15 ottobre 2021

Questo scosceso,indolente accadere,è legato ad una monotona assenza di vita costellata da schegge di tiepida esistenza. I giorni mi mordono l’anima più inafferrabili delle nuvole che squarciano l’azzurro del cielo. Mi disseto alla bellezza mattutina, il battito del mio cuore protegge ciò che oggi sboccerà. Una cerimoniosa tristezza illumina i miei giorni, grido dall’orlo del cielo, sono malato di luce. Sulle pareti del mio perdurare si aprono crepe profonde, ostacolo lo spuntare di ogni sopravvivenza. Mi infiammo di solitudine ,evoco l’ombra della morte. Il mondo è un deserto ostile, io declino con esso. La sera rimargina le piaghe del giorno,poi la risata della notte è l’inizio di una nuova vitrea partenza. La regalità apparente dell’alba scioglie una nebbia d’acciaio e la mia fremente permanenza invade il nuovo giorno. Corro verso il colmo di me stesso ma, ostinata, l’esistenza giace ai confini del mio cuore. Mischio il corso di mille tempeste che turbano il giorno che sorge. L’universo rabbrividisce per ogni cosa che esiste: io e le stelle siamo tutt’uno nel rollio del cielo squartato di luce.

15 ottobre 2021ultima modifica: 2021-10-15T11:33:05+02:00da domeniconipaolo