26 aprile 2022

Una debole vita quotidiana si è impadronita di me come il vento leggero ma tenace che cancella le impronte sulla sabbia. La vita diventa sempre più sfumata : nè grandi gioie ,nè grandi dolori; uno dietro l’altro trascorrono i giorni, uno dietro l’altro passano gli anni , ognuno di essi mi porta via qualcosa e questo mutamento è una sensazione indefinita e fluida. Il mio modo di stare al mondo è attraversato,silenziosamente,da un senso di ribrezzo tenace e strisciante, il mio sguardo non può trattenersi sulle cose ma converge sulla linea del cielo : alzo lo sguardo e sono tormentato da qualcosa di meraviglioso. Cammino in silenzio attraverso il deserto crepuscolare della mia esistenza ,ogni ordine possibile torna a disfarsi.La mia anima inizia a vibrare come un suono, attraversa lo spazio ,penetra l’infinito.I miei gesti sono il prolungamento di una nostalgia ,essi sono fatti di linee che s’incontrano all’infinito. Ascolto il silenzio ,il sentimento vacillante della vita è costruito su qualcosa che non esiste. Sprofondo dentro me stesso ,mi rannicchio nelle mie tenebre,divento irraggiungibile: l’addio al mondo sta dritto e irrevocabile ,sono ciò che sono solo per me stesso.Supplico l’arrivo di un soffio d’aria,la luce del tramonto sgozza l’orizzonte che diventa rosso sangue , ogni ricordo è un oggetto rovente che tengo a fatica tra le dita: l’invisibile pesa sulla mia vita avvolgendola in una nebbia oscura.

26 aprile 2022ultima modifica: 2022-04-26T12:23:17+02:00da domeniconipaolo