02 settembre 2022

Ciò che non sono calpesta il mondo, oscillo tra ciò che ho dimenticato e ciò che ho perduto, tra questi due estremi sta il senso del mio andare. Non conosco le ragioni del mio cammino per cui non so mai se sto partendo o sto arrivando. Le foglie di questo autunno che si depositano e macerano avvolgono di un sonno triste la mia vita. Questa luce fa presagire un vago sole , un mondo qualsiasi deve pur esserci al quale ,comunque, sono estraneo. Passo la giornata ad ascoltare il cadere delle foglie , non ho fare niente di più che questo. Il sussurro brusco del vento spazza via ogni mio dubbio, tutti i propositi svaniscono: esiste il fatto tragico che c’è solo l’autunno. Fuori da questa stanza c’è certamente un sole ed un giorno, sento che sono assurdo , mi assolvo dal dire: il silenzio mi allontana da ogni sensazione di futilità, cerco di ripudiare ciò che sento raggiungo così il vuoto e mi abbandono allo smarrimento. Sono un creatore di indifferenze ,vorrei essere solo interiorità , vorrei avere la forza di non lasciare intatte le stelle e immutati i cieli. Solo i piccoli gesti hanno una importanza metafisica, sono ciò che è realmente supremo nella vita. Quanto più salgo in ciò che desidero conoscere tanto più scendo in ciò che so. La vita non è che un sogno dal quale mi desta la morte, questa è l’unica eterna verità: esistere è smentirsi, rinnegare ciò che sono stato ieri. Quando desidero non ottengo nulla perché mi smarrisco nel mio desiderare. Non c’è vita migliore se non nell’annullamento dell’azione ,del pensiero e della volontà. Disperdo me stesso, apatico verso i fini ultimi abbandono ogni proposito e la stessa sensazione di vivere.

02 settembre 2022ultima modifica: 2022-09-02T19:25:10+02:00da domeniconipaolo