18\04\2019

Eravamo della stessa idea su quasi tutto,alla fine siamo tutti seduti sulla stessa nave e remiamo tutti da schiattare. Siamo seduti su trappole a cercare di sfangarcela e cos’è che ne abbiamo?Niente! Solo randellate,miserie,frottole e altre carognate.Si lavora,questo è più fetido di tutto il resto,stiamo a sputare l’anima,puzzolenti,con le palle che ci sudano,chi griderà più forte avrà una medaglia e poi si potrà crepare con il conforto del buon Gesù e con uno zompo entusiasmante si finisce nella fossa chè in fondo ci secca continuare a vivere, in fondo siamo fatti come topi,siamo fatti per stare sottoterra. Oscillante continuo a sorridere con le guance che mi tremano,la faccia rivolta al soffitto,le mani hanno un aspetto gonfio e polveroso.Vivo semplicemente occupando il tempo ma il tempo è troppo vasto e non si lascia riempire,tutto ciò che uno vi getta s’ammollisce e si stira.Un fiore con tre corolle è un’equazione a tre incognite,avere la mia età significa sostare innanzi a un bivio da un lato sta il passato dall’altro il futuro:chi cresce si divide e per andare avanti deve amputarsi come fa la volpe che stacca la sua zampa presa nella tagliola,così continuo la mia vita oscillando.Siamo una msaa di cretinetti caciaroni con occhi pallidi e furtivi come quelli dei lupi.Siamo come in guerra con la voglia di capire tutta questa brutalità e rendersi conto che tutto è frutto di errori, ci si sente inutili:la vita è una immensa,universale presa in giro.Case deserte,chiese vuote e aperte come se tutti fossero partiti per una festa all’altro capo del cantone.La terra si berrà il nostro sangue così dalle pupille come fiori riavrà vigore la terra:se non nutri la terra come puoi chiederle che nutra te?!Bisogna schiumare nel sole,grondare fatica,;non c’è nessun dio,c’è solo la terra che necessita l’escremento del sangue .Chi regge la nuvola?Chi tiene i pensieri dentro gli occhi?A chi parla il cielo?Alla madre che ci ha dato il sangue alla quale lo rendiamo in sudore,in escremento,in morte.Solo i più forti non sono nati per saziare la terra.La vita è un dono ospitale e la terra preferisce riprendersi i succhi che più le somigliano.Facciamo durare la fatica per vivere e la vita ricomincia a ogni solstizio e il giro di un anno esaurisce ogni cosa.Ci nutriamo di tutti i succhi delle stagioni che incidiamo con la nostra fatica e nelle quali ci gettiamo avanti come una scogliera contro il mare .Un ordine inflessibile ci fa nascere e ci distrugge senza lasciarci il tempo di esistere per noi stessi.I giorni corrono,c’inseguono,ci colpiscono con un urto secco e ci annullano,mi piacerebbe trattenerli ma so che se riuscissi a trattenerne uno tra le dita non mi resterebbe che un suono volgare e languido :devo accettare la morte ,devo perfino volerla ,conosco poche impressioni più aspre e più forti.

18\04\2019ultima modifica: 2019-04-18T16:58:00+02:00da domeniconipaolo