21marzo2020

Ogni luce si è fatta quieta,lo sguardo si fissa sulle nevi,la bocca sanguina di linguaggio,ogni parola si aggira accanto a un’altra parola,tutte hanno per modello il silenzio,nessuna vuol dire qualcosa.Ho imparato la solitudine ,così la vita diventa invincibile.Per compiere me stesso sfuggo alla felicità e mi offro alla infelicità che si insinua nella mia terrosa bocca.Sono piombato nel profondo dove si intesse la spuma dell’eterno e dove le sofferenze,sepolte vive,si risvegliano e mordono .Lo sguardo,in questa notte, diventa un cero,faccio cadere il mio rovente pensiero dal tetto della mia anima.Quando non parlo esprimo la mia saggezza,un baratro di luce illumina la mia esistenza che detesta l’immenso illimitato di quell’essere a metà che è l’uomo.L’uomo giace nel fondo di un baratro senza cielo e da laggiù grida imprecazioni temporalesche,egli apre gli occhi e vede vivere il suo buio,si traghetta da buio a buio.L’uomo cerca un germe di saggezza sparso tra stella e stella impigliato in ragnatele eterne.L’uomo dice : E’ un profondo sogno il mondo che batte scalpitante sull’orlo della sera. Vivo rubando l’ombra agli alberi,un destino grugnante ci attende e ci riserva la più oscura delle feste fatta per piangere su queste pietre:il mare scaglia notti alla nostra vita,così accade il mondo.

21marzo2020ultima modifica: 2020-03-21T10:45:08+01:00da domeniconipaolo