17 gennaio 2021

Tremo di fronte alla cavità buia che furono le notti della mia giovinezza. Ogni nuovo giorno m’invita a nuove rive e la marea dell’anima si placa poco a poco.La luce della luna mi avvolge con un mite chiarore improvviso, solo l’istante che distrugge mi può servire. Ogni cosa è un mistero, un teschio vuoto,col suo ghigno, mi dice che non c’è sulla terra un uomo felice, ogni uomo cerca la luce ma vive in un eterno crepuscolo. Trovo nella polvere ciò che mi manca, somiglio al verme che fruga nella polvere e che di polvere si ciba e vive e alla fine gli fa da sepolcro.Rimpiango tutto ciò che non perdo, nel vortice del tempo fa naufragio ogni gioia che fa da abito ad ogni apparenza. Le passioni più grandi fanno di pietra la mia vita e creano il caos del mondo. Il bene più grande lo nomino inganno che rallenta il corso della imprecisa condizione umana. Sotto questo liquido cielo il tuono d’una parola ha annientato il corso della piena della mia anima. Il vento d’inverno parla tra le foglie secche con luccicanti parole: non mi disseterò se non di quello che scorre nell’anima.

17 gennaio 2021ultima modifica: 2021-01-17T19:43:12+01:00da domeniconipaolo