12 gennaio 2023

Sull’orizzonte risplende un verde crudele, scende una neve che canta a mille voci. Sono divorato dagli estremi dell’esistenza, sono estraneo al mondo intero, anelo ad una solitudine assoluta, sono attirato dall’infinito e dall’abisso del cielo. Sono un ciottolo abbandonato sulle rive dell’esistenza , sono cenere ossia sono fatto di una sostanza poco interessante destinata a volare via. Il frastuono demenziale del mondo invade la mia esistenza, non credo in niente, non spero in niente. Il passato attraversa di continuo i miei pensieri, faccio della mia esistenza un deserto, attorno a me tutto muore e tutto si ripete. Una forza sconosciuta brucia il tessuto della mia vita come una radiazione maligna. Il passato si insinua nell’oggi, la mia mano è pronta per diventare polvere. Mi faccio domande che non è possibile affidare alle parole ma provo il senso della fine e del nulla eppure spero che un leggero soffio di speranza  mi baci come una mattina d’estate. Negli istanti in cui non è più notte ma non è ancora mattino tutto rimane ancora nascosto, il tempo si accumula nelle cose e le impregna di sé . Resto nel profondo: dove c’era Dio ora c’è malinconia. Il futuro è nelle tenebre: sono creato per cessare d’esistere e dissolvermi nel Nulla. Il dubbio è la sostanza della vita, non rido, non piango, e non detesto ma provo a comprendere ciò che ho intorno a me. La morte fa uscire il Tempo dai suoi cardini, combatto una folle lotta per ogni possibilità ma solo per Dio l’impossibile esiste.

12 gennaio 2023ultima modifica: 2023-01-12T16:42:25+01:00da domeniconipaolo