26 aprile 2022

Una debole vita quotidiana si è impadronita di me come il vento leggero ma tenace che cancella le impronte sulla sabbia. La vita diventa sempre più sfumata : nè grandi gioie ,nè grandi dolori; uno dietro l’altro trascorrono i giorni, uno dietro l’altro passano gli anni , ognuno di essi mi porta via qualcosa e questo mutamento è una sensazione indefinita e fluida. Il mio modo di stare al mondo è attraversato,silenziosamente,da un senso di ribrezzo tenace e strisciante, il mio sguardo non può trattenersi sulle cose ma converge sulla linea del cielo : alzo lo sguardo e sono tormentato da qualcosa di meraviglioso. Cammino in silenzio attraverso il deserto crepuscolare della mia esistenza ,ogni ordine possibile torna a disfarsi.La mia anima inizia a vibrare come un suono, attraversa lo spazio ,penetra l’infinito.I miei gesti sono il prolungamento di una nostalgia ,essi sono fatti di linee che s’incontrano all’infinito. Ascolto il silenzio ,il sentimento vacillante della vita è costruito su qualcosa che non esiste. Sprofondo dentro me stesso ,mi rannicchio nelle mie tenebre,divento irraggiungibile: l’addio al mondo sta dritto e irrevocabile ,sono ciò che sono solo per me stesso.Supplico l’arrivo di un soffio d’aria,la luce del tramonto sgozza l’orizzonte che diventa rosso sangue , ogni ricordo è un oggetto rovente che tengo a fatica tra le dita: l’invisibile pesa sulla mia vita avvolgendola in una nebbia oscura.

21 aprile 2022

In questa vita azzurra e buia il silenzio mi spalanca le porte verso profondità ignote, le parole non dicono più niente allora mi metto in ascolto del Tutto. Quest’alba strappa l’orizzonte come un sipario ,trasporto l’inimmaginabile in questa realtà ,la bocca si riempie di polvere ,l’anima è segnata da una incomprensibile impronta di qualcosa ancora assente. Ombre escono strisciando , la Verità non è sciolta in nessun pensiero ,una luce insulsa e marcia pesa sulla vita, continuo ogni giorno a stacciare il Nulla . In una lontananza nebbiosa una bellezza vuota ed ininterrotta è in dolce disfacimento ,in questa sorda abbondanza di luce qualcosa di piatto e insignificante è infinito, tutto si rattrappisce e deforma : mi dissolvo in quello che sono , tutto ciò che esiste è fatto per rendere il buio grande e visibile . Sono come le cose che accadono fatte per passare e scomparire ,una pietruzza mi indica il centro del mondo attorno alla quale mi muovo.Mi accontento di essere una secrezione umida e fredda ,l’essenza di tutto è un ricordo rovente . Fruscio insieme agli alberi e provo felicità per qualcosa di assolutamente inesprimibile .La sostanza di cui sono fatto è uno spavento infuocato, tanto più orribile quanto più vicino alla vita.

13 aprile 2022

Stringo forte a me la vita e in un lento acquietarsi  sento il silenzio,il nulla,il vuoto. La cosa suprema è senza parola  perchè l’anima non ascolta. Il Vero si aggrappa al Nulla ,niente sembra più appartenere alla Realtà. Il mio Essere buca la notte ,soffre d’esser vivo e confina con l’indifferenza. Per esprimere il Tutto approdo al silenzio tra due parole. Per caso qualcosa diventa Realtà,mi aggrappo a quel qualcosa ,mi spingo fino ai confini di ciò che non è stato: i sentimenti sono ombre mai realizzate. L’indimostrabilità e l’incomprensibilità della vita è evidente, le illusioni necessarie alla vita rilucono di una sottile vulnerabilità, esisto in un sogno stretto e oscuro,in una solitudine insulare per approdare al Vuoto. Il contributo della indifferenza e della casualità è indispensabile per vivere. L’anima è un residuo inestinguibile ,è un pensiero inafferrabile ,nelle trame della vita nessuna parola mette ordine. Nella quieta vastità del silenzio passato e futuro si uniscono nell’attimo presente. Le cose che non si possono fare sono le più importanti della vita. Sono destinato ad un oscuro chiarore che si estende all’infinito: con profondo egoismo rinuncio a questo buio mondo,tale rinuncia mi rende puro e infinito.

07 aprile 2022

Sono un riflesso inafferrabile che sprofonda nel mondo avvolto in una tristezza leggera e instabile. Passato e presente si ripetono nel futuro rincorrendosi come piccole onde. Il territorio delle parole si ricopre di un soffio di silenzio, una luce screziata, crepuscolare e irrequieta illumina i mille cristalli della mia anima . Le voci che attraversano il mondo si perdono dentro una nebbia chiara. Il mondo è una incomprensibile vastità svuotata di senso avvolta da tenebre morbide e profonde. Nuvole si conficcano in cielo , ogni attimo è qualcosa che si perde lontano come una eco. Parole estranee parano i duri colpi della Realtà ,la mia vita interiore raggiunge un misterioso equilibrio.Nel momento presente compio gesti privi di confini: avere un senso è fare qualcosa d’infinito. Sento il bisogno di perdermi in una solitudine selvaggia  e stare irresponsabilmente a fissare il mondo. Tutto quello che mi circonda è accidentale , sprofondo così nel passato senza riuscire a fermarmi. Per vivere cerco un appoggio dentro me stesso ,il terribilmente arbitrario si spalanca davanti a tutto ciò che faccio: irrompo nel silenzio senza vacillare e stringo, per l’ultima volta, forte a me la vita.

01 aprile 2022

Sulla superficie confusa della mia esistenza si materializza,nel silenzio, un barlume di pensiero, un’amarezza stranamente deliziosa avvolge il paesaggio, affacciarsi sul mondo è come uscire da acque chiare e pesanti. Quest’alba è un chiarore che m’inquieta con la sua luce cieca e monotona fatta di bolle d’aria argentate e luminose. Abito una vuota vastità ardente separato dalla Realtà, che squarcio, per restare a fissare il silenzio : questa quiete senza suono mi conduce alla vertigine del Tutto. Una grigia luce nevosa si addensa su di me, mi coglie una paura per ciò che posso sentire dentro di me. In questo mondo chiuso fatto di sfere crepuscolari persevero in una tenace estraneità al Tutto, abito il centro del cerchio della mia esistenza. Ogni istante mi sembra un abisso , provo un incomprensibile tradimento ogni volta che mi stacco da me stesso con la vita che si spacca in centinaia di possibilità; sono un essere casuale privo di significato che spunta attraverso la fessura indifferente di un attimo, sono una voce solitaria teneramente lontana dal mondo, abito in una intimità assoluta priva di eventi.