7aprile2020

Tolgo i chiavistelli dai miei occhi,essi discernono ciò che è perduto,il “mai”è tornato,è la cosa più estranea di tutto ciò che è eterno.Questa notte il vento gioca con densi aromi,tutte le cose stillano nostalgia ,sono immerse nell’abisso più tenue,quello più difficile da superare.Come può esistere un al-di-di fuori-di-me?Un’anima che danza su tutte le cose?Occhi e bocca sono aperti e vuoti,le mani si tuffano a vuotare le tenebre,non trovo più parole per risalire il mondo,il mio cuore è ricoperto di foglie morte.Sono malato della mia stessa esistenza ,ogni uomo è verso se stesso il più crudele degli animali,all’uomo sono necessarie le cose peggiori per vivere che strisciano dentro le sue fauci.Il crepuscolo,zoppicando,diventa notte,ogni cosa diventa muffa e fradicio passato.Domande mi gracidano in gola e mi strozzano.Sottovento percorro mille e mille dune ,non reggo il bagliore di una nuova aurora,faccio strazio del mio nome ,mi muovo senza peso ,poi,come spuma di luce e polverosa onda ,mi infrango nello scoglio della vita:colui che tramonta non può che benedire se stesso,egli si ciba di bocconi di silenzio,ha occhi ciechi al mondo,il tempo apre crepe nell’anima in cui si insinua il morire:siamo carne che è una cosa sola con la notte.

7aprile2020ultima modifica: 2020-04-07T19:45:04+02:00da domeniconipaolo