23 maggio 2022

La storia del mondo nega le cose certe, la verità esiste solo come supposizione. La morte ha buona memoria, non dimentica nessuno. La visione pratica del mondo si realizza nel non avere illusioni: vedere chiaro è non agire. Ogni sincerità è un’intolleranza che penetra nel mondo con raggi di luce pungente. Quanto ho davanti a me non è reale , è solo colore che illumina il volto enigmatico della realtà. Accetto l’incoscienza di esistere e la perseguo  mi arrendo,così,all’opacità della vita.

19 maggio 2022

Il mondo è un movimento di tedio colorato riempito di pensieri contraddittori. Evito ogni luogo dove possa esserci un imbarco e torno al Nulla unico luogo in cui mi sento al sicuro. Vivo la mia vita quotidiana come un passante in incognito, non permetto che nulla possa interrompere lo scorrere muto dei miei giorni. Nei sotterranei della mia anima conservo tutti i miei sogni, non piango qualcosa di perduto, piango che tutto si perde nella fuga astratta del tempo: nessuna cosa dura, il tempo la frantuma e polverizza , così tutto diventa nostalgia e assurdo profondo ricordo che risuona metafisicamente dalle profondità del mondo. Ogni assenza è una trasparenza attraverso la quale vedo tutto ciò che è passato, che è morto.Urlo all’anima che mi lasci, che vada avanti senza di me .Tutta la vita si fonda sulla impossibilità di durare,ogni giorno ne è costantemente privato: mi resta solo  tutto ciò che è morto. Illusoriamente credo di liberarmi dalla sordidezza dell’essere, l’unica consolazione sta nel non aver vissuto.Tutto ciò che mi delizia è ciò che non è mio come questo tramonto: possedere è perdere, perdere è estrarre da una cosa la sua essenza. Non la vita ma i suoi dintorni valgono la pena d’essere vissuti, solo l’idea di esistenza e non l’esistenza stessa raggiunge, senza perdersi,la conoscenza della Realtà.

13 maggio 2022

Costeggio la vita in questo sciabordare di giorni,sono dedito al tedio:non mi interessa né la vita né la morte. Non c’è cosa più nobile che vivere in un torpore indistinto. La parte visibile di me è la più ignobile ,l’angoscia metafisica mi nobilita, ogni disillusione si rende manifesta. La sorda poesia della mia anima affiora annoiata e si affaccia alla vita. Dire ciò che sono non è altro che un suono di parole che echeggiano dai sotterranei del mio pensiero ,il volere è una nausea ,non c’è stanchezza più grande del pensare ,non c’è angoscia più triste del sentire.Guardo attonito i sentieri della vita senza percorrerli, l’isolamento in me stesso è un soffrire senza sofferenza ,è un pensare senza raziocinio. Il mondo esercita i suoi influssi sulla mia ombra, l’anima mi trabocca e il dolore universale d’esistere si rende manifesto, una fame di vuoto s’impossessa di me ,una sete di nulla percorre i miei sensi. Una profonda nera sensazione rende il dubbio impossibile ,la capacità d’illudersi si perde, non trovo la scala su cui posso salire sicuro verso la verità.Ho perso ogni capacità d’immaginazione ,ciò che succederà si manifesta con un grande scintillio: la vita è un annesso, trascuro l’idea di dover essere ciò che dovrei.

