25 settembre 2023

Il Tempo mi scrolla di dosso grani di infelicità, esso ha un potere straordinario: ci inghiotte tutti, ci fa scomparire per sempre e ci fa tornare parte della natura delle cose. Prendo qui e là una scintilla di luce , lascio espandere il pensiero, come tutti perirò da solo. Qui tutto è in armonia con il silenzio ed il vuoto, aspetto ogni giorno che le cose diventino irreali così la vita si fa più vivida . Sto seduto sul mondo, ho l’istinto per la solitudine come le rondini hanno l’istinto per il mezzogiorno. Nella violenza disordinata della vita c’è monotonia nella felicità. Ogni dolore diventa parte della mia esperienza ordinaria, allora mi affretto verso l’aperto, solo nella solitudine trovo la Verità delle cose ,apro le braccia al dolore e alla debolezza umana. Cerco di far prigioniero il vento, ogni giorno mi innamoro di più della morte. E’ ormai trascorsa l’effimera apparenza dell’estate con i suoi vasti orizzonti, ora anelo ad ormeggiare il mio fluttuante cuore. Le pallide nuvole dell’estate sono ormai un ricordo,una scintillante goccia di veleno cade sulla mia anima , la Verità si rende quasi visibile ma nulla so delle ombre della sera.

19 settembre 2023

Sono avvolto in pesanti drappeggi di silenzio, sono in muto colloquio con me stesso: il tempo che mi è dato vivere me lo devo meritare. Il giorno è calmo e appannato,mi sottraggo alla vita e alla comunione con gli altri. All’improvviso metto addosso le mani alla Verità che emerge nuda da dietro alle apparenze. Mi sento un’anima non ancora nata, sono esposto, senza protezione, ad una raffica di dubbi . Copro d’ombra la vecchia domanda che da sempre traversa il cielo dell’anima : la vita che senso ha? Una domanda semplice che con gli anni tende a farsi accerchiante. Trasformo il momento fugace in qualcosa di permanente, in mezzo a qualsiasi forma definita c’è sempre il caos. La mente è invasa da densi pensieri intrecciati di morte, attingo la luce da una goccia d’argento per illuminare le tenebre dell’esistenza. La vita si raggela in ogni istante: sono sazio di vita in ogni momento della mia esistenza.Il mondo intero si dissolve in una pozza di pensieri: io, tu, tutti passiamo, tutti dileguiamo, nulla resta. La vita è fatta di vuoti ghirigori allarmanti,inaspettati,sconosciuti. M’è compagna preferita la mia ombra,tutto è parte dei campi della morte. Ho un bisogno istintivo di azzurro e lontananza, mare e cielo sembrano fatti dello stesso tessuto, l’aria è una garza sottile che tiene le cose dolcemente attaccate alla sua rete facendole appena ondeggiare : vivo solo per questo.

14 settembre 2023

L’ombra mi avvolge e si chiude intorno a me, non voglio più aspettare che il futuro si manifesti. Comincia un diluvio di tenebra immensa, la mia esistenza è diretta da una luce che viene da una stella scoperchiata, lastre di splendore illuminano la cosa immutabile, la mia penitenza merita solo una veloce occhiata. Il mondo non rispecchia l’ordine della mia anima, la quiete modella il profilo di una forma da cui la vita si è staccata. A mala pena cerco di non farmi derubare della mia solitudine immersa in un soffice muso di brezze marine. La mia ombra trema, sento disturbare il manto fluente del silenzio. La carne si trasforma in atomi che il vento spazza via, stelle guizzano nel mio cuore. Un gigantesco caos venato di lampi precipita a scosse e crolla , notte e giorno, mesi e anni scorrono avendo perso ogni senso. Amo quell’attimo incerto, esitante, quando il tramonto trepida e cessa il giorno. Non mi salvo dall’imputridimento della pozza del Tempo che veloce si chiude intorno a me ,ora, non mi resta che intrattenermi tra i miei ricordi: l’armonia vacilla , cade il silenzio, col tramonto il profilo acuto delle cose si perde e la quiete si leva come una nebbia, tenera la luce è ormai caduta.

