1aprile2020

La mia anima è messa alla catena tra oro ed oblio,albeggiando cresce sorvolando gli astri poi si  sommerge nel mare,d’improvviso s’impietrisce e sorge immensa la voglia di tramontare,allora mi sazio di lacrime avvelenate;c’è la volontà di superare me stesso ,saltarmi d’un balzo,c’è il desiderio di non avere nulla e meno di tutto la vita.Il tempo siede sul suo trono ,ogni suo soffio muove un suono di catene ,albeggia solo là dove c’è morte :si può amare solo colui che non vuole conservare se stesso.La mia esistenza sta poggiata sulla notte ,la verità sul senso della vita è consegnata al silenzio,tutto il resto s’inturgida di morte da cui sgorga,azzurro,il nulla.Viviamo pigiando il tempo,ne stilla solo pianto che si ripone in un sepolcro inondato di sole scavato da una mano indurita dalla notte.L’unico appiglio è l’acqua di questo mare cieco;la vita intera non è che predare,non è che affogare in acque senza profondità.Vivi siamo a fianco dei morti,morti siamo a fianco dei morti,i morti,maestri del ghiaccio e della pietra,latrano dal fondo del mare color squalo.Vivere è bruciarsi senza riscaldarsi,vivere è essere nobilitati dalla muffa,abitare un mondo dietro il mondo. La nausea per l’esistenza mi fa spuntare le ali,non sollevo un dito contro il mondo,così imparo a rinunciare al mondo.

1aprile2020ultima modifica: 2020-04-01T20:30:59+02:00da domeniconipaolo