La leggenda maya del colibrì…

 

Secondo gli antichi Maya gli Dei hanno creato tutte le cose sulla Terra e, nel fare ciò, ogni animale, ogni albero e ogni pietra sono stati incaricati di fare un lavoro. Ma quando ebbero finito, notarono che non c’era nessuno incaricato di trasportare i loro desideri e pensieri da un luogo all’altro. Dato che non avevano più fango o mais per creare un altro animale, presero una pietra di giada e con essa scolpirono una freccia molto piccola. Quando fu pronta, le soffiarono addosso e la piccola freccia volò fuori. Non era più una semplice freccia, ora aveva la vita: gli dei avevano creato il ts’unu’um , cioè il colibrì.  Le sue piume erano così fragili e così leggere, che il colibrì poteva avvicinarsi ai fiori più delicati senza muovere un solo petalo. Brillava sotto il sole come gocce di pioggia e rifletteva tutti i colori.  Quindi, gli uomini hanno cercato di catturare quel bellissimo uccello per fare decorazioni con le sue piume. Gli dei, vedendoli, si arrabbiarono e dissero che se qualcuno avesse osato catturare un colibrì, sarebbe stato punito.
Ecco perché i colibrì non possono essere tenuti in gabbia. Gli dei li hanno creati per volare liberamente. Ma gli dei non solo hanno creato questi splendidi uccelli e li hanno resi liberi. Assegnarono loro anche un lavoro: i colibrì avrebbero dovuto portare i pensieri degli uomini e degli dei stessi da una parte all’altra.  Ecco perché, secondo la leggenda, quando un colibrì appare improvvisamente davanti a te, porta un messaggio di amore e affetto da qualcuno che ti sta pensando.

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La leggenda maya del colibrì…ultima modifica: 2024-03-18T17:06:43+01:00da g1b9

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