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La speranza nell’attesa del CAOS - Siamo anelli aperti o chiusi di catene mai costruite. IinA_M@

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Dichiarazione del Presidente Napolitano dopo la mancata approvazione da parte della Camera dell'art.1 Rendiconto Generale Stato

C o m u n i c a t o
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"Ho finora sempre preso imparzialmente atto della convinzione espressa dal governo e dai rappresentanti dei gruppi parlamentari che lo sostengono circa la solidità della maggioranza che attraverso reiterati voti di fiducia ha confermato il suo appoggio all'attuale esecutivo. Ma la mancata approvazione, da parte della Camera, dell'articolo 1 del Rendiconto Generale dell'Amministrazione dello Stato, e, negli ultimi tempi, l'innegabile manifestarsi di acute tensioni in seno al governo e alla coalizione, con le conseguenti incertezze nell'adozione di decisioni dovute o annunciate, suscitano interrogativi e preoccupazioni i cui riflessi istituzionali non possono sfuggire. La questione che si pone è se la maggioranza di governo ricompostasi nel giugno scorso con l'apporto di un nuovo gruppo sia in grado di operare con la costante coesione necessaria per garantire adempimenti imprescindibili come l'insieme delle decisioni di bilancio e soluzioni adeguate per i problemi più urgenti del paese, anche in rapporto agli impegni e obblighi europei. E' ai soggetti che ne sono costituzionalmente responsabili, Presidente del Consiglio e Parlamento, che spetta una risposta credibile".
Roma, 12 ottobre 2011
                                                                                          ******************************
Il Presidente Napolitano ha ricevuto il Presidente della Camera Fini

C o m u n i c a t o
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha oggi ricevuto al Quirinale il Presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, che ha ringraziato per averlo messo al corrente delle ragioni che ad avviso dei presidenti dei gruppi parlamentari di opposizione rendono politicamente complesso il superamento della situazione determinatasi a seguito del voto contrario all'art. 1 del rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato.Il Capo dello Stato ha espresso la convinzione che tocchi al Presidente del Consiglio indicare alla Camera nell'annunciato intervento di domani la soluzione che possa correttamente condurre alla dovuta approvazione da parte del Parlamento del rendiconto e dell'assestamento. Sulla sostenibilità di tale soluzione sono competenti a pronunciarsi le Camere e i loro Presidenti.

Roma, 12 ottobre 2011
ANSA.it
Opposizioni domani fuori da Aula
Strategia comune di Pd, Idv, Liberal Democratici e Terzo Polo
12 ottobre, 20:00 (ANSA)
- ROMA, 12 OTT - ''I gruppi parlamentari di opposizione non saranno presenti in Aula durante le comunicazioni del presidente del Consiglio e non parteciperanno al successivo dibattito per non essere complici di una situazione che e' ormai intollerabile'', annunciano i gruppi di Pd, Idv Liberal Democratici e Terzo Polo. ''Il rispetto per le istituzioni repubblicane e per il Parlamento ci impone di votare la sfiducia rispondendo alla chiama di venerdi' mattina'', precisano i gruppi di opposizione.

 

Purtroppo oltre al "PEGGIO" esiste la sua degenerazione nella quale sguazziamo fra oceani di chiacchiere al vento.

I pozzi sono stati sistematicamente prosciugati, non resta che completare le operazioni di avvelenamento.

guarda che spettacolo!

Il discorso 1° parte  2°parte

 
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Commenti al Post:
ninograg1
ninograg1 il 13/10/11 alle 00:57 via WEB
ma il nostro avvinto come l'edera resiste.... abbiamo in dotazione defolianti? non mi pare....
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 14/10/11 alle 20:30 via WEB
da "fesso vaccinato" mi chiedo dove sono finiti i baroni dell'università? a che serve la cultura che viene somministrata nella nostra scuola?
forse un po' di acido potrebbe risolvere il problema.
(Rispondi)
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 13/10/11 alle 10:55 via WEB
Reminescenza

Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare.”
(Elsa Morante)

Qualunque cosa abbiate pensato, il testo, del 1945, si riferisce a B. Mussolini… (Testo circolare ricevuto via e-mail. Di seguito, pubblico il testo originale della lettera di Elsa Morante da cui è stato “estrapolato” il brano che circola in rete. Certamente non modificherà il pensiero dei lettori, semplicemente desidero essere preciso lasciando a ciascuno la libertà di crearsi una propria opinione al riguardo).