10 maggio 2022

La fonda cavità del mondo è un delirio mosso dal vento. Amo la deliziosa perdita di me: essere come acqua di un ruscello le cui onde si mescolano e si rendono indefinite diventando sempre altre succedendo a se stesse. Il chiaro di luna di una idea luccica macchiato e confuso, non piango per nessuna cosa che la vita mi toglie, piango per ciò che la vita mi dà. Quello che sento è assolutamente incomunicabile  ed è tanto più incomunicabile quanto più profondamente lo sento. L’angustia di me stesso mi turba e mi inquieta ,le parole non potranno mai tradurre i sottili movimenti delle mie emozioni. Uso la menzogna e la finzione per intendermi con gli altri ,cosa che, con la Verità non potrò mai fare. Vivo in una Realtà che non è mai esistita :amare è fingere. La luce sinistra di questo cielo rivela me stesso ,sono stato derubato del poter esistere prima che esistessi, sono destinato a cedere la mia esistenza al Nulla. Passo evanescente senza esistere tra sogni che non mi sanno completare, precipito nello spazio infinito in una caduta senza direzione : sono atteso dal Vuoto, inghiottito da un buco nel Nulla. La geometria dell’abisso non prevede nessun centro, il mio precipitare non ha nessuna meta. Sento ridere l’inferno, sento gracidare un universo morto, lo spazio è un cadavere che mi abbraccia ,la fine di tutti i mondi fluttua oscura al vento inghiottita dalle tenebre delle tenebre.

06 maggio 2022

Sono un’ombra incerta e galleggiante sul mondo. Le ore scorrono come acqua che gorgoglia, ho paura di questa vita inarrestabile che emette dimessi rumori vaganti, piena di cose oscure la cui esistenza mi è indifferente. Resisto alla Realtà di ogni giorno che percepisco come vivendo una notte insonne. Avverto la singolarità e la debolezza dell’universo che mi avvolge come una capsula morbida e delicata. La vita è presente come un liquido pesante, il silenzio contiene tutte le parole non dette che dolcemente escono dal buio come un suono sottile che fende tutte le cose. Dal centro della mia esistenza posso raggiungere il Tutto ,una nostalgia senza meta e senza desiderio è illuminata dalla luce grigia e mite dell’alba. Abito un silenzioso stare dentro di me , mi accuccio in una stanchezza redentrice . Rimarco il mio stare sull’orlo dell’esistenza da cui osservo un mondo gracile ed eccheggiante, un mondo appartato perciò più vero. Il vento soffia dentro la mia stanza il chiarore del giorno : ciò che fa più rumore è il silenzio assoluto, l’appiglio più solido è la cosa più incerta. Faccio un tuffo salvifico nelle pallide onde della vita mi ritrovo,così, nella semplice realtà delle cose ,con una sfumante chiarezza percepisco il Nulla ,ammutolito vi sprofondo: vivere è barcollare attraverso una manciata di giorni,ogni pensiero è una vertigine. Non sento altro che l’ombra del presente che fa filtrare un raggio della sua luce nella mia anima.

01 maggio 2022

Il Tutto si dissolve tra le parole che lo dicono,il mondo è nascosto da una maschera ,finge d’essere ciò che non è. Il Tempo mi strappa di dosso la vita,i giorni passano silenziosi e teneri come la morte ,l’anima si colma di stelle ,il cielo della sera è pervaso da una silenziosa malinconia. Ogni giorno mi si conficca qualcosa nell’anima ,ogni giorno mi spinge verso la solitudine senza nessun’altra meta. Troppa vita mi dà una sensazione di nausea ,l’impenetrabile si spalanca di fronte ad ogni attimo della mia esistenza. La tenerezza di questo tramonto mi afferra , chiudo le palpebre per vedere il Profondo.Scopro l’essenza della Realtà quando considero tutto ciò che è incerto. La cupola buia della mia esistenza si dispiega come una regione sconosciuta ,i miei pensieri penetrano il Reale con le loro diramazioni appuntite , il Reale lascia dietro di me residui irraggiungibili. La mia esistenza oscilla tra il non essere ancora niente e il non essere più niente, tutto ciò che cerco è l’indefinito che vola via con l’allegria di una nuvola scura. Ogni giorno cozzo contro frammenti di Realtà,da qualche parte nella mia indifferenza c’è un animale inquieto.L’essere vivo mi dona una pienezza incalcolabile , i miei occhi scrutano confini disarmanti,con chiarezza percepisco il mio inabissarmi in questo mondo pieno di cose impossibili da credere.