INFO SUI FARMACI SPECIALISTICI: Farmaci ematologici di Roche

Roche.2

Roche in Ematologia

Roche sviluppa da oltre 20 anni medicinali per persone affette da malattie del sangue maligne e non-maligne.

I farmaci di Roche approvati includono: MabThera / Rituxan ( Rituximab ), Gazyva / Gazyvaro ( Obinutuzumab ), Polivy ( Polatuzumab vedotin ), Venclexta / Venclyxto ( Venetoclax ) in collaborazione con AbbVie, Hemlibra ( Emicizumab ), Lunsumio ( Mosunetuzumab ) e Columvi ( Glofitamab )

La pipeline di farmaci ematologici sperimentali comprende: un anticorpo bispecifico Cevostamab che coinvolge le cellule T, mirato sia a FcRH5 che a CD3; Tecentriq ( Atezolizumab ), un anticorpo monoclonale progettato per legarsi con PD-L1, e Crovalimab, un anticorpo anti-C5 progettato per ottimizzare l’inibizione del complemento.

Roche in Haematology

Roche has been developing medicines for people with malignant and non-malignant blood diseases for more than 20 years.

Roche’s approved medicines include: MabThera / Rituxan ( Rituximab ), Gazyva / Gazyvaro ( Obinutuzumab ), Polivy ( Polatuzumab vedotin ), Venclexta / Venclyxto ( Venetoclax ) in collaboration with AbbVie, Hemlibra ( Emicizumab ), Lunsumio ( Mosunetuzumab ) and Columvi ( Glofitamab ).

The pipeline of investigational haematology medicines includes a T-cell engaging bispecific antibody Cevostamab, targeting both FcRH5 and CD3; Tecentriq ( Atezolizumab ), a monoclonal antibody designed to bind with PD-L1 and Crovalimab, an anti-C5 antibody engineered to optimise complement inhibition.

Informazioni tratte dalla Letteratura internazionale per i Medici Specialisti sui Farmaci Roche in Ematologia:

A) MabThera ( https://ematobase.it/cerca?q=MabThera ) – Rituximab ( https://ematobase.it/cerca?q=Rituximab )

B) Gazyvaro ( https://ematobase.it/cerca?q=Gazyvaro ) – Obinutuzumab ( https://ematobase.it/cerca?q=Obinutuzumab )

C) Polivy ( https://ematobase.it/cerca?q=Polivy ) – Polatuzumab vedotin ( https://ematobase.it/cerca?q=Polatuzumab )

D) Hemlibra ( https://ematobase.it/cerca?q=Hemlibra ) – Emicizumab ( https://ematobase.it/cerca?q=Emicizumab )

E) Lunsumio ( https://ematobase.it/cerca?q=lunsumio ) – Mosunetuzumab ( https://ematobase.it/cerca?q=Mosunetuzumab )

F) Columvi – Glofitamab ( https://ematobase.it/cerca?q=Glofitamab%20 )

 

EmatoBase.2

 

Gazyvaro: Indicazioni

Gazyvaro è un medicinale antitumorale indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da:
• leucemia linfocitica cronica ( LLC; leucemia linfatica cronica ) precedentemente non trattata. La LLC è un cancro dei linfociti B, un tipo di globuli bianchi. Gazyvaro è utilizzato in abbinamento a Clorambucile ( un altro medicinale per la cura del cancro ) in pazienti per i quali l’impiego del medicinale per la cura del cancro denominato Fludarabina è controindicato;
• linfoma follicolare ( LF ), un altro tipo di cancro dei linfociti B. Gazyvaro è indicato in abbinamento alla chemioterapia nei pazienti che non hanno fruito di un trattamento precedente per il linfoma follicolare avanzato. È anche utilizzato in abbinamento al medicinale Bendamustina nei pazienti la cui malattia non ha risposto al trattamento a base di
Rituximab o il cui cancro è progredito per 6 mesi dopo tale trattamento. Una volta che la malattia
ha risposto al trattamento, Gazyvaro è usato da solo nella terapia di mantenimento del linfoma follicolare.
Gazyvaro contiene il principio attivo Obinutuzumab.

Polivy: Indicazioni

Polivy è un medicinale antitumorale usato per il trattamento di adulti affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B ( DLBCL ) il cui cancro è tornato o ha smesso di rispondere ad altri trattamenti e i quali non possono essere sottoposti al trapianto di midollo osseo. Deve essere utilizzato in associazione ad altri due medicinali, Bendamustina e Rituximab.
Polivy contiene il principio attivo Polatuzumab vedotin.

Hemlibra: Indicazioni

Hemlibra è un medicinale usato per la prevenzione o la riduzione del sanguinamento in pazienti affetti da emofilia A ( un disturbo emorragico ereditario causato dalla mancanza di fattore VIII ).
Il medicinale viene utilizzato:
– nei pazienti che hanno sviluppato inibitori del fattore VIII, ossia anticorpi presenti nel sangue che agiscono contro i medicinali contenenti il fattore VIII e ne impediscono il corretto funzionamento;
– nei pazienti senza inibitori del fattore VIII qualora la loro emofilia A sia grave o moderata ( con
fenotipo emorragico grave ).
Hemlibra contiene il principio attivo Emicizumab.