“Mussolini e la sua amante Clara Petacci sono stati fucilati insieme, dai partigiani del Nord Italia. Non si hanno sulla loro morte e sulle circostanze antecedenti dei particolari di cui si possa essere sicuri. Così pure non si conoscono con precisione le colpe, violenze e delitti di cui Mussolini può essere ritenuto responsabile diretto o indiretto nell’alta Italia come capo della sua Repubblica Sociale. Per queste ragioni è difficile dare un giudizio imparziale su quest’ultimo evento con cui la vita del Duce ha fine. Alcuni punti però sono sicuri e cioè: durante la sua carriera, Mussolini si macchiò più volte di delitti che, al cospetto di un popolo onesto e libero, gli avrebbe meritato, se non la morte, la vergogna, la condanna e la privazione di ogni autorità di governo (ma un popolo onesto e libero non avrebbe mai posto al governo un Mussolini). Fra tali delitti ricordiamo, per esempio: la soppressione della libertà, della giustizia e dei diritti costituzionali del popolo (1925), la uccisione di Matteotti (1924), l’aggressione all’Abissinia, riconosciuta dallo stesso Mussolini come consocia alla Società delle Nazioni, società cui l’Italia era legata da patti (1935),la privazione dei diritti civili degli Ebrei, cittadini italiani assolutamente pari a tutti gli altri fino a quel giorno (1938). Tutti questi delitti di Mussolini furono o tollerati, o addirittura favoriti e applauditi. Ora, un popolo che tollera i delitti del suo capo, si fa complice di questi delitti. Se poi li favorisce e applaude, peggio che complice, si fa mandante di questi delitti. Perché il popolo tollerò favorì e applaudì questi delitti? Una parte per viltà, una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse o per machiavellismo. Vi fu pure una minoranza che si oppose; ma fu così esigua che non mette conto di parlarne. Finché Mussolini era vittorioso in pieno, il popolo guardava i componenti questa minoranza come nemici del popolo e della nazione, o nel miglior dei casi come dei fessi (parola nazionale assai pregiata dagli italiani). Si rendeva conto la maggioranza del popolo italiano che questi atti erano delitti? Quasi sempre, se ne rese conto, ma il popolo italiano è cosìffatto da dare i suoi voti piuttosto al forte che al giusto; e se lo si fa scegliere fra il tornaconto e il dovere, anche conoscendo quale sarebbe il suo dovere, esso sceglie il suo tornaconto. Mussolini, uomo mediocre, grossolano, fuori dalla cultura, di eloquenza alquanto volgare, ma di facile effetto, era ed è un perfetto esemplare e specchio del popolo italiano contemporaneo. Presso un popolo onesto e libero, Mussolini sarebbe stato tutto al più il leader di un partito con un modesto seguito e l’autore non troppo brillante di articoli verbosi sul giornale del suo partito. Sarebbe rimasto un personaggio provinciale, un po’ ridicolo a causa delle sue maniere e atteggiamenti, e offensivo per il buon gusto della gente educata a causa del suo stile enfatico, impudico e goffo. Ma forse, non essendo stupido, in un paese libero e onesto, si sarebbe meglio educato e istruito e moderato e avrebbe fatto migliore figura, alla fine. In Italia, fu il Duce. Perché è difficile trovare un migliore e più completo esempio di Italiano. Debole in fondo, ma ammiratore della forza, e deciso ad apparire forte contro la sua natura. Venale, corruttibile. Adulatore. Cattolico senza credere in Dio. Corruttore. Presuntuoso: Vanitoso. Bonario. Sensualità facile, e regolare. Buon padre di famiglia, ma con amanti. Scettico e sentimentale. Violento a parole, rifugge dalla ferocia e dalla violenza, alla quale preferisce il compromesso, la corruzione e il ricatto. Facile a commuoversi in superficie, ma non in profondità, se fa della beneficenza è per questo motivo, oltre che per vanità e per misurare il proprio potere. Si proclama popolano, per adulare la maggioranza, ma è snob e rispetta il denaro. Disprezza sufficientemente gli uomini, ma la loro ammirazione lo sollecita. Come la cocotte che si vende al vecchio e ne parla male con l’amante più valido, così Mussolini predica contro i borghesi; accarezzando impudicamente le masse. Come la cocotte crede di essere amata dal bel giovane, ma è soltanto sfruttata da lui che la abbandonerà quando non potrà più servirsene, così Mussolini con le masse. Lo abbaglia il prestigio di certe parole: Storia, Chiesa, Famiglia, Popolo, Patria, ecc., ma ignora la sostanza delle cose; pur ignorandole le disprezza o non cura, in fondo, per egoismo e grossolanità. Superficiale. Dà più valore alla mimica dei sentimenti , anche se falsa, che ai sentimenti stessi. Mimo abile, e tale da far effetto su un pubblico volgare. Gli si confà la letteratura amena (tipo ungherese), e la musica patetica (tipo Puccini). Della poesia non gli importa nulla, ma si commuove a quella mediocre (Ada Negri) e bramerebbe forte che un poeta lo adulasse. Al tempo delle aristocrazie sarebbe stato forse un Mecenate, per vanità; ma in tempi di masse, preferisce essere un demagogo. Non capisce nulla di arte, ma, alla guisa di certa gente del popolo, e incolta, ne subisce un poco il mito, e cerca di corrompere gli artisti. Si serve anche di coloro che disprezza. Disprezzando (e talvolta temendo) gli onesti , i sinceri, gli intelligenti poiché costoro non gli servono a nulla, li deride, li mette al bando. Si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, e quando essi lo portano alla rovina o lo tradiscono (com’è nella loro natura), si proclama tradito, e innocente, e nel dir ciò è in buona fede, almeno in parte; giacché, come ogni abile mimo, non ha un carattere ben definito, e s’immagina di essere il personaggio che vuole rappresentare”. ( Roma 1 Maggio 1948 )
Pagina di diario, pubblicata su Paragone Letteratura, n. 456, n.s., n.7, febbraio 1988, poi in Opere (Meridiani), Milano 1988, vol. I, pp. L-LI.
(Rispondi)
 
