26 maggio 2024

Sto dalla parte della morte, vivo in un mondo di scimmie parlanti, la vita è una immensa universale presa in giro. Ogni uomo è un mio fratello di spavento: quanto tempo deve durare ancora il mio delirio perché mi fermi stremato? Se dovessi uscire dalla mia tomba al mondo non riuscirei a controllare la nausea e un inaudito fastidio. Sono fuoco e rumore, diventerò cenere e silenzio. Questa enorme notte fatta di una spessa oscurità mi fa esitare a vivere ancora, non mi resta che collaborare con la morte. Nel velluto del vivente niente arriva mai al dunque ,ogni giorno faccio finta che la vita continua. Trasporto sacchi riempiti di notte ,sono condannato ad una morte differita ,se parlassi dell’avvenire sarei un cialtrone è l’adesso che conta: invocare i posteri è parlare ai vermi. Non morirò all’ultimo momento ma sto morendo ogni giorno, ogni attimo. Mi aggrappo alla notte ,contemplo questo muro imbiancato di luna : è così difficile sbarazzarsi di se stesso. Potrei benissimo fare a meno di vivere, ogni slancio che fa il mio cuore mi è indigesto. Sono schiacciato da una sferza di emozioni, per essere dalla parte giusta della vita mi interesso delle cose dell’anima. Sto nella mia verità fino in fondo cioè so che la morte mi segue passo passo. L’esistenza è una agonia differita : non posso capire altro che questa verità assoluta. L’esistenza è una avventura profonda misticamente anatomica. Sul rovescio della vita mi coglie l’incantevole imboscata della morte. La vita è una cosa spaventosa anche quando è addomesticata, è attraversare una malinconica e fiduciosa inquietudine. La smania di vivere si contrappone alla tormentosa e implacabile ora della morte ,così piango a mio modo il tempo che passa.

26 maggio 2024ultima modifica: 2024-05-26T18:05:06+02:00da domeniconipaolo