” La stanza rossa “di Henri Matisse o se preferite “Armonia in rosso”, altro titolo dell’opera…

Henri Matisse dipinge “La stanza rossa” nel 1908, quando il suo percorso artistico approda al fauve, ossia alla concezione di pittura come espressione di emozioni rese attraverso il colore. E’ nota anche come Armonia in rosso. L’opera di Henri Matisse è un olio su tela che ,prima di essere quella che è ora e tale uscita dal suo studio , è stata prima verde e poi blu.

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                       Henri Matisse, La stanza rossa, 1908

Ne la stanza rossa Matisse rappresenta una domestica che prepara la tavola. . Sul tavolo, coperto da una tovaglia rossa, sono poggiati frutti, un paio di bottiglie e un’alzata con dei fiori. Sul lato opposto una sedia impagliata alle cui spalle una finestra si apre su un paesaggio stilizzato molto variopinto. Nella stanza rossa ciò che colpisce, oltre alla cromia, è la presenza di alcuni arabeschi che si snodano sulla tovaglia e sui muri e che saranno poi una costante nelle opere di Henri Matisse.

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Henri Matisse, La tavola imbandita, 1897

Henri Matisse dipinse Armonia in rosso nel 1908, quando aveva 39 anni. Undici anni prima egli si era già confrontato con il medesimo soggetto. Tra la prima e la seconda versione però cambia tutto: se gli elementi del quadro sono i medesimi (la donna, le sedie, la tavola imbandita, la finestra), lo stile , nel corso del tempo, è andato incontro ad un’estrema semplificazione e ad una accentuazione del ruolo del colore. Nella prima opera sono evidenti tutte le gamme cromatiche mentre non si vede il ricorso al disegno. Nella seconda, invece, i colori si sono ridotti al rosso predominante, al blu, al nero e al giallo, mentre ogni elemento è contornato da una spessa linea scura. Anche la costruzione dello spazio non è più la stessa: nel dipinto del 1897, le linee convergono verso un unico punto mentre ne La stanza rossa siamo di fronte a tre sole linee oblique con differenti punti di fuga. La profondità è appena suggerita dalla scansione dei colori e dal tavolo che, tuttavia, si confonde con la parete. Anche le donne sono totalmente diverse; la prima figura ha una fisicità che la seconda perde per apparire quasi un ritaglio dal fondo.
La Stanza rossa di Henri Matisse è evidente dimostrazione di pittura fauve, di cui ho parlato all’inizio e qui la violenza della cromia vuole esaltare la positività, come emozione dominante.