08 gennaio 2023

Ingoio questa realtà, foggio qualcosa che ondeggia tra probabile e improbabile, la mia esistenza ticchetta irregolare mentre il regno dell’impossibile avanza senza timore, esso vive sia nel reale che nell’infinito. Cessa l’ultimo fremito del mio cuore e così si ghiaccia, l’anima si illimpidisce. Adoro l’illimitato, amo perdermi nell’infinito, i miei discorsi scendono da quel pianeta che si chiama dolore: per conoscere quanto sia bello vivere bisogna voler morire. La saggezza umana sta tutta intera in due parole: attendere e sperare. Il meglio della mia vita è nei miei ricordi, la mia prima ispirazione è sempre per l’impossibile. La violenza del cielo mi sovrasta, la morte è la forma che il Male sceglie per esprimersi al meglio : il Male è l’unico assoluto che esiste. Il mio cuore è un profondo abisso senza limiti, sono luminosissimo e notturno, superficiale e profondo; riempio la Realtà di malinconia e nostalgia furiose, saccheggio le stelle dell’universo in modo da far scomparire il mattino e far vibrare di felicità i colori del tramonto. C’è una perfetta identità tra vita e morte, il destino appare sotto forma di caso. La vita è un infinito garbuglio, ogni inverosimile è ciò che preferisco. Vivere non è agire ma stare seduto accanto ad un fiume tranquillo ed osservare le acque che scorrono una goccia dopo l’altra. Tutto è immobile: il Tempo è assolutamente fermo e così sogno che oggi sia come ieri e domani come oggi.

08 gennaio 2023ultima modifica: 2023-01-08T17:49:44+01:00da domeniconipaolo