31 luglio 2022

Cerco di non sostare nella spregevole periferia della vita. Tutto ciò che mi circonda non è per me che paesaggio: monti, nuvole, persone fatte di quella inutile metafisica chiamata carne e ossa. Questa brezza mi porta giorni su giorni fatti di tramonti in cui ristagnano colori opachi e duri. Sono lucido e triste come una giornata fredda ,vedo scorrere la vita su un mondo opaco. Il mio cuore traslucido e aereo è attraversato da questo crepuscolo, osservarlo con tenerezza mi basta per essere felice.La vita scivola via come una cosa che sfugge dalle mani, la morte mi spoglia dell’anima. Le emozioni immediate lasciano il posto al mistico e al contemplativo. Scolpisco le ore di questo giorno nella tenerezza dell’isolamento, dimentico tutti i miei propositi di vita, tutti i miei obiettivi desiderati, assaporo il non essere niente con una pienezza assoluta fino a cadere nel grembo azzurro della mia anima. In tutte le ore della mia giornata dorme un dolore che fiorisce vagamente dietro ai muri della mia esistenza . Il mio Essere è un mistero confuso sfumato nella mia sonnolenza di vivere.La vita si fa traslucida di silenzi, vivo isolato e tanto più isolato quanto più mi accorgo di me.

28 luglio 2022

Nei miei momenti migliori sfuggo al concetto dell’umano: l’anima che cerco non è che aria, vento. Ho una incantevole indifferenza per il mondo, scopro d’essere spietato con me stesso. Giunto ad una certa fase della mia esistenza non posso desiderare che distruggermi e così superare me stesso. Donandomi al mondo sperpero la mia esistenza ,al contrario, devo perdere ogni interesse per ogni briciola di vita. Ogni mia azione è rivolta ad affrancarmi dal mostruoso mondo: ogni teoria del Bello è,appunto, una teoria. L’ozio indisturbato è la mia unica meta ,giustifico l’assurdo, induco l’impossibile. Ogni avvenire è spoglio di tutto, distendo il mio pensiero sul giaciglio del Nulla. Non posso realizzare me stesso prima di morire ,lascio dietro di me solo opere interrotte, mancare la vita non è un’ossessione ma un privilegio.

25 luglio 2022

La vita odora di freddo, è un odore effimero e insostituibile. Ogni giorno è un crimine perché ogni gesto è un sogno morto. Orgoglioso della mia indifferenza evito di fare ciò che fanno tutti. Ho nausea fisica della voce e dei gesti dei cosiddetti miei simili: ogni individuo che mi parla è un’oscenità. Trabocco d’orrore per ogni cosa , ogni individuo è un rappresentante della banalità che mi affligge. La mia vita è descritta da ombre, per una sensibilità vera la vita è piena solo di angosce così, vivere senza accorgermene è il dono più grande che un Dio mi può offrire ,divento allora , superiore all’allegria e al dolore. Riduco al minimo la mia partecipazione alla vita, apro le porte della conoscenza solo al vago e all’indistinto, devo conservare agilità contro le intrusioni della vita ,una densa indifferenza si deve stratificare sulla mia anima contro i colpi sordi della coesistenza con gli altri.

24 luglio 2022

Cerco la coscienza del vero esistere, orfano di tutte le consolazioni sono abbandonato alla desolazione del sentirmi vivere. Privato di ogni illusione posso vivere solo nel sogno. Non mi sento sminuito vivendo solo di me stesso, divento un uomo completo quando mi ignoro. Non mi perdo nella insulsa conquista del quotidiano, non cerco che l’oblio della croce del mero esistere. Ho il culto dell’anima , esisto solo quando ascolto me stesso: esistere mi fa male perché so di essere vivo. Ho il coraggio della negazione e del rifugio in me stesso: ho la forza di non agire. Faccio di ogni mio fallimento una vittoria , una cosa positiva ed elevata. Mi nascondo all’ombra dei miei sogni, non mi sono mai illuso neppure di fronte alla consapevolezza del mio illudermi.

