29 luglio 2021

Provo una tiepida felicità da sognatore debole,mi intenerisco di fronte a questa vastità infinita,galleggio su questa assurda e fredda tenerezza.Ogni intenzione di vita si verifica involontariamente nell’intervallo tra il relativo e l’assoluto;il destino mi priva d’ogni volontà,sono vivo ma fatto di materia morta.Ogni mattino la mia esistenza sfuma e si ritrae,attende la sera per il grande scenario delle stelle.Ogni giorno che finisce mi sento un risparmiato per quel fine ancora una volta rinviato.Osservo la bellezza metafisica dei luoghi senza vita,in essi mi allineo col vuoto e sento il tempo senza vederlo.Sono avvolto da una luce avvilita e incerta mentre esisto con chiarezza: so cosa non sono. Mi applico ogni giorno alla mia disattenzione per il mondo e costruisco una realtà mediante speranze e malintesi,poi sogno sulla realtà che ho costruito.

23 luglio 2021

L’involucro di me stesso mi soffoca,un sotterfugio trascendente mi fa scoprire che non-sono.Tutto mi opprime come una lettera d’addio,muoio ciò che sono cioè qualcosa di indistinto e confuso.Sono qualcosa che accade nell’attimo del decadimento di un atomo.La vita della mia anima è un movimento nella penombra,le croste umide dei miei desideri e i resti masticati delle mie sensazioni mi assediano.Sono un pozzo di gesti non del tutto abbozzati,sono parole che non riescono a muovere le mie labbra,sono un sogno che ho dimenticato di sognare fino alla fine.Il fuoco fatuo della mia putrefazione illuminerà le tenebre della notte,nel frattempo posso dorare la vita con qualcosa che assomiglia alla contentezza.Divento immenso quando dimostro scarsa attitudine alla vita ,mentre ogni esame che mi abilita ad essa mi asfissia. Sono ricco perché non ho che me stesso.Dissemino la vita di briciole d’esistenza che riempiono gli interstizi del mio fare quotidiano.Porgo tutte le mie attenzioni all’inesistente per innalzarmi al di sopra dell’esistenza.

21 luglio 2021

Affiorano vaghi pensieri che mi fanno scendere nell’abisso della mia anima dal cui fondo vedo il sole che bagna di un rosso commiato il conglomerato delle mie cellule. Vivo dentro una orologeria di movimenti subatomici sotto un cielo di un azzurro che non gli appartiene.Galleggio in una marea di volti morti,sopporto l’estrema desolazione del pensarmi vivo.Contemplo il mondo senza motivo ,senza nessun proposito ,mi sento sacramente transeunte. I miei giorni sono un trionfo di disillusioni,l’unica nobiltà che mi attribuisco sta nel disprezzare il mondo.La luna martella d’ombre la mia esistenza ,dissipandomi divento me stesso:con la morte acquisisco oggettività.Non so da cosa devo essere confortato,riposare nel mistero dell’esistenza mi procura quiete: contemplo una vita fatta di vuoti spazi che gioiosamente non percorro.

20 luglio 2021

Trasferisco nell’abisso del Tutto ogni mia disillusione. Lo stridere degli atomi del mondo evoca la falsa tenerezza dell’esistere. Questa notte cade lenta ,una voce è un soffio che emerge dal vuoto; in queste ore vuote e imponderabili il cielo s’increspa di nuvole, trovo il definitivo tra cristalli e polvere. Contemplo il Nulla della vita universale in questa notte vagamente stellata, intervalli di luce illuminano una silenziosa pace che duole e pesa.

15 luglio 2021

L’anima si snoda in un paesaggio di abdicazioni e aiuole alte di sogni. Il chiarore lunare illumina il cadavere della notte. Immerso nel vasto spazio della vuota materia guardo l’immensa metafisica del cielo che mi suscita il desiderio di morire cantando.Aggiungo alla mia vita una vibrazione di stelle alle quali sono grato per la loro lontananza.Sono nel volteggiare dell’universo come un pulviscolo di atomi che un vento sconosciuto lascia posare a caso in un luogo indistinto.Mantengo quella nobile fierezza che consiste nel non insistere per nulla con la vita.Vivo ai margini della esistenza imbattendomi a caso in me stesso.In un giorno senza tempo e senza sostanza  smetterò di fare parte dell’Essere. Mi avvolge il desiderio di non essere niente e respirare la solitudine implacabile di un cielo stellato.Tutti i giorni in cui ho sentito la vita si squarciano e si trasformano in ceneri di nebbia: il mio ultimo desiderio è poter respirare con l’anima.

09 luglio 2021

Vivo da orfano del Caos che mi ha generato, esisto viaggiando verso l’impossibile e l’ignoto. Vivendo non muoio: finisco, marcisco, cesso di vegetare, questo è tutto ma dovrei chiamarlo Nulla.Qualsiasi direzione prendo sono preceduto dal mio destino. Esisto conformandomi al non voluto,assecondando l’usuale. Permango inerte nella mia vita come polvere su una superficie che non muta mai. Il mio cuore è un vecchio pozzo in fondo al quale ristagna la melma della memoria della mia infanzia.Mi scuoto di dosso le briciole della vita , vago senza anima costituito di lontananze ,vivo di indeterminatezza e di tracce di pioggia che filigranano di movimento un’aria uggiosa. Non mi faccio tentare dal demone della Realtà: non sapere di me è vivere, sapere di me è esistere.Aspetto che passi la Verità, mi basta coglierla per un momento.Nella luce di un duro e trasparente crepuscolo intravedo puri atomi che riempiono le mie giornate nelle quali mi sforzo d’accettare d’esistere.

4 luglio 2021

Permango in me stesso,risiedo nel mio silenzio.Per pensare il Tutto penso il Vuoto, ogni pensiero vero è quello che pensa il Nulla: pensare è non-essere.In me non c’è l’ente perchè la causa è puro Nulla.L’Essere privo di ogni determinazione coincide con il Nulla assoluto.L’anima che ha la nozione di se non coincide con l’anima stessa: solo l’anima cieca può vedere l’Essere.Nasco dal Nulla che mi precede sono destinato al Nulla che mi segue. Dico l’Essere per mezzo del niente che lo afferma come Nulla.Se l’essere è Tutto allora è anche Nulla.

01 luglio 2021

Sono autenticamente me stesso solo nel più profondo di ciò che penso.Tutto ciò che faccio sono subordinate ubriacature,scambio l’aria che respiro come qualcosa di necessario per vivere.Ciò che non è stato è la sola cosa che conta,tutto ciò che è diventa immondizia.Vivo un’esistenza senza balcone ,essa è usurpata dalla volgare quotidianità della vita.L’unica realtà è la mia anima ,il mondo è un incubo antiestetico,tutto ciò che è utile è frivolo e triviale.Sono avvolto da un profondo senso di destino,nascendo sono stato condannato alla materia.La notte si chiude su di me come una botola,l’universo è un errore e la mia tomba.Ristagno in un mondo senza forma,essere tutto fuorché la vita in questo nudo,astratto universo.