14 giugno 2020

Non resterà di noi che un silenzio nudo, così lo spaventoso che è l’esistenza umana si dileguerà. Facciamo l’esperienza quotidiana del precipitare nel niente ; il senso di tutto ciò che è consiste nel essere più, ma inevitabilmente il nostro non è uno sguardo sul Nulla ma uno sguardo dal Nulla,per questo non scorgiamo il Nulla che siamo perché non possiamo vederci fuori di noi stessi: ci vediamo come un tutto perché ci guardiamo dal Nulla.L’accadere è dissoluzione ,nel momento in cui una cosa si realizza si decompone,degenera, viaggia verso la fine: il Nulla sta a fondamento di tutto, il Nulla fonda l’esistenza , anche Dio è subordinato al Nulla perché Dio e Nulla coincidevano prima dell’esserci-qualcosa. Dio scende dal suo trono, il tempo non c’è più il Nulla regna e custodisce ciò che chiamiamo “il senso” dell’esistere: ontologia del Nulla.Il senso dell’esistere sfugge a qualsiasi afferramento ma tale domanda si perpetua in eterno anche quando non ci sarà nessuno a porla, la domanda resta e la risposta non può essere data perché il senso è ciò che non può essere pensato,il senso non è in potere alla parola, la parola può solo corteggiare il senso dell’esistenza ma non lo può dire, è per questo che diciamo che il senso dell’esserci è il Nulla. Il silenzio che esprime il senso dell’esistenza è in realtà la parola più acuta per dirlo.Tutto è senza legge se non quella dello scontro casuale tra atomi: il caso incessantemente produce e distrugge ogni cosa ,in ogni momento l’universo può inabissarsinel caos e nel nulla. Il mondo nella sua essenza è precario e futile, a tenere insieme il mondo è il Nulla: Nulla ragione prima, Nulla fine ultimo.Tutto ciò che è è l’essere che è potendo non-essere cioè l’essere che è per non essere più che chiamiamo morte.La realtà è,nella sua profonda essenza,difettosa perché manca di uno scopo, di un fondamento. La realtà porta iscritta nella sua natura la condanna a perire che nessuno ha mai pronunciato eppure c’è. Lì dove c’era la vita c’è la morte e anche meno della morte perché c’è il NUlla: il senso dell’essere appare nell’unico modo in cui può apparire attraverso il farsi Nulla dell’Essere.

14 giugno 2020ultima modifica: 2020-06-14T19:36:28+02:00da domeniconipaolo