DgVoice
DgVoice il 13/10/11 alle 17:48 via WEB
Si dovrebbe intervenire subuti per tutto c'è un punto di non ritorno , Staff Radio DgVoice, Mauro
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 14/10/11 alle 20:31 via WEB
penso che il punto di non ritorno lo abbiamo già superato.
(Rispondi)
 
semprepazza
semprepazza il 13/10/11 alle 19:37 via WEB
Sembra di toccare il fondo ogni volta ed invece si va sempre più giù... Provo qualscosa di simile alla frustrazione.
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 14/10/11 alle 20:36 via WEB
questi signori, chiamiamoli così, applicano continuamente la loro furbizia per inventare sempre nuovi stratagemmi che sfuggono alla nostra attenzione.
(Rispondi)
 
ladymarianna0
ladymarianna0 il 13/10/11 alle 21:16 via WEB
Putroppo dove il peggio mette le radici, il meglio non riesce a germogliare, gli manca il terreno e lo spazio, e l'aria...
Ho invertito il senso di un vecchio detto popolare, ma la sensazione di soffocamento è davvero molto forte... Sono profondamente preoccupata...
Un caro saluto, M.
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 14/10/11 alle 20:39 via WEB
manca l'aria, Monica. meno male che abbiamo anche altri valori a cui dedicare il nostro tempo e le nostre passioni; domani è un altro giorno e non siamo con loro. un saluto a te, M@.
(Rispondi)
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 14/10/11 alle 10:23 via WEB
SE LO DICE L'AVV. GIULIA BONGIORNO!

