Velato da un alone ondeggiante di brume torno al mio sgomento, gli alberi di questo giardino hanno l’ampiezza dolce e la forza dei grandi sogni. Le ombre della sera si radunano lentamente , ho la triste voglia di riempirmi di silenzio ,sono sventrato come un vecchio mistero, la miglior cosa che posso fare è uscire dal mondo. Mi chiedo se sto diventando un fantasma ,porto a spasso la mia condanna a morte , misuro la mia nausea stretto fra disperazione e speranza. Mi lascio sprofondare d’un sol colpo nell’abisso ,non cerco un altro me stesso. E’ arrivato il momento del mondo alla rovescia si tratta , allora, di evitare il grande squartamento. Tutto quello che mi interessa accade nell’ombra ,è difficile restare rigorosamente umani. Non so proprio dove prendere le lacrime , non credo all’avvenire vorrei solo che mi lasciassero marcire nella terra di questo cimitero. La mia coscienza è inaccessibile ai rimorsi,il tempo che passa non lavora per me . Sono allegramente rassegnato a crepare, marcirò grondante di vermi: il mio vero avvennire è ingrassare le zolle con la mia carne delusa. Questo mondo è solo un gran darsi da fare per fregare il prossimo; strappo agli anni la loro sporca vita, ho il meraviglioso diritto al mio pezzetto d’ombra sotto alberi che salgono al cielo per raggiungere la notte.
28 maggio 2024
28 maggio 2024ultima modifica: 2024-05-28T17:42:08+02:00da