si attenua e scompare, i ricordi perdono la loro forma e non generano più dolore, la Morte mi circonda come un Tutto o come un Nulla: mi spengo nel crepuscolo di me stesso.

02 febbraio 2022

Espulso dal tempo faccio scoperte abissali e vertiginose. La mia sincerità infernale mi fa gridare di smarrimento, scenderò nella fossa dopo aver fatto progetti per il futuro il giorno prima, questo mi fa dire che la vita non è niente, tutto ciò che faccio è irreale. La gioia e la felicità sono stati funerei, la smania forsennata di esistere è la tara per eccellenza. Vivo un’esistenza stazionaria senza orgoglio né ambizione , considero il desiderio quell’assoluto momentaneo difficile da sradicare, amare è investire tutto in qualcosa che non ne vale la pena. Il Vuoto contiene la spiegazione del mondo ,sono un mistero che degrada, solo il declino mi affascina. Ho un unico obiettivo: disertare la vita e distruggere illusioni e certezze fattori di falso equilibrio.Sono la quintessenza della polvere, con la mia disperata lucidità riconosco che la morte mi purifica. E’ catastrofico non rimanere solo, la precipitazione incalza la mia esistenza , ho imparato a convivere con le mie contraddizioni,non inseguo nessuno scopo nella vita. Ogni mio fallimento mi ha fatto capire la vita, esisto autenticamente quando mi riduco ad essere la mia ombra, la parola che designa il mio futuro è: affondamento, il tragico in sé sta proprio nel fatto d’essere uomini.