Intervista
'Per il Cav. niente salvacondotto' di Susanna Turco'
La legge sulle intercettazioni è contro la libertà.
<<Berlusconi deve andarsene, senza tutele legali. E Casini ha capito prima di Fini che con Silvio non si andava lontano>>
Colloquio con l'ex presidente della Commissione Giustizia Giulia Bongiorno ...VAI ALL'INTERVISTA
(Rispondi)
 
vargen
vargen il 14/10/11 alle 10:56 via WEB
La preoccupazione più grande è dovuta al fatto che Tutti quelli che parlano (con esclusione forse di uno, Della Valle che non si candiderebbe ), sono solo gran chiacchiere per attirare consensi di poveri ignoranti! Escludendo la coalizione di governo attuale ( parlo delle persone, poco credibili "politicamente" in quanto sono dimostratamente li, tutte con un solo scopo, i cavoli loro), escludendo il PD che ad ora ha fatto una sola politica, tentare di cacciare Berlusconi, ma programmi ed idee LO ZERO ASSOLUTO! Ed inoltre visti i personaggi, tutti vecchi marpioni che sono li solo per se stessi... Fini con Rutelli, sono tutto un "programma" fatto apposta per rilanciare un vecchio solo riverniciato... ( Rutelli inoltre a Roma ne ha fatte di cotte e di crude). Montezemolo, a parte la bassa levatura personale ( i titoli e meriti li ha solo per grazia parentale ) visti i precedenti di Berlusconi NON mi da garanzie ma solo grattacapi! Escludiamo Vendola che ancora crede nel Marxismo e in una ecologia che tutto è tranne che ecologica ( per cui è "ammanicato" si direbbe a Roma ) chi ci resta? Io credo solo liste civiche ed il divieto di candidatura alle politiche a politici già "professionisti" eletti anche nelle amministrative, sono già allenati a fare sfacelo!
(Rispondi)
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 14/10/11 alle 12:46 via WEB
Il "merito" demerito del "tizio", alcuni lo chiamiamo così per meglio identificarlo, è stato quello di inventarsi una sottospecie di <<costituzione sostanziale>> contrapposta alla cosiddetta "Costituzione formale" scritta nel 1948, portando avanti un finto e puerile sistema bipolare. Il tutto si è svolto, purtroppo, con la <<complicità>> consapevole o meno, di tanti figuri della sx, prima di tutti i suoi avversari candidati al posto di PdC, che dovrebbe essere inteso in modo diverso da quella che rappresenta la figura del "PREMIER".
In nome di tale pseudo-aggiornamento costituzionale il tizio si è comportato da "sgradasso" facendo il pagliaccio in giro per il mondo e prendendo per il culo non tanto chi, come me non riuscirebbe a votarlo in nessun caso per allergia costituzionale, ma soprattutto le persone di dx che pur credendo nella sana spinta che sostiene l'autorealizzazione sanno coniugare il loro sano egoismo con la necessaria solidarietà verso coloro che la natura o la vita hanno reso più deboli e, pertanto, bisognosi di aiuto e comprensione.
Dal punto di vista pratico oggi ci si sente quasi tutti "orfani" sia a dx che a sx questo è certo.
Riuscire a porre fine a questa epoca definita "berlusconiana" rappresenta, comunque, un passo importante ed essenziale per poter ricominciare una nuova epoca certo piena di difficoltà, rinunce e sacrifici, ma di certo, più umana.
(Rispondi)
 
