13 novembre 2021

Dopo l’oscurità prenatale è la durezza terrestre, quindi di nuovo le tenebre : non c’è nessun Dio che ruberà la mia morte. Il Tempo traghetta la mia esistenza verso il Nulla che mi perfora l’anima. Rimetterò la notte sulle sue rotaie  per intraprendere un viaggio che mi condurrà fino alle stelle dell’aurora. Mi lambisce questa densa immensità, sono una meteora ingoiata dalle fauci del cielo che svapora in gocce di luce.  Ogni giorno non sono distante dall’istante finale  nel quale ogni cosa diventa assenza o promessa di un futuro che non mi appartiene, chiedo, dunque, in quell’ultimo istante  che mi sia divinamente concesso il silenzio e un solitario congedo. Ogni possibile è fatto per diventare impossibile, ogni scopo è sotterrato dentro di me. La vera felicità si realizza quando è sottratta agli sguardi altrui, il mio covone di tenebre è fatto per essere acceso dalla bellezza dell’universo. Ogni giorno la vita mi smentisce,sono incerto dei miei fini, ogni parola è sinonimo di addio. La tentazione di cancellarmi mi assale ogni giorno, non emergo alla superficie, non mi espongo al rischio della luce. La mia anima è il relitto del naufragio di ogni mia giornata, per non imputridire da vivo trattengo senza angoscia il Nulla anzi il Nulla è la mia passione inesauribile.

13 novembre 2021ultima modifica: 2021-11-13T15:44:57+01:00da domeniconipaolo