31 agosto 2022

La speranza non va a segno, vivere è non esistere: io quando sono? La bocca mi trema di parole , il mio Essere si eleva dalla terra e tocca gli astri. Vivo di un altro respiro, del soffio del Nulla , del caldo alito del Vuoto, Nulla e Vuoto si mescolano ad ogni cosa veduta così celebro l’incanto del mondo. L’urna è l’agognato giaciglio, sgorga da quel muto sasso tutto il senso della vita. La polvere spegne la mia voce , non c’è l’eco di un dio da ascoltare. Sciami di pensieri mi sottraggono al dubbio, conosco il senso d’essere muto, il valore del silenzio. Tracce di tempo solcano confuse il mio volto, esse parlano la timida lingua degli anni. La zolla si nutre dei morti e sopporta la loro impronta sottile , essi mandano in silenzio il loro superfluo vigore di baci. Sono avvolto dal puro respiro del Vero, i volti che vedo sono solo un riflesso , da essi emergono sguardi di vita che si spengono fuliginosi, perduti per sempre. L’alba dischiude un chiarore dissolto che sgorga puro sul mondo. Sull’orlo corroso dell’esistenza spargono il loro profumo i fiori delle tombe , il marmo ascolta i suoni delle stelle. Sono fatto per abbandonare la terra , un grido pensato mi trapassa l’anima : è il grido del caso. Il Tempo mi strema e m’inganna : credo di durare ma per finire, la vita si fa sempre più lontana.

29 agosto 2022

Il Tempo depone la sua ombra sulla meridiana , libera il vento sopra la pianura e mi concede ancora un altro giorno.  Nell’aria fluttuano le foglie di questo autunno , il mattino sorge in mezzo ai rami. Tace la mia anima ed accenna ad un sorriso, la vita mi pesa addosso come un mantello umido. Non comprendo l’implacabile , torbido rumore della terra , in questo avanzo di vita si rompe la scorza del dolore. Ciò che non dico è impresso sul mio cuore. Niente compensa l’angoscia di vivere: cosa resta oltre il morire? Tutto svanisce e si dissolve ,l’oltretomba è un comodo giaciglio. Spalanco il mio chiaro sorriso alla cupa morte, per tutta l’esistenza sono quel sorriso. Barcollo su un ponte sopra il vuoto immerso in un immenso grigio come un cielo colmo di pioggia. Il mio passo divora la strada a grandi morsi , il mondo è un lamento, il cielo è un pianto di stelle deformi: il dono di morire dà pienezza alla vita.

27 agosto 2022

Mi indoro di supposti tramonti, mi rallegro di brezze immaginarie. Abito un assopimento obliquo, non so se essere, poi torno in me con la nozione confusa d’aver vissuto un intervallo sconosciuto ; uno sforzo inutile della memoria non mi conduce da nessuna parte, non riesco a riannodarmi, se ho vissuto mi sono dimenticato di saperlo. L’autunno mi fa morire di meno luce che dona una trasparenza alienata. Sto in questo interludio di cose perdute  che lasciano la traccia incerta di una memoria inutile. Amo questo doloroso tedio di ricordare. Il sole mi indora di umidi riflessi , assaporo il sorso freddo di quest’aria mattutina. Il fato apre interstizi nell’esistenza , ho un disgusto interiore e spirituale per il mondo, ho il sentimento profondo della vacuità delle cose. Il disagio di continuare  a vivere si mescola al tedio di avere vissuto. L’eternità,se c’è, è il niente, al contrario il caos è tutto.L’universo è una cella infinita, quando mi disgusto della piccolezza del mondo posso fuggire da questa cella. Guardo la bellezza placida di questa sera che sta morendo, le stelle in cielo sono cose vaghe e impalpabili. L’aria invisibile del cielo si sfrangia senza strapparsi, ogni stella che lo abita prova desolazione e sconforto per il fatto di esserci. Nel cielo brandelli di nuvole velano il visibile rendendo tutto indefinito, i contorni delle cose si sfumano, tutto ciò che è, da adesso, esita ad apparire. Ogni rivelazione definitiva è inutile , perfino smettere di vedere fa dolore agli occhi, ciò che ancora esiste è un mondo impossibile in cui tutto sfuma in un comune abbandono lasciando un indefinito Tutto/Nulla.