 
 
vargen
vargen il 14/10/11 alle 15:35 via WEB
Io ho una idea: Guarda situazioni drammatiche come la Grecia, ma in fin dei conti NON SONO i primi. Se tutto crollasse ci sarebbe il modo di dire: Tiriamoci su le maniche e ricominciamo... Così è impossibile. Il default fa paura? A me fa più paura l' incapacità ( chiamiamola così, ma è ben altro) di tutti questi signori che hanno ribrezzo anche del comune sapone delle mani, troppo aggressivo per le loro pelli delicate! Se si va in default, con la consapevolezza di un debito DEBITO, ma anche la capacità di FARE che l' italiano ha sempre avuto... Magari sarebbe meglio...! Il debito pubblico italiano è stato creato da 35 anni di clientelismo e non hanno nessuna intenzione di smettere, basta guardare chi detta le manovre economiche! Scrivevo in un vecchio post: Se il 60% della popolazione lavoratrice italiana è composto dai dipendenti di mini imprese con 5-10 dipendenti, perchè a parlare con i governo va la CONFINDUSTRIA? Perchè hanno la voce grossa? Forse perchè finora l' hanno alzata sempre e solo loro!!!
(Rispondi)
 
 
 
 
ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 14/10/11 alle 19:49 via WEB
Per andare verso il "default" è solo questione di tempo; in pratica ci avviciniamo un po' ogni giorno e, forse, per questo non ce ne accorgiamo. Durante questi ultimi tre anni di questo governo il debito pubblico è aumentato in valore assoluto di oltre 300 miliardi soprattutto a ragione del pagamento degli interessi che dovranno, comunque, essere pagati anche per gli anni futuri.
Per scherzo, ma, forse, non tanto, in un commento nel blog di angeligian avevo proposto, visti anche i buoni rapporti fra questo governo ed il vaticano, di coprire tutti i duemila miliardi del debito pubblico con la vendita di indulgenze. Nessuno ci perderebbe ed i ladroni potrebbero illudersi di evitare il fuoco dell'inferno.
E' vero che la nostra economia si sostiene sulle attività sviluppate dalle microimprese, ma è anche vero che molte di queste imprese operano, o meglio operavano, nell'ambito dell'indotto delle grandi aziende.
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
vargen
vargen il 15/10/11 alle 10:17 via WEB
E' vero che le microimprese sono spesso, ma non sempre, un indotto delle grandi, ma anche vero che a causa della pressione fiscale unica al mondo e delle "prassi" consolidate dal sistema italia e dall' imperialismo economico di dette grandi imprese non solo si crea un regime di oligopolio, ma anche di mercato. Inutile ricordare qui i metodi pirateschi dei grandi dell' economia per cui avviene che un prodotto che costa 5 viene immesso sul mercato a 100 avendo come margine solo quello della grossa industria che ha sedi all' estero per cui elude e che in Italia, grazie a questo metodo oltre alla pressione fiscale più elevata del modo o quasi ci ritroviamo anche con prodotti e servizi più cari del mondo, vedasi le tabelle sul costo energetico e dei servizi della CEE ed i costi dei prodotti al consumo. Se la frutta e verdura italiana costa meno all' estero, lo stesso latte ecc un motivo c'è, gli oligopoli. In Italia in nome di un falso liberismo si è creata una situazione economica insostenibile per la popolazione. Il fatto che l' Italia sia, relativamente al reddito pro capite, al 24° posto su 26 paesi della CEE è indicativo della situazione drammatica dell' economia che peraltro è condannata in queste condizioni ad un peggioramento esponenziale. Non dimentichiamo quanto citavo in un mio vecchio post a proposito delle radiografie, come esempio, che se fatte "privatamente" hanno lo stesso costo del "ticket" presso una struttura pubblica o i casi eclatanti come quello dell' INAIL, obbligatoria, che tu DEVI pagare come "assicurazione" ma che poi, INAIL, si rivale nei confronti del datore di lavoro in caso di incidente. Caro mio sono tutte TANGENTI ISTITUZIONALIZZATE che si trovano solo qui in Italia. Se il sistema è questo ....MEGLIO CHE CROLLI!
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dolly.1
dolly.1 il 14/10/11 alle 10:58 via WEB
SIAMO A UN PUNTO DI NON RITORNO E VERAMENTE MESSI MALE. CIAO MARIO HANNO VOLUTO PORTARCI A QUESTO!!!! DEL PAESE NON IMPORTA A NESSUNO, VOGLIONO SALVARE IL LORO POTERE.
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 14/10/11 alle 20:25 via WEB
purtroppo la sx non mostra di saper creare alcuna alternativa percorribile.
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 14/10/11 alle 11:50 via WEB
ANSA.it
Governo: Berlusconi va alla conta, il test su quota 316 voti
Alle 12,30 via al voto in Aula, si comincia alle 11.
Premier a Montecitorio La diretta dalla Camera 14 ottobre, 11:32
Dalle 11 nell'Aula della Camera le dichiarazioni di voto sulla fiducia chiesta ieri dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il dibattito, piu' breve del solito, dovrebbe durare circa mezz'ora: i gruppi di opposizione, infatti, non intervengono ed entreranno in Aula solo per votare contro la fiducia.