22 luglio 2022

Inciampo nei sentimenti, mi sento frastornato in mezzo al suono di mille parole, precipito in un’anima indifesa e vuota pallida ombra addolorata che al primo contatto si ridurrà in polvere. Mi chiedo se è valsa la pena tutta la fatica che ho fatto di trasformare la mia vita in un calvario. Non piango mai come un Dio a cui avessero rubato un universo appena creato. Si spegne ogni entusiasmo quando compio i gesti della vita , godo inutilmente per vivere , ogni giorno è come se avessi vissuto la vita intera.Questo chiaro di luna non mi culla più ma mi fa sussultare , un lampo volteggia inutilmente in lontananza. Il destino è una gelida cosa sconosciuta, il più inutile degli sforzi è costruirsi una nuova anima, l’unico modo per avere nuovi sentimenti è avere un nuovo modo di sentirli. Il mondo è di chi non ha nessuna sensibilità, di chi considera il mondo fatto di materia inerte ,ogni essere umano è considerato indifferentemente come un sasso da calpestare: che ne sarebbe del mondo se fossimo umani? E’ un’abitudine vitale quella di non credere a nulla, nel mio ininterrotto vaneggiamento vivo l’essenza della esistenza.

20 luglio 2022

Mi obbligo a cercare silenzio e solitudine : l’impossibilità di vivere soli mi rende schiavo, mi allontana dalla libertà.La morte è una liberazione perché morire vuol dire non avere bisogno degli altri, per questo la morte nobilita. Non tocco la vita neanche con un dito, non amo neanche con il pensiero, mi perfeziono attraverso le disillusioni. Stanco della vita, spiandola, so che non vedrò niente di nuovo o di bello, so che ogni sensazione è inutile : vivo la vita solo per avere qualcosa da disprezzare, il disprezzo più grande sarà per coloro che sperano e sono fiduciosi. Quando penso tutto mi sembra assurdo , nel tedio del crepuscolo mi coglie un turbamento: aver dovuto vivere… Ogni parola è parte del chiarore lunare, ognuna di esse dice l’impossibile. Amo solo ciò che non posso avere, provo estasi per l’astratto, mi meraviglio dell’assoluto, il cielo mi deve garantire che il Nulla sia tutto. Non posso fare nulla di buono e di utile perché non sono Dio. Il tempo attraversa la mia anima ,qualsiasi sogno vale più della vita. L’astensione è alta e nobile perché la realizzazione è l’ombra grottesca dell’opera sognata, la giusta intuizione è non volere nessuna realizzazione . Tutto ciò che voglio fare lo detto alla mia inerzia , solamente da lontano appartengo alla vita , rimango sulla soglia astratta del pensarmi: il mio sdegno verso tutto è così grande che disdegno per primo me stesso.

 

18 luglio 2022

Tutto è anonimo,il fondo del mondo è ricoperto da povere anime tristi.Tutto non dura che il suono di una parola ,tutto si avvicina al pietoso. Tutto vive l’intossicazione dell’esistenza per morire mollemente nello sputo di parole sgualcite. I più fortunati riescono a non esistere ,a non figurare in nulla nella vita,a rendere polvere di cenere la loro stupida vita,altri ristagnano poco tempo nell’esilio del mondo stagliando il loro profilo nel Nulla. Solo l’inesistente non ripugna ,gli esseri umani non sono che un tumultuoso torrente di ombre che vive una vita fittizia ed estranea. Tutti sprecano la vita alla ricerca di qualcosa che non vogliono,altri ricercano ciò che desiderano cioè ciò che non serve ,altri si perdono e ciò per cui si dolgono è solo letteratura. L’universo è il Male: povere stelle! E’ bene,quindi, piangere solo il necessario cioè il minor tempo possibile. Ogni giorno siamo diminuiti di vita ,secondo dopo secondo non siamo più gli stessi: non facciamo altro che fingere d’essere noi stessi. Le stelle con la loro luce mentono: la Verità è una notte senza stelle ,tutto ciò che è vero è pura tenebra ,è un sole spento che non illumina il futuro. La notturna cavità delle cose rimbomba nell’universo,la voce ruggente dello spazio fa tremare la mia anima: penso l’universo come qualcosa di inutile e profondo.