20\06\2019

Con un segno della mano additavi l’altra sponda dove una primavera inerte affondava nella memoria.Qui dove la vita si screzia di dolore sale un’ansia da oriente:è una tempesta anche la tua dolcezza che turbima ma non appare.Stremata resisti in questo lago d’indifferenza che è il tuo cuore:così esisti! La sera si protende sulle tue parole ,uno specchio annerito racconta una storia d’errori ,distilla veleno la tua fede feroce che non cede al destino.Il fiume è un freddo balsamo dove un cigno crudele si liscia e si contorce ,il sole si bilancia a stento nella prim’aria dell’alba.Le nocche delle tue mani s’inaspriscono cercando il vuoto.Fu così,con un brivido pungente che sollevò la cenere del giorno e ruppe qualche foro d’azzurro nella dura oscurità della notte,rifluì così il tuo destino dai cieli dell’infanzia oltre il futuro.Poi mutò il vento,nuovi nidi turbarono le gronde.Lo so,debbo riperderti ,il soffio salino che straripa dal mare fa oscura la primavera nella polvere del tramonto: l’inferno è certo.Ardono i tramonti e si imprimono sul cuore ,scendere nel gorgo è fedeltà immortale.Questo pensiero che mi chiude ogni senso di te ha i segni della morte e dal passato si fa labile il tuo barbaglio.Il saliscendi dei balestrucci dal palo non conforta i miei crucci,il sambuco già profuma,il chiarore dell’alba è una tregua alla tua chiare minaccia ,il tuo sangue scorre nelle mie vene ,è ancora tua la mia vita.Il cannone di mezzogiorno è più fioco dei battiti del mio cuore .La luce entra nel fumo e lo ferisce ,nulla finisce nemmeno la folgore che scende dalla nube .L’anima si alimenta di una chiusa passione ,la tua voce è quest’anima diffusa che ritorna lieta e triste .Hai le penne lacerate da cicloni,s’ostina in cielo un sole freddoloso .La vita scivola in un forte bagliore di catrame e di papaveri,una sera fra mille è la mia notte.Uno smorto groviglio è la mia esistenza che s’avviva a tratti;non so se infuria sale o grandine , i miei pensieri salgono a sfere di gelo ,scorgo il mondo al chiaro di luna  e vedo il fiore che ripete:non ti scordar di me.Poi un cigolio ci discosta ,l’azzurro non ricompare ,un’afa quasi visibile mi riporta a te che non so scordare.Con un soffio quest’ora s’estingue,il sole si prepara a tromontare su questo cielo di lavagna,scarne scintille sono i miei pensieri.

20\06\2019ultima modifica: 2019-06-20T17:41:21+02:00da domeniconipaolo