31 marzo 2021

I surrogati della Verità forniscono l’armatura e il fanatismo per vivere inondando l’esistenza di senso.La Verità si ibrida con la Ragione e ci consente di vivere ma mettere la Verità al posto della Realtà è insostenibile così della Realtà possiamo dare solo la sua rappresentazione.Nella Realtà sostituiamo la Verità con qualcosa che ci permette d’esistere: speranze e illusioni prendono il posto della Verità.La Verità non si situa in strutture eterne ma nel ritorno dell’errare del ricordo e convive con una lacunosa distribuzione di senso.Il nucleo dell’esistenza perde il suo carattere d’assolutezza e il suo vero diventa l’indeterminato mentre la propria massa di senso svanisce.Il senso dell’esistere è quotidianamente sradicato, i suoi confini sono infiltrati da contenuti mai pensati. Il dolore rende disarmonico il mondo,la nostra anima entra in dissonanza, registra linee di frattura,si inizia,così,a parlare di quello che si voleva tacere,a riconoscere quello che si desiderava negare:laVerità non si afferma senza dolore, per questo preferiamo l’inganno della irrealtà che accogliamo con sollievo.

27 marzo 2021

Il modo di procedere nella vita è negare ciò che si afferma oscillando tra un nucleo di verità intollerabile e un mondo invivibile.Nella vita non c’è nient’altro di vero che le sue esagerazioni,essa si dona ad un disvelamento incompleto,si rivela in misura parziale.Coerenza ed evidenza cessano d’essere criteri di verità, forme d’esistenza,riuscite o mancate,si depositano in strati di non-senso che determinano un vagare indeterminato.Il campo della certezza è sempre un passo avanti rispetto a quello in cui viviamo.Il casuale ha un senso che rimane indecifrabile ,l’accidentale viene curvato a una qualche spiegazione ,ci fermiamo al frammentario sacrificando l’armonia e la coerenza per blindare questo fragile mondo nei confronti dell’inconsueto.

26 marzo 2021

Una funzione di irrealtà delinea e protegge il mondo, esso è irradiato da troppa luce così vivo non vedendo che la mia assenza è ineliminabile. Il pensiero dell’assenza si ferma al frammentario e all’incompleto, esso è pervaso da opacità e lacune. Rimpiazzo il mondo reale con speranze e illusioni, approdo ad una falsa coerenza non essendo in grado di afferrare quella vera : vivere è interpretare l’accidentale con un sorriso di ghiaccio.

23 marzo 2021

Sono una corrente fangosa che s’inabissa nell’imperscrutabile; mi viene a noia la felicità,matura il disprezzo per ogni virtù,ogni contentezza mi è miserabile.La vita è una fune tesa sopra l’abisso,essa è una distruzione senza meta.Amo vivere soltanto per sparire,amo vivere senza una ragione.Non voglio conservare nulla di me ,voglio dimenticare me stesso,voglio portare in me il caos.Per non essere il più spregevole degli uomini imparo a disprezzare me stesso.Saltello ,come una pulce indistruttibile, su una terra divenuta piccina incespicando negli altri esseri umani.

21 marzo 2021

La Verità è nascosta dalla sua stessa luce e slitta in frammenti che la corazza protettiva del falso avvolge e nasconde.La Verità è intollerabile perché è una eccessiva pienezza ,così scadiamo nell’errore che è uno sconfinamento della Verità,è un andare della Verità oltre se stessa.La Verità si gonfia di vuoto e invade aree di senso non conosciute,essa ci viene incontro casualmente in schegge reinvestite di nuovo senso.

Il mondo si fa e si disfa incessantemente avvitandosi in vortici di non-senso che ci donano l’opaco scenario dell’esistenza. Niente è più incomprensibile del mondo che si deposita in sacche di incompatibilità con la vita , giungiamo così di fronte a una scelta: il completo adattamento al mondo o l’assoluta fuga da esso.

19 marzo 2021

L’esistenza è una perla deforme che si costituisce attorno ad un grumo di sofferenza. L’esistenza è il progetto di fondazione dell’infondabile,un tentativo di appaesamento in un mondo estraneo , inizia, allora, la ricerca di un altrove in cui trasportare la propria anima disancorandosi dalla Realtà aggirando limiti e restrizioni del mondo in cui si è tenuti a vivere. La Realtà è una categoria del vissuto, essa rinvia ad un obbligo di fedeltà nei suoi confronti. Siamo assilantemente impegnati all’osservanza del principio di Realtà spremendo tutti i veleni dalla nostra esistenza ,così facendo imbocchiamo il cammino verso la felicità senza raggiungere nessuna meta,raccogliamo,allora,ansiosamente,gli stracci della nostra vita e salpiamo verso un naufragio: questo è vivere.

