28 maggio 2024

Velato da un alone ondeggiante di brume torno al mio sgomento, gli alberi di questo giardino hanno l’ampiezza dolce e la forza dei grandi sogni. Le ombre della sera si radunano lentamente , ho la triste voglia di riempirmi di silenzio ,sono sventrato come un vecchio mistero, la miglior cosa che posso fare è uscire dal mondo. Mi chiedo se sto diventando un fantasma ,porto a spasso la mia condanna a morte , misuro la mia nausea stretto fra disperazione e speranza. Mi lascio sprofondare d’un sol colpo nell’abisso ,non cerco un altro me stesso. E’ arrivato il momento del mondo alla rovescia si tratta , allora, di evitare il grande squartamento. Tutto quello che mi interessa accade nell’ombra ,è difficile restare rigorosamente umani. Non so proprio dove prendere le lacrime , non credo all’avvenire vorrei solo che mi lasciassero marcire nella terra di questo cimitero. La mia coscienza è inaccessibile ai rimorsi,il tempo che passa non lavora per me . Sono allegramente rassegnato a crepare, marcirò grondante di vermi: il mio vero avvennire è ingrassare le zolle con la mia carne delusa. Questo mondo è solo un gran darsi da fare per fregare il prossimo; strappo agli anni la loro sporca vita, ho il meraviglioso diritto al mio pezzetto d’ombra sotto alberi che salgono al cielo per raggiungere la notte.

28 maggio 2024ultima modifica: 2024-05-28T17:42:08+02:00da domeniconipaolo