6maggio2020

Disvivo ogni giorno,sono pieno d’esistenza fino alla nausea,il dolore fa starnazzare le galline e i poeti. Nella solitudine cresce la propria bestia interiore, per questo la solitudine non è da consigliare a molti. Vivo di me stesso , il buio spumeggia e mette insieme ciò che è il mondo: i sospesi geli dell’inverno, la nuvolaglia delle illusioni , un respiro profondo da abitare malinconicamente.Ho seminato grandine nera sparsa a raggio su sepolcri di gelide anime mortali. Il mio cuore afoso non osa danzare,come può la terra essermi lieve?  Prendo in mano la mia anima e la credo immortale , ma solo in presenza della morte l’Io ritrova se stesso , esso è chiamato da voci senza parole . I numeri sono orditi nell’innumerabile ,tutto è destinato a germinare nel Nulla che tutto accoglie. Qualcosa di dimenticato afferra qualcosa da dimenticare,parti di cuore galleggiano nell’aria per poi inabissarsi e sparire. Sono destinato a prendere il largo,la rosa dei venti cessa di girare  e l’intero oceano fiorisce in una luce nera, una nidiata di stelle è martirizzata e precipita nell’abisso. Bislacco di felicità,meglio danzare goffamente che zoppicare;  sia lodato ogni vento di burrasca che soffia polvere sugli occhi che impedisce di vedere il mondo,la vera felicità fa tremare il mare, la vera felicità è sputare sulla vita.

6maggio2020ultima modifica: 2020-05-06T11:07:56+02:00da domeniconipaolo