25 agosto 2022

Pensare assurda la vita è una dolce furia. La vita è un viaggio fatto involontariamente , è un viaggio dello spirito attraverso la materia per questo un’anima contemplativa vive più intensamente. Ho vissuto molto se ho molto pensato. Muto e nullo sotto l’azzurro distante di questa morta e imperfetta estate guardo il cielo come non ci fosse: la mia più grande nostalgia è per il niente. Sulla limpida perfezione di questo giorno ristagna un’aria piena di sole, il cielo è di una opaca incertezza preludio al suo azzurro. Oggi vivo un’umile allegria d’esistere, la vita scorre tra un’esclamazione e un interrogarsi, arrivato al dubbio metto il punto finale. Svolto agli angoli delle idee , mi disoriento in un alternarsi di sentimenti, pensare, sentire e volere sono solo una cosa confusa. I miei pensieri sanno d’autunno , mi sento a margine della vita ,questa è una sana emozione , lascio a riposo la volontà perché di essa non c’è alcun bisogno. Il Tutto nel suo insieme confuso mi pesa assurdamente sul cuore, c’è qualcosa di distante in me , sto al di sopra della vita, se chiudo gli occhi continuo a vedere , se li aprissi non vedrei più: tutto me stesso non è altro che una vaga nostalgia prolissa e incompresa.

23 agosto 2022

Non possiedo nessuna verità, vivo all’ombra delle mie disillusioni. Non conosco le frontiere della mia anima , l’infamia chiamata essere felice odora di mondo, da di quella cosa triste che è la terra. Amo il tramonto e l’aurora perché non c’è tornaconto nell’amarli, tutto il resto è la vita che mi lascia , una fiamma che muore nel mio sguardo. La luna veglia sul mio abbandono al mondo, le stelle stendono il loro silenzio nell’ora suprema del mio disinganno. La mia meta è la decadenza , anche le chiome degli alberi dimenticano la vita : vivo tra questa brezza e il tempo. L’amore, quello vero e immortale, è inutile , ogni istante è un istante di pena ,nulla lenisce la fragilità delle mie esauste ore. Il Reale non mi appartiene, ogni gesto, fatto, parola diventa cenere; a volte sento quello che dico ma nessuna conversazione ha sembianza di realtà, non attraversa l’essenza intima delle cose . Ho l’anima ridotta a brandelli, ciò che sono di più doloroso è ciò che non sono realmente, tutto è una costante irrealtà. In ogni significazione alligna un microbo allora apro un intervallo nel sentimento che ho di esistere e da quella fessura mi dileguo.

20 agosto 2022

Questa brezza mi porta una nuova pace, nell’aria si insedia una dolce tranquillità. Abito un intervallo d’indolenza , il limpido chiarore del giorno si viene velando: tutto è simbolo di niente , una allegria fastidiosa risuona nelle strade. Sono talmente incosciente da sentire la Realtà ma un’emergenza dell’anima me ne fa disconnettere. Sono scelto dal caso per entrare a far parte della processione del destino. Le mie lacrime sfiorano il mondo , sono un’isola nel mare della vita, sono un’ombra informe. L’intelligibile non esiste: un albero o un sorriso sono inspiegabili. Ogni giorno giro le pagine della vita, non so se sento, se penso, se esisto. Di fronte a me ho uno schema di colori, forme ed espressioni che mi lasciano una sensazione di nausea e disgusto. Faccio rotta nella notte delle cose senza sapere che mare sto solcando. La ricerca della Verità porta alla conoscenza ultima della sua inesistenza. E’ vertiginoso l’abisso di essere un’anima. Non esisto mi basta sognare il sogno d’esistere. Il mio sguardo taglia la vaga lontananza di questo crepuscolo dove le ore del giorno ormai passato galleggiano senza più un significato.

18 agosto 2022

Ogni giorno che passa gronda una inutile nostalgia. Sono allegro per una dolce tristezza , ogni cosa vissuta è un tumulto lontano, tutto ciò che ho vissuto è scivolato via distrattamente. Ogni mio risveglio si sfalda senza contorni, sento freddo perché anche oggi la vita deve ricominciare. Il fresco lento di questo mattino avvolge la realtà umana che anche oggi comincia a spuntare, le ombre della notte sono ormai scomparse , un calmo chiaro di luna si spegne lentamente. La vita ha il sapore che gli è più proprio: la vita sa di morte. Non vorrei giungere alla realtà umana alla quale, invece, è destinata ogni vita. Vorrei rimanere sospeso tra la nebbia e questo mattino alla ricerca di un solitario rifugio. Sentire tutto mi rende indifferente, ogni momento lo porto via con me , il silenzio cessa di respirare, ogni giorno, anche quello che sembra infinito va in frantumi, una luce spenta penetra ogni recesso della mia anima che sospira (grida) d’avere sete (fame) d’abisso.

