09 luglio 2024

Cerco una felicità semplice come respirare ma, eseguita per vivere, mi stanca troppo. Sono diventato vecchio ,lo avverto dal modo in cui ho preso ad amare le disgrazie , dalla capacità di riconoscere che la Natura è più forte di tutto e tutti. Ho abbandonato le strade dell’inquietudine , amo il mio vizio principale: la voglia di scappare da ogni luogo per vincere una vana e sciocca angoscia. Baro col mio destino, con la mia ragion d’essere ,me ne torno tutto solo a me stesso contentissimo d’essere ancora più infelice. Non ho nella mia solitudine nessuna ragione d’angoscia , ho un cuore infinito con del sublime autentico dentro. La vita mi porta via ogni giorno, mi nasconde quel che voglio sapere di lei e mi inganna come tutti. Un nuovo giorno torna a brillare nel suo azzurro, il cielo rinviene in piccole onde calde ,le montagne sono piani di silenzio. Forse ciò che cerco nella vita è il piacere di provare pena per me stesso e per il mondo intero. Cerco la più gran pena possibile per diventare me stesso prima che arrivi il tempo della fine attraverso questo filo di giorni appiccicosi e precari.

02 luglio 2024

La forza principale della mia vita è l’indolenza, essa esprime la mia esistenza com’è davvero. Scopro l’avvenire così com’è cioè uno scheletro ,nient’altro che una nullità che devo animare come se esistesse davvero. Il dubbio mi attira, l’infinito si spalanca solo per me ,un ridicolo piccolo infinito nel quale casco dentro. La vita è un viaggio alla ricerca del niente assoluto,alla ricerca di una piccola vertigine per coglioni. Tristezze si accrescono ,la malinconia diventa incurabile ,l’esistenza è una cosa che mi torce ,che mi rovina la faccia. Asciugo l’immondizia del mondo,si aprono lacune nella mia stupidità ottimista ,ogni sensazione è una colica ,la vita mi vibra intorno,la notte mi chiude dentro se stessa e mi impedisce di sapere fino a che punto faccio schifo. Mi dibatto contro un non so che di impossibile ,ho il delirio facile ,non faccio nessuna fatica a disgustarmi della sostanza di cui sono fatto. Scateno silenzi, sono diventato maledettamente vecchio in un colpo solo,abolisco la vita di fuori,esisto solo grazie a una specie di esitazione tra l’inebetimento e il delirio: la mia carne vibra all’infinito di una vera vita soffice e silenziosa.