26marzo2020

In questa melma marciscono tutti i grandi sentimenti,i pensieri vengono bolliti e cotti a pezzi.Dalle bettole dell’anima fuoriescono miasmi di spirito macellato che penzolano come stracci sudici da cui cola un liquame di immonde parole.Vivo tenebrando in mezzo a ore scheggiate,mi danzano attorno sciami di sogni .Le mie labbra velate di notte maledicono l’esistenza ,questo cielo,sporco di tramonto,si tuffa nella fossa degli affetti.Alberi scrollano le loro chiome sull’abisso così il profondo può stormire il suo cupo richiamo. Un Amen ,circondato da una fredda luce,mi assorda e scivola via attraverso una fenditura del tempo.Una fredda mano mi afferra il cuore benedetto da piccole stelle.Dall’alto goccia la saliva benigna degli astri,il mio sangue scorre marcio,tiepido e schiumoso,i fiori del ciliegio sono neri,cosparsi di sonno,ogni luce è spenta in questo mondo senza ombre dove le nubi reggono il peso della sera;il buio mi dona i suoi cardi opachi reclamati da un mare di ghiaccio:dove non è più possibile amare bisogna andare oltre.Il vento spira via l’ombra di queste pietre.Questo coraggio mattinale mi vede strisciare via ingobbito,la solitudine mi ha ingoiato,mi sono compagni solo cadaveri,la luce non mi da pace,unica speranza è ficcare la testa sempre più in fondo nella notte:l’ombra della mia esistenza è impressa sulla cicatrice del tempo.

26marzo2020ultima modifica: 2020-03-26T11:27:18+01:00da domeniconipaolo