05 agosto 2022

Oggi soffia una lieve tristezza prolissamente indefinita come se il cielo non volesse sorridere e mancasse della sostanza del suo azzurro profondo. Sto in una immobile solitudine attraversata solo dalle nuvole. L’attenuarsi dei colori del giorno nasconde l’aspetto disperso delle cose , niente sembra in procinto di morire e tutto ,al contempo, muore ogni secondo lasciando dietro di sé una vaga nostalgia per la vita. Scolorisce anche l’ultimo sorriso , ogni gesto si fa indifferente, stringo al petto il mio ultimo commiato. La disperazione dell’anima è un suono triste e quasi rabbioso:  di me rimarrà solo polvere e fango. Tutte le cose sono propizie alla notte e a una meditazione infinita. Contemplo vasti campi di sole: la luce è una triste magnificenza. Tutto è incompleto e imperfetto, esiliarsi dalla vita è raggiungere la completezza e la perfezione. Alzo gli occhi al di sopra del mio pensiero, le ore risplendono dell’obrobrio del mondo . Ogni incoerenza è un’apoteosi di senso, l’idea di fare qualcosa di utile mi angustia. Mi aggiro nei dintorni della vita , mi nutro di ogni mio vaneggiamento, riposo nell’oblio: la vita passa come una vela in lontananza. Le giornate di sole hanno il sapore di ciò che non ho, chiudo gli occhi per vedere, io non sono destinato alla realtà: la vita è voluta stare con me con le sue incertezze.