10 marzo 2023

Striscio sul fondo dell’esistenza , sono un faro nel mare dell’assurdo, fallisco qualsiasi colpo con penosa regolarità, per migliorare non devo avere niente dell’uomo ma avvicinarmi al comportamento delle bestie. Non sono libero di fronte a ciò che ha forza, mi inacidisco di fronte a coloro che credono in se stessi. Sto costantemente arroncigliato come un verme perché mi sento costantemente calpestato. Se strappo dal tutto un’ idea non ho più tra le dita nulla di necessario. L’unica ambizione che mi concedo è quella di nutrire nobili sentimenti, a che cosa pervengo attendendo al varco la Realtà? A un mucchio di scarabocchi, a qualcosa di instabile, di cromaticamente stridente. Sono il caso ,il fatalismo, giaccio nella polvere. Stimo ciò che è piccolo e accessorio, essere un denutrito della vita mi fa stare bene : spolpo e rendo più scarna ogni cosa. Oscillo in un leggero fremito, l’attrito con il mondo mi consuma. Una crepa nell’anima mi apre il sentiero verso la terra dei morti, bevo i miei giorni, un temporale continua a tuonare sopra un paesaggio di smalto. Entro in ogni moto dell’anima, non dimentico il volto dei mesi, la pioggia che cade si raccoglie su frammenti di tempo che sono questi giorni confusi. Cedo la mia esistenza alla luce della luna ,fermo nel buio osservo una pellicola di neve cadere sul paesaggio ,tutto mi conduce al pensiero dominante: smetti d’esistere!

10 marzo 2023ultima modifica: 2023-03-10T17:25:00+01:00da domeniconipaolo