5 febbraio 2021

Non mi avvezzo al beccheggio del mondo,ho bisogno di un punto fisso al quale appendere il Pensiero e la mia esistenza.Ciò che voglio è solamente me stesso:solo ciò che si ha si può perdere.La durata cosmica che credevo d’essere si rivela la più tragica delle illusioni.La vita si caratterizza per la perdita quotidiana di qualcosa: il possibile si restringe,tutto diventa una indecisione piena di promesse,la strada che percorro è coperta dalle macerie di ciò che avrei voluto essere.Impiantato nell’attimo della vita voglio dedicare la maggior parte del mio tempo a pensare piuttosto che a parlare.Mi percepisco come un fantasma scolorito,un’ombra che abbuia il mio spazio interiore.La vita è una valanga che soffoca ciò che sono.Lo sgorgare ininterrotto del tempo induce l’esistenza ad uno slancio floreale per colorare la dissipazione della vita. Sto chino sul presente inseguito dal passato.L’apparenza cospira contro di me ;la distruttiva voracità del tempo non mi impedisce di percepire un aroma d’eternità in questo riflesso dorato della sera.In una casuale scintilla del presente mi viene incontro un ricordo che fa nascere in me una tenerezza di seconda mano. Il destino mi fornisce tanti “io di ricambio”entro cui formulare le mie passioni e il mio pensiero.Compio un esperimento in perfetta solitudine e silenzio:sgretolare le resistenti concrezioni del presente evocando un’esistenza ricca di Assoluto che giace nella profondità di me stesso.Ondeggio in uno stato fluido attraversato dalla corrente del tempo poi il pensiero solidifica tutto.

5 febbraio 2021ultima modifica: 2021-02-05T21:54:23+01:00da domeniconipaolo