17 marzo 2021

Annientare il futuro è l’unica mia meta : non ho la vocazione di precipitare nell’abisso dell’eterno.In ogni mia azione , in ogni mio pensiero esercito una perplessità , raggiungo il possibile solo tentando l’impossibile.La vitrea essenza della mia esistenza  mi fa vivere transitando su ponti irreali sospesi nel vuoto. Ogni giorno improvviso il mestiere di vivere: divengo mediante contraddizioni, ogni intendere è anche un fraintendere. Tutto è opera del caso,nulla è necessario, abito in un mondo vuoto e capovolto che sogno essere pieno e diritto nel quale vivo e mi agito e in cui ogni cosa è un errore in sé. Evito di fare il profondissimo errore che ci sia un sapere intorno all’essenza del mondo ,al contrario penso solo alla nuda realtà e guardo con atroce e fredda chiarità tutte le cose. Smorzo le luci della vita e godo di ciò che  più mi piace: il tirannico arbitrio. Sprofondo in un intimo e caldo mondo di nebbie in cui ,con incantevoli magie, nuotano tutte le cose.

14 marzo 2021

Andare con pacatezza oltre Heidegger: noi non siamo per la morte, noi siamo la morte perché l’Essere si sottrae nel momento in cui si dà.Se poniamo l’uomo nel tempo la sua definizione più precisa è: l’uomo è la presenza di una assenza. Ri-velare il significato dell’esistenza è,in realtà,nasconderlo di nuovo dopo averlo scoperto, che fare dunque di se stessi? Diventare l’oggetto del proprio inganno. La Verità permane nel cupo nucleo dell’anima e la illumina rendendoci non più estranei a noi stessi.La libertà di scegliere se vivere o morire è la prima fonte d’angoscia. Morire è conoscere ciò che era noto: non esiste la vita , la vita è la morte stessa.Tutto ciò che muore ha avuto uno scopo che è quello di morire.La scelta del definitivo è il senso della vita.L’uomo non può che lasciare defluire la sua essenza in pianto tanto che ogni promessa di felicità diventa una minaccia per l’identità umana:la felicità balugina come surrogato dell’esistenza,la pienezza della vita è una pura illusione.Per non rinunciare a se stessi si deve pensare contro se stessi.Ci progettiamo per un tempo che non sarà il nostro,il futuro è il luogo della nostra assenza ,presa coscienza di ciò il presente non può che essere un cumulo di dolore.Eliminare l’opacità del vivere ci sarebbe fatale:la vita non ha la forza di guardare se stessa,non sopporta di concepire l’esistenza come spiccare un salto nel buio.L’Essere è una conquista provvisoria , cioè l’Essere non è la Verità.Ognuno tari il proprio pensiero sulla Realtà,il comprendere è l’antidoto contro le illusioni.In ogni progetto d’esistenza ognuno è opaco all’altro e raggomitola il mondo in se stesso dandosi al disincanto.

13 marzo 2021

L’opaco scintillio di questi giorni illumina la meta che non è il punto d’arrivo ma il punto di partenza: sarò chi sono stato.Viene l’odore dell’alba a scombinare tutto,la logica del mondo più non regge se nasce un fiore nella crepa della strada.Quest’aria cristallina dilata la mia anima ,la mente si avvicina sempre più al sasso,sarò altro, cioè diventerò niente,è per questo che sono al mondo col quale non mi sono mai confuso.I miei nebbiosi pensieri vagano di stella in stella,l’esistenza mi assedia ma so come resisterle : in vita sono già dentro la morte,trapasso cioè dal sangue al Nulla ,rimane solo uno sfatto sentore a ricordarmi la vita.

11 marzo 2021

Esisto dissetandomi con un bicchiere vuoto,vivo cercando davanti a me ciò che ho lasciato alle spalle ,di me resterà un’ombra che non lascia orma ,resterà un confuso polverio,un odore di vuoto. L’irrompere del tempo scheggia la mia esistenza ,il fragore del tramonto devasta la mia anima. Attendo la stagione della prima rondine avvolto dalla nube vuota dei miei pensieri, un vento d’acciaio scuote la mia esistenza e la fa brulla.Il mio respiro spacca il cielo,gli occhi si fanno bui. Oggi è un giorno di nubi basse che accarezzano il prato, il mio viaggiare è stato tutto un restare qui in questa esistenza che schiocca opaca. E’ zitto il vento e torbida la luna,la vela che fa muovere la mia vita è un lurido straccio.