27 novembre 2023

Scoppi di silenzio invadono la mia anima, sono colpevole del disordine,dell’annichilimento e della disperazione del mondo: attraverso quale crepa vedrò il disastro,la molla di tutto. Voglio sentirmi avvolgere dalle onde protettive dell’ordinario, con la coda dell’occhio catturo un orizzonte lontano. Abito un perpetuo disordine ,mi è chiaro che non ho scopo, il ritmo della vita non vale nulla ,la degradazione mi pervade.A ciò che passa oppongo parole che si trascinano stanche e senza significato. Ho la terra negli orecchi ma riesco tuttavia ad ascoltare l’usignolo,non faccio che svegliarmi e dormire : dietro ai miei occhi chiusi c’è l’eternità. Osservo le ali svolazzanti del passato, serro le labbra, il grano che sussurra mi dà sicurezza. Esce la nudità dell’alba,il giorno si fa nitido e teso: emergono i colori. Una luce opaca cade sulle stagioni. Io so librarmi soave e non mischiarmi alla gente ,ogni giorno è ombrato di grigio. Faccio l’inventario del mondo, so di non essere gradito alla luna ,l’indifferenza e la pigrizia mi invadono, ventate d’oblio spengono la mia agitazione. La notte s’è spostata sopra i comignoli, con gioia mi lascio soffocare dalla grandine, non riesco a muovermi senza spostare il peso di secoli. L’improvviso fulgore della luna mi spezza in tanti pezzi: non sono più uno, divento la schiuma che invade e riempie di bianco gli orli più alti degli scogli.

25 novembre 2023

Vedo il silenzio che si richiude sopra di me, è questo, mi dico, il presente. Sono in nessun luogo, sono in nessun tempo, mi sforzo d’afferrare questo attimo. Mi sembra d’avere già vissuto migliaia d’anni, tutto mi pare un vago sogno. Sono un passante effimero su questa terra in cui hanno potere solo i sogni e i suoni del giardino. La felicità è precipitare,immergersi nell’acqua lucente dell’infanzia. Alloggio vago tra i miei pensieri e il senso di me quasi si estingue. Sono scaraventato alle stelle ,la luce buca queste nubi leggere, una goccia di pioggia resta in bilico su una foglia, il mio vero io si stacca da quello finto. Una lacrima si forma sul tetto della mia anima , non nomino nulla per non trasformarlo in niente, una foglia cade per la gioia di volare. Misuro, elenco e calcolo i granelli di polvere che fanno di me quello che sono. Con le parole sollevo il velo d’apparenza delle cose ,così le faccio diventare vere.Osservo l’impetuosità di una farfalla che si avventa contro un fiore, schiocco le dita in faccia al destino per farlo sparire, seguo la curva di ogni frase dovunque essa conduca, non mi curo né di seduzioni né di lusinghe : sono condannato per sempre a provocare il rifiuto di chi amo. Inseguo la perfezione del deserto, schiaccio dei fiori tra i miei libri, una nebbia a riccioli si stacca dal tetto del mio Essere,raschio le pietre che stanno sul fondo della mia anima: così esisto.

09 novembre 2023

Muoio trafitto di lacrime,mi vendico del giorno.Spesso cado nel Nulla così avanzo circospetto per non precipitare dall’orlo del mondo.Di ciò che più odio farò delle immagini e le seppellirò.Tutto freme,tutto vibra,tutto è velocità,non mi resta che lasciare dietro di me farfalle tremanti con le ali strappate. Stanotte le stelle mandano lampi,colmo di assurdo il sublime,sento il bisogno di offrire il mio Essere a un qualche dio e così scomparire: voglia il cielo che la vita non sia troppo lunga.Dischiudo la mia esistenza alla solitudine ,ogni giorno è ammaccato,imperfetto.Prima che possa liberarmi del giorno giaccio sospeso sul mondo; le cose sembrano più ,pallide ,io divento incandescente,i miei occhi sono selvaggi,le mie labbra serrate.La vita è un volo a caso che deride la mia presunta eternità: sono solo un preludio.Ascolto solo parole appena sussurrate,intacco il bottino di vita che mi spetta.Questa notte una stella corre velocemente sopra le nubi,ad essa grido: consumami!, non sono nulla ,questa è la vita a cui mi consegno, una vita che irrompe sollevando la sua cresta poi il silenzio si chiude sopra di me.

03 novembre 2023

Le mie radici si intrecciano col mondo,sono risucchiato per sempre dall’anello del Tempo.La mia mente prende dimora in cerchi bianchi poi da quei bianchi anelli sbuca nel vuoto.Stanotte la luna mi abbaglia,monta a vuoto un impulso di vita,una crepa di luce mi si inginocchia davanti. Il giorno scroscia sul tetto della mia mente,esso ne inonda le pareti,da esse scende copioso e smagliante,poi la mente si versa fuori di sé. Ora affondo nelle piume nere del sonno,strisce d’ombra affilate striano il mondo coperto di rugiada che forma un mosaico di scintille.Amo il buio che mi avvolge, mi sopraffà il senso che sotto di me c’è la terra: sono lontanissimo in un universo pagano.Ho ridotto in polvere la danza di farfalle bianche sulla soglia: se mi si parla cesso di esistere.Il mondo fluttua e si incurva ,guardo il cielo attraverso gli alberi:le nubi perdono ciuffi di bianco,la brezza le scompiglia ,vorrei che quest’attimo durasse per sempre.Galleggio in una bolla d’aria ,fisso con un supremo sforzo questo momento,chiamo gli alberi e le nubi a testimoni della mia completezza.