Il DNA è asimmetrico. La struttura della molecola del DNA ha la forma di una scala che si attorciglia solo in senso levo-giro, non esistono in natura molecole destro-gire. Primo Levi ha scritto L’asimmetria e la vita, una raccolta di scritti saggistici comparsi su giornali e riviste fra il 1955 e l’anno della sua scomparsa, il 1987. Ci sono testi dedicati ad Auschwitz, all’ebraismo, recensioni di libri, saggi curiosi di argomento scientifico, letterario, linguistico.
Primo Levi insiste molto sulla dissimmetria. La vitalità di tutto nasce da una discrepanza, da una dissimmetria.
L’asimmetria e la vita è lo scritto-cardine, ripreso dopo quarant’anni, il tema della sua tesi di laurea; da chimico frequentatore della fisica nucleare e dell’astrofisica s’interroga sull’origine della vita, sulla misteriosa circostanza che “l’asimmetria destra-sinistra è intrinseca alla vita; coincide con la vita; è presente, immancabile, in tutti gli organismi, dai virus ai licheni alla quercia al pesce all’uomo“.
La vita è dunque asimmetrica. Levi era stato il testimone delle mostruosità generate dalla ragione elevata ad assoluto e simmetrico principio di un’organizzazione politica mobilitata allo sterminio biologico. L’asimmetria (o l’impurità, o il “granello di senapa“) è in rapporto con la confusione, l’irregolarità, l’imperfezione della vita. Allo stesso tempo l’asimmetria è in rapporto con la vitalità: il potenziale energetico di tutto quanto non si lascia mettere completamente a fuoco, che non si lascia appiattire a una dimensione.
Nella Tregua, attraverso Mordo Nahum il Greco, Levi ci racconta che dal rinnovato Caos primigenio del dopo-lager si generavano “esemplari umani scaleni, difettivi, abnormi”.
Anche il mondo fisico si genera per asimmetrie: piccole differenze nel processo di morte stellare provocano ampie variazioni nel grado di asimmetria.
La nube interstellare è in equilibrio dinamico tra energia cinetica del gas e forza di gravità. Se l’equilibrio si spezza abbiamo il collasso e la nascita di una stella, con la formazione degli elementi pesanti. L’Antimateria è’ un materiale composto di antiparticelle. Le particelle comuni nel nostro universo, come l’elettrone e il protone, definiscono la materia e le loro antiparticelle l’antimateria. I fisici ritengono che nell’universo sia presente solo una piccolissima percentuale di antimateria. Tuttavia, a livello microscopico, le interazioni delle antiparticelle fra loro sono quasi del tutto identiche a quelle tra le corrispondenti particelle. L’origine dell’asimmetria tra particelle e antiparticelle nell’universo costituisce un problema complesso non ancora pienamente compreso. È accaduto a un certo momento un fatto di enorme importanza: una violazione della simmetria.
Tra 0 e 10-43 sec nell’universo regnavano le simmetrie.
Tra 10-43 e 10-35 sec si spezza la simmetria materia/antimateria.
I quark superano gli antiquark di una piccola percentuale (1 su di 1 miliardo).
Le particelle si annichilirono reciprocamente a un centesimo di secondo dal big bang.
A 3 minuti dal big bang rimane un piccolo nucleo di materia (il nostro universo).
Viviamo in un universo asimmetrico. Solo nel 1998 gli astronomi hanno scoperto di aver trascurato quasi tre quarti dell’universo. Un secolo prima Haeckel riteneva di poter scrivere che gli enigmi del mondo erano stato svelati dalla scienza (Gli enigmi del mondo 1899).
Proprio la pervasività dell’energia oscura ne ha reso difficile la scoperta. Mentre la materia è distribuita in modo irregolare, l’energia oscura è “sparsa” in modo uniforme: tutta assieme equivale alla massa di un piccolo asteroide. I suoi effetti si percepiscono solo su lunghe distanze e su lunghi periodi di tempo. Se ci fosse più energia oscura di quella effettivamente presente l’universo sarebbe rimasto un insieme amorfo, mentre esso si è andato sviluppando costruendo strutture distribuite a ragnatela. Non viviamo in un universo simmetrico, ma asimmetrico. Se non ci fossero state piccole irregolarità, l’universo sarebbe rimasto una pappetta primordiale, un insieme indistinto.
Una curiosità: la perfetta simmetria nel nostro Pianeta esiste. Per la precisione alla latitudine 79 gradi e 50 primi, nord e sud, Groenlandia e Antartide, equinozio d’estate e d’inverno: per un millisecondo gravità e accelerazione dovuta alla rivoluzione e rivoluzione terrestre si annullano a vicenda.
In altri ambiti la simmetria è impossibile. L’evoluzione di un sistema caotico deterministico è prevedibile, ma occorre conoscere le condizioni iniziali del sistema in modo preciso, vale a dire con infiniti numeri dopo la virgola, una cosa di fatto irrealizzabile.
È meglio essere o non essere? Perché gli asini “reali”, al contrario di quello di Buridano, non muoiono di fame sospesi in perfetta simmetria tra due mucchi eguali di fieno? Perché essi rompono spontaneamente la simmetria e a un certo punto “scelgono” senza un particolare motivo uno dei due mucchi? In ultima analisi, e scusate se è poco,perché l’Essere piuttosto che il Nulla?
Ha detto il teologo Birmelé, in un intervento alla XXXVII Sessione del Segretariato attività ecumeniche: «La grazia guarda e sceglie; è parziale, vive di un partito preso. Dio non è imparziale: ha preso partito per gli esseri umani». ERonchi “lo sguardo di Dio non è imparziale, fa delle preferenze, distingue tra vittima e carnefice, inizia dalle periferie della storia”.
Ha scritto Agostino: «Avendo un Figlio unigenito, Dio l’ha fatto figlio dell’uomo, e così viceversa ha reso il figlio dell’uomo figlio di Dio. Cerca il merito, la causa, la giustizia di questo, e vedi se trovi mai altro che grazia» (Disc. 185).
Fonte: dialogando http://www.dialoghi.net/index.php/2011/09/l%E2%80%99asimmetria-e-la-vita/
Approfondimento: L'asimmetria e la vita di P. Levi
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