02 marzo 2022

La mia anima si complica di labirinti. Tutto ciò che mi dà dolorosamente la nozione di Realtà e di finta esistenza si esprime in sillabe incomprensibili, in mormorii sussurati che ondeggiano verso la mia coscienza. Ombre rappresentano entità ignote al cospetto di un tempo eterno e di uno spazio infinito. Con una terrificante chiarezza mi sento estraneo e confuso, il semplice esser qui è una immensa stanchezza, non vivo affondo in un oceano immenso di non-senso che non ha misura né nome ; l’istinto del Reale scompare, il Reale non è nemmeno degno d’essere pensato, esso è inutile e vuoto. Mi sento come uno strano insetto che vaga nel buio e cerca invano il caldo ricordo della luce. Sono orgoglioso delle mie sconfitte, dei  miei vaneggiamenti, sono il testimone casuale di quello che ho creduto d’essere, non ho mai dato credito a quello in cui ho creduto. Vivo in un perpetuo straniamento , sono quello che sono con una certa oscurità, preferisco non darmi un nome: sono, non volendo altro, lo spettatore di me stesso. Toni lunari illuminano la mia esistenza, sono ciò che non ricordo d’essere, esisto in uno spazio falso fra ciò che sono stato e quello che sono, ciò che sarò non mi riguarda: resto murato in me stesso.

02 marzo 2022ultima modifica: 2022-03-02T11:21:13+01:00da domeniconipaolo