16 agosto 2022

Sono un ininterrotto sgretolarmi nel tempo collocato in uno spazio delimitato da esseri umani e luce. Sospeso nel vuoto, tremulo d’abisso scorro inutile nel tempo che si colma di abbondanti minuzie . La mia voce è un suono dolente, il futuro mi tedia . Chiedo alla irrealtà di venire a sostituire il mondo, il sublime e l’assurdo sono gli unici valori della vita. Non esiste nulla di più ignobile e basso che conservare ciò che mi piace . Sono un’ombra i cui passi risuonano freddi, i secoli non toccano il mio vitreo silenzio. Ogni giorno compio gli stessi gesti inutili, ogni giorno vivo la stessa falsa esistenza. Si gela l’idea della morte, amo i tramonti e i chiari di luna , disprezzo le mie emozioni, la mia vita è un viaggio in compagnia dell’universo. Quello che sogno è ciò che veramente sono, tutto il resto appartiene al mondo quindi non mi appartiene. Ogni sogno che si realizza è un tradimento, sono lanciato in aria dalla vita come un sasso. Tutte le cose importanti sono futili come il sole e la luna, l’amore e la morte. Pensare oscuramente è tutto ciò che devo fare, il tempo mi misura e mi uccide senza essere, vivo poco di mondo e molto di me stesso.

13 agosto 2022

Ho impazienza di tutto nessuna stella esclusa. Dietro il mio sguardo penso a cieli che non esistono. E’ reale solo la mia ombra sulla parete, io che la guardo, non appartengo a nessuna realtà. Ogni attimo è monotono e assurdo, mi sforzo di vedere ciò che è fuori di me come mondo. L’universo non sa che esisto; non esistere è vivere senza pensare, pensare è percepire l’inutilità della vita. Il mio sguardo è di una stanchezza colma di mondi morti. Vago nell’ombra della Verità, ogni cosa è una breve notizia della fine, ogni cosa viva mi è estranea, io stesso partecipo alla vita come un estraneo, sono orfano delle ragioni del destino. Tutto si riduce a qualcosa di indifferente e distante, tutto è triste come un lago in cui indugia l’ultimo sole. Ogni giorno comincia a diventare notte, mi spengo come un sole che tramonta in un paesaggio : non resta che una notte chiusa. Sono sommerso da parole errabonde , niente serve a niente, deborda l’apatia di sentirmi, così abbandono la mia anima come un gomitolo.

09 agosto 2022

Mi crogiolo in una spossatezza universale, sapere di non avere illusioni è assolutamente necessario. Tutto si fonde e confonde in una intima incredulità. Io non vivo sogno la vita reale: non sognare quando si vive è morire, se uccido un sogno uccido me stesso, mutilo la mia anima .L’acquietarsi dei suoni del mondo trasforma la vita in oro. E’ soave tutto ciò che non accade. Sono fiero del mio inciampare. L’ansia di riuscire a vivere mi fa rimanere al di qua dell’esistenza così la litania della mia disperazione si attenua. Invecchio soddisfatto perché sono stato un giovane senza giovinezza , sono persuaso che la rinuncia sia la cosa più bella così sarò dolorosamente felice in eterno. Le parole che ascolto sono errori del mio udire, naufragi del mio comprendere. Ogni giorno sempre di più la vita sa di morte allora interpreto la voce dei ruscelli e degli alberi nel cui mormorio risiede il senso di tutto l’universo. Fantasie di cenere gocciolano lungo le grate della mia anima. Conosco il sapore di cammini dimenticati, smentisco ogni mia intenzione: è sublime disperdere una vita che potrebbe essere utile. Perché è bella l’arte? Perché è inutile. Perché è brutta la vita? Perché è tutta fini,propositi e intenzioni. La perfezione abita il taciuto, il silenzio, difendo l’inutilità e l’assurdo: la suprema gloria è pensare che la verità non sia vera.