Di conseguenza parleranno solo il segretario del Pri Francesco Nucara (tre minuti), e (10 minuti ciascuno) i capigruppo di Pt, Lega e Pdl, Moffa, Reguzzoni e Cicchitto. La chiama e' prevista dalle 12:30.

GAVA: NON VOTO, PREMIER ALLARGHI MAGGIORANZA -"Non andrò a votare la fiducia". Lo dice all'Ansa lo scajoliano Fabio Gava."Lo faccio- spiega - perché non credo sia giusto votare la sfiducia essendo stato eletto nella lista del Pdl e per l'affetto sincero che provo per Berlusconi. Ma nel suo interesse reputo necessario un momento di decantazione per un allargamento della maggioranza.

BERLUSCONI IN AULA - Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è giunto nell'Aula della Camera dove sono in corso le dichiarazioni di voto sulla fiducia. Il premier ha preso posto ai banchi del governo, dove era già presente il ministro Elio Vito, con il ministro Raffaele Fitto.
di Yasmin Inangiray
Nessuna intenzione di fare passi indietro e nel caso il governo non avesse i numeri l'unica alternativa sono le elezioni. Silvio Berlusconi lo ripete in diversi passaggi del suo intervento alla Camera mandando un messaggio chiaro alle opposizioni, alla pattuglia dei malpancisti che da giorni agita le file della maggioranza, ma anche al Capo dello Stato. Ma nonostante i 'frondisti' abbiano inviato segnali di pace, garantendo domani la fiducia all'esecutivo, salgono la tensione nel Pdl e la preoccupazione del premier sui numeri, sul rischio di un 'trappola' o, quanto meno, di una fiducia risicata che certo, si ricorda in ambienti parlamentari, non rientrebbe nei parametri richiesti da Giorgio Napolitano. Per questo motivo, il pomeriggio per la maggioranza e' stato scandito da un susseguirsi di trattative e riunioni.
Ed il primo a cercare di serrare le fila e' stato proprio il Cavaliere che da palazzo Grazioli avrebbe chiamato uno ad uno i cosiddetti 'malpancisti' chiedendo di riflettere bene sulle conseguenze di un'eventuale crisi di governo. A tutti avrebbe ribadito l'intenzione di non fare passi indietro: piuttosto - sarebbe stato il ragionamento - votatemi la sfiducia, perche' altrimenti io non me ne vado. il Cavaliere smentisce pero' nettamente l'esistenza di ''trattative'' con Claudio Scajola che definsice ''un amico''e un ''protagonista importante'' del Pdl. Ad altri parlamentari considerati in bilico avrebbe chiesto quale sarebbe la convenienza ad aprire trattative con i centristi: pensate che Casini possa darvi delle garanzie? Avrebbe chiesto il capo del governo. Se con i suoi il Cavaliere si dice convinto che il governo non subira' contraccolpi, lo stato maggiore del Pdl e' in fibrillazione. Il rischio infatti non sarebbe in assoluto la sfiducia ma, le assenze mirate di alcuni deputati che abbasserebbero l'asticella molto sotto quota 319.
A quel punto, e' il timore a via dell'Umilta', il Quirinale potrebbe mettere in discussione la possibilita' per la maggioranza ed il governo di garantire l'approvazione di provvedimenti senza dover ricorrere ad altri voti di fiducia. Le preoccupazioni pero' non sono solo verso i malpancisti ma, anche, per tutta quella pattuglia, nutrita, di parlamentari e ministri che da tempo manifestano insofferenza verso il ministro dell'Economia Giulio Tremonti.