Lunsumio: Indicazioni

Lunsumio è un medicinale antitumorale usato per il trattamento di adulti con linfoma follicolare che non risponde ( refrattario ) o si è ripresentato ( recidivante ) dopo almeno due trattamenti precedenti.
Lunsumio contiene il principio attivo Mosunetuzumab.

MabThera: Indicazioni ematologiche

MabThera è un medicinale usato per il trattamento di:

• linfoma follicolare e linfoma non-Hodgkin diffuso a grandi cellule B ( due forme di linfoma non-Hodgkin );
• leucemia linfocitica cronica ( LLC, leucemia linfatica cronica )
MabThera contiene il principio attivo Rituximab.

Xagena in Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

 

Ematologia.it

Linfoma a grandi cellule B recidivante / refrattario: Yescarta migliora la sopravvivenza globale

Kite Pharma

Yescarta ha migliorato la sopravvivenza globale nel linfoma a grandi cellule B nello studio ZUMA-7. Concorrenza tra Yescarta di Kite Pharma ( Gilead Sciences ) e Breyanzi di BMS

Nello studio ZUMA-7, Yescarta ( Axicabtagene ciloleucel; Axi-cel ) di Kite Pharma, una società di Gilead Sciences, ha mostrato un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza globale ( OS ).nei pazienti con linfoma a grandi cellule B ( LBCL ) recidivante o refrattario.

Yescarta aveva già dimostrato di poter prevenire la progressione della malattia nello stesso studio come trattamento per il linfoma LBCL dopo solo una precedente linea di terapia.

La terapia CAR-T diretta contro CD19 è stata contrapposta al trattamento tradizionale, che prevedeva la chemioimmunoterapia e il trapianto di cellule staminali

Nell’aprile 2022 l’FDA aveva assegnato a Yescarta la seconda linea nel trattamento del linfoma LBCL.

Yescarta era stato approvato sulla base dei dati di ZUMA-7, che avevano dimostrato che Yescarta aveva ridotto del 60.2% il rischio di progressione della malattia, morte o necessità di una nuova terapia rispetto alle cure standard.

Al momento dell’approvazione i dati sulla sopravvivenza globale dei pazienti erano immaturi.

Nell’Unione Europea, Yescarta è stato approvato come seconda linea nel linfoma a grandi cellule B nell’ottobre 2022,

Yescarta è in competizione con Breyanzi ( Lisocabtagene maraleucel; Liso-cel ), la terapia CAR-T anti-CD19 di Bristol Myers Squibb, che ha ottenuto nel giugno 2022 una indicazione di seconda linea nel linfoma LBCL, ma con il vantaggio di una più ampia popolazione.

La sperimentazione clinica a sostegno dell’approvazione di Breyanzi è ancora all’inizio del suo percorso e ci vorrà del tempo prima di avere i dati sulla sopravvivenza globale.

Yescarta, approvato 4 anni prima del suo rivale di BMS, è attualmente leader nelle vendite, dove nel 2022 ha ottenuto un fatturato globale di 1,16 miliardi di dollari. Breyanzi, approvato per la prima volta nel 2021, ha realizzato nel 2022 un fatturato di 182 milioni di dollari. ( Fonte: FiercePharma )

Xagena in campo oncologico-oncoematologico ha dato vita a FORUM ONCOLOGICO www.forumoncologico.it & FORUM EMATOLOGICO www.forumematologico.it

XAGENA IN ONCOLOGIA

MelanomaOnline.net | OncoGinecologia.net | OncoImmunoterapia.net | OncologiaMedica.net | OncologiaOnline.net | TumoriOnline.net | TumoriRari.net

XAGENA IN EMATOLOGIA

AnemiaOnline.net | Ematologia.it | Ematologia.net | LeucemiaOnline.net | LinfomaOnline.net | Mieloma.net | TrombosiOnline.net |

 Ematologia.it

Mieloma multiplo recidivato: benefici della combinazione a base di Isatuximab indipendentemente dalle precedenti linee di trattamento

Sanofi.2Analisi dei sottogruppi IKEMA: la combinazione di Isatuximab offre una migliore sopravvivenza libera da progressione nel mieloma multiplo recidivato indipendentemente dalle precedenti linee di trattamento

L’aggiunta di Isatuximab ( Sarclisa ) alla combinazione di Carfilzomib ( Kyprolis ) e Desametasone ( Kd ) crea risposte più profonde e migliora la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) tra i pazienti con mieloma multiplo ( MM ) recidivato o refrattario, indipendentemente dal numero di precedenti trattamenti che un paziente ha ricevuto. Sebbene il numero di mesi di sopravvivenza libera da progressione fosse numericamente maggiore tra