09 settembre 2023

Mi tiro fuori dalla solitudine con riluttanza, soltanto per un po’ della mia vita riesco ad arginare la marea del tempo. Contemplo la vita spalancata di fronte a me e cerco di sfuggire al suo orrore. La vita è la mia antagonista,tutti i sentimenti mi generano tristezza e sofferenza. Che ho fatto della mia vita? Vedo tutte le cose senza colore, veleggio verso una terra di nessuno, in ogni mio agire sono mosso dalla compassione. La vita come un fantasma passa leggera, aleggia tra ricordi e si aggira tra rimpianti. Per quale ragione darsi da fare perché la razza umana continui? E’ così desiderabile? Siamo davvero così attraenti come specie? L’esistenza si arena ogni giorno sopraffatta dalla spiacevolezza della vita: racchiudo in grembo i semi della morte, sono esposto alle zanne del Tempo. Sgorgo dalla profonda quiete del Nulla così mi sento parte dell’eternità del Vuoto, vivo in questo modo una anticipazione di felicità. Questa notte, a tratti, le foglie aprono la vista di una stella: ogni giorno sono già diventato il passato.

04 settembre 2023

Credo d’avere l’istinto della verità quando percepisco la miseria delle relazioni umane. Le Arti ornano la vita ma non la esprimono, quando vengo sorpreso felice in questo mondo di miseria commetto il più deplorevole dei crimini. Disprezzo qualsiasi forma di piacere, posso essere tanto ardito nel pensiero quanto vigliacco nella vita. Faccio parte di un universo irreale ,la mia vita è frantumata in piccoli incidenti isolati che vivo uno a uno. Amo la solitudine come i matematici i loro simboli e i poeti le loro frasi. Sono fatto esclusivamente per la mia solitudine che genera una chiarezza nella mia esistenza simile allo squarcio delle nuvole che aprono un piccolo spazio di cielo che dorme accanto alla luna. Mi turba l’inganno della bellezza che si impiglia nella Verità di un mondo che continua ad esistere. Mi riposo nella stanza del mio cuore, attraverso distese d’aria sigillata e riconosco che una luce qui richiede un’ombra là. Una spina ferisce il groviglio dei miei pensieri: non sono pessimista ,semplicemente penso alla mia vita che percorre una minuscola striscia di tempo. Di tanto in tanto do un’occhiata alla vita e debbo riconoscere che questa cosa chiamata vita è terribile e ostile ,sempre pronta a saltarmi addosso; in essa ci sono problemi eterni: il dolore,la morte,la miseria. Per essere me stesso devo starmene da solo ,non ho  bisogno di pensare,ma di starmene in silenzio da solo.L’Essere e il Fare ,scintillanti ed espansivi, evaporano, allora mi ritiro in me stesso,in un cuore cuneiforme di tenebra invisibile agli altri.Il mio Io si spoglia da ogni legame con la vita e si inabissa nel Nulla e nel Vuoto anche per un solo   istante: sotto è tutto buio, tutto si dilata, si fa incommensurabilmente profondo, diventa un cuneo di tenebra, in quell’abisso divento una cosa che guarda la Luce. Dal lago del mio Essere si leva una nebbia ,con la mente constato che non c’è ragione ,ordine, ma solo dolore e morte,nessuna felicità dura per sempre, non c’è tradimento che  possa commettere,poi mi tocca rientrare nel mondo allora lascio la solitudine con dolorosa riluttanza.

02 settembre 2023

Con gli occhi nelle stelle sento intorno a me solo delle parole. Il ritmo della vita batte spietato,i giorni dileguano: tutto è effimero come l’arcobaleno. Avvolto dalla solitudine, che è il mio elemento naturale, riposo sul verde morbido di quest’erba: sono vecchio! lo sento perché la ripetizione ha preso il posto delle novità. Senza nessuna emozione ho voglia di vezzeggiare la mia solitudine. Non mi curo delle sciocchezze: amo i cani e i tramonti. Do uno sguardo inquieto al cielo, percorro la strada della vita che porta dalla luce del sole nell’abisso, allora mi si forma una lacrima che cade e mi bagna l’anima. Sto ritirato in me stesso , inseguo la verità che non raggiungerò mai. Mi immergo nell’aria vespertina e mi sento al sicuro: restituisco me stesso alla fine del giorno. Scorgo le distese degli anni e i deserti delle stelle ,più di tutto odio il rumore delle emozioni, i fiotti della vita. Di me non rimarrà nemmeno il guscio ,tutto andrà sperperato in atomi: sazio di parole lascerò questo mondo.