Il gelo con il responsabile del Tesoro va avanti ormai da mesi e a a questo si aggiunge la guerra che diversi esponenti del governo sono pronti a muovere contro il titolare di via XX Settembre sul decreto sviluppo ma, ancor prima, sulla legge di stabilita' che domani deve ricevere il via libera dal Consiglio dei ministri. Nel testo infatti sono contenuti quei tagli ai ministeri che il 'superministro' avrebbe deciso senza consultare i diretti interessati. Tanto che il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo ha gia' annunciato che votera' contro la legge nel caso ci siano ulteriori sforbiciate al suo ministero. Atteggiamento che potrebbe essere imitato anche da altri. La situazione e' ancora piu' incerta sul decreto sviluppo che, sulla carta, dovrebbe vedere la luce entro la prossima settimana e che rappresenta un'altro focolaio di polemiche. Un caos, quello della maggioranza, su cui punta il dito l'opposizione che all'unisono chiede al premier di dimettersi: ''Berlusconi ha fatto un discorso sul piano politico penoso'', attacca Pier Luigi Bersani mentre Pier Ferdinando Casini rilancia l'ipotesi di un governo di responsabilita' nazionale, ma se non e' possibile questa opzione, mette in chiaro l'ex presidente della Camera, '' allora ben vengano le elezioni, che sono sempre un fatto democratico''.
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 14/10/11 alle 14:55 via WEB
14 ottobre, 14:28
(ANSA) - ROMA, 14 OTT - Il governo ha ottenuto la fiducia con 316 si' contro 301 no. I votanti alla Camera sono stati 617. La maggioranza richiesta era di 309.
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 14/10/11 alle 19:26 via WEB
ANSA.it
Napolitano, mi preoccupa il contesto A proposito della bocciatura dell'art.1 del rendiconto
14 ottobre, 17:54
(ANSA) - ROMA, 14 OTT - ''Come ho avuto modo di chiarire nella dichiarazione da me rilasciata la mattina di mercoledi' scorso, preoccupante istituzionalmente e' il contesto piu' generale in cui si e' inserita la mancata approvazione dell'art. 1 del Rendiconto'', scrive il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ai capigruppo della maggioranza.

Un'altro giro di giostra è stato portato a termine ...secondo copione già collaudato.

VI PARE CHE ABBIA RICEVUTO LE RISPOSTE ALLE SUE OSSERVAZIONI?

...IL GOVERNO SI TRASFERISCE IN PARLAMENTO ...IN ATTESA DI PERCORRERE L'ULTIMO GIRO!
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ninograg1
ninograg1 il 14/10/11 alle 22:51 via WEB
a il capo dello stato il resto è fuffa perché il pdmenoelle sa benissimo di non essere in grado di governare in maniera alternativa a come hanno fatto finora i suoi cloni...
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ITALIANOinATTESA
ITALIANOinATTESA il 14/10/11 alle 23:23 via WEB
...in pratica ci troviamo in un vicolo cieco e per venirne fuori occorre qualcosa di dirompente.
Si parla di bipolarismo quando, invece, si tratta di una trappola approntata dal "tizio" per giostrare tutta l'accozzaglia di gruppi ...gruppetti e cani sciolti ...tutti alla ricerca della ciotola di pappa. Da Mentana ci sono Rutelli e Scilipoti!!!!!!!!!!!!!!!!.
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