05 marzo 2023

La vita è una immensa universale presa in giro, non mi rimane che stare in adorazione della mia rabbia e della mia tristezza. Ogni uomo è un mio fratello di spavento, quanto tempo dovrà durare ancora il mio delirio prima di fermarmi stremato? Provo un male inaudito ad uscire dalla tomba alla vita. Sono fuoco e rumore ,morire è poca cosa rispetto a vivere. Affogo in una notte enorme ,in una spessa oscurità, marcia in modo strano la mia angoscia ,la più grande sconfitta è dimenticare il passato. Esito a vivere ancora , la vita collabora, è evidente con la morte allora, attimo per attimo, quello che vedo è la mia morte: niente, in fondo, arriva al dunque se non con la morte. Trasporto dei sacchi per riempirci la notte, il velluto del vivente è il più atroce degli inganni, sono un condannato a morte differito,chi parla dell’avvenire è un cialtrone è l’adesso che conta : invocare i posteri è parlare ai vermi. La maggior parte degli uomini non muore che all’ultimo momento,altri cominciano con vent’anni d’anticipo e qualche volta anche di più: sono i felici della terra. Stanotte i muri sono imbiancati dalla luna , mi aggrappo allo spazio e annaspo nel vuoto: ogni verme è roseo ,pallido e molle proprio come me. Potrei benissimo fare a meno di vivere , gli slanci del cuore mi sono completamente indigesti: ho imparato moltissimo a diffidare del cuore. Cerco di far stare l’anima nella parte giusta della vita, sto nella Verità fino in fondo quando sono consapevole che la morte mi segue passo passo , la vita è un’agonia differita: è impossibile capire altro che non sia questa verità assoluta.

05 marzo 2023ultima modifica: 2023-03-05T11:10:33+01:00da domeniconipaolo