5aprile2020

L’istante mi sussurra voci da un viottolo d’ortiche,voci impregnate di notti che urlano che la terra è stanca della sua vita.L’infinito spala via dal mio cuore la stanchezza di un uomo che langue ,di un uomo che è lontano dalla sua meta solo una spanna e giace nella polvere e non vuol più fare un passo avanti.Una lacrima rimane sospesa sul mio occhio,ascolto il mondo sprofondare :anche colui che è della specie più elevata fa da pasto ai vermi.La mia anima si immerge nel divenire,la follia mi parla nel più modo suadente .Chiudo i miei occhi sotto palpebre di sasso e abolisco il pianto,così divento d’acciaio per insegnare agli uomini a precipitare più in fretta .L’uomo ha predato alle belve la loro ferocia e,incalzato da un vento glaciale,non ha più nulla da dire,gli fa da fardello il suo silenzio,così si da tutto alla pietra e si accuccia all’ombra dei suoi ricordi.Bevo il buio della notte e so falsa ogni verità,cerco invano le sorgenti dell’avvenire che precipitano,rombando,in profondità nuove,c’è solo destino nello sguardo rivolto al futuro.Imparo a vivere dalla nuvola gravida di fulmini,esisto come la freccia che anela alla sua stella.

5aprile2020ultima modifica: 2020-04-05T11:20:54+02:00da domeniconipaolo