Il canto degli uccelli…qui a Belmonte-

 

Sono passati oltre cinquant’anni da quando venni ad abitare qui su questa collina,immersa nel verde della natura, tra prati e boschi. Il cinguettio degli uccelli era la colonna sonora dei miei giorni, e anche delle notti. Se all’inizio mi infastidivano un po’ è anche vero che mi sono abituata presto, dopotutto nessun confronto col traffico cittadino, i fischi dei treni, i clacson. Piano piano mi innamorai di loro, incominciai ad osservare la loro vita, a riconoscerli per specie e a distinguere anche il loro canto, ad aspettarli quando era la loro stagione- Ogni anno sono tornati i miei uccellini, tranne le rondini, che sono quasi del tutto sparite e me ne dispiace moltissimo .Sapevo che la rondine che tornava era quella dell’anno prima e ancora. Mi mancano tanto i loro voli al tramonto, i loro giochi acrobatici, il loro canto corale che annunciava la sera, la quiete, bellissime in quell’azzuro che scuriva piano piano- Stamattina ho spalancato le finestre al primo sole e un concerto di primavera ha riempito la casa. Un flusso di calda serenità scendeva piano nel mio cuore, mentre, appoggiata al davanzale coglievo l’incanto azzurro del cielo, la carezza fresca dell’aria che stava intiepidendo al tepore del sole. Per quel poco mi sono goduta un momento di felicità senza sentirmi in colpa perchè cancellavo solo per un attimo quell’ immenso dolore, che mi porto dentro.

cardellini

Goldfinches on Thistle by Jemima Blackburn.

Watercolour over graphite (1823-1909).

 The Trustees of the British Museum.

Il canto degli uccelli…qui a Belmonte-ultima modifica: 2023-03-16T15:25:32+01:00da g1b9

Un pensiero riguardo “Il canto degli uccelli…qui a Belmonte-”

  1. Gli uccelli in genere, sono gli tra gli animali che più adoro. Il loro linguaggio specialmente, è celestiale, propedeutico e meraviglioso da ascoltare anche se non si comprende cosa dicono. Tuttavia, si può coglierne il senso se si osservano i loro movimenti: è un piacere ascoltarli, anzi a volte se interviene un “suono” esterno” e si spaventano, obbligandoli alla fuga, sono solito…esprimere qualche termine poco ortodosso e tendente al triviale. Da me è difficile, il contesto è diverso dal tuo: pace e serenità francamente non fanno parte del mio habitat quotidiano. E’ vero, sono circondato da tanto verde e sarebbe favorevole al loro cinguettio, purtroppo c’è traffico e c’è movimento, ovvero, pace assoluta non c’è! Mi accontento del poco che si può sentire, pochissimo visto che le rotture degli zebedei, sono continue e…le bestemmie pure!!!!!
    Buona e bella serata Giovanna.

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