29aprile2020

Parole indurite mettono a nudo il cielo fatto di stelle di gesso che segnano il cammino. La sera è giunta in pieno mezzogiorno ,l’anima si distende e giace muta,stanca di lunghi viaggi e mari incerti.Questa vita non ha bisogno di più che fili di ragno,la felicità va bevuta a gocce: il poco ci dona la felicità migliore.Chiare pietre sono portatrici di luce,illuminano l’impervio vero formato da una diga di sillabe.Ogni parola libera la realtà dalla sua prigione ,il mio cuore petulante ne indaga ogni significato.Il Vero migra su percorsi di respiro possente e sparisce in orbite astrali che recano cicatrici generate da schegge cosmiche.Grani di polvere di Tempo saltellano come lapilli,non faccio più rima con me stesso,nella mia anima gira una sola lancetta e il vento che genera rischiara i miei occhi velati. Ho domande da rivolgere al vento e al temporale ,tutto il resto è indifferente quando si è ingoiata la propria friabile solitudine: l’uomo disperato è l’uomo migliore, egli è in cammino verso l’ultimo residuo di Dio, egli è privo d’occhi per questo vede nel profondo del mondo e si mette al cospetto dell’abisso del cielo.

29aprile2020ultima modifica: 2020-04-29T11:06:50+02:00da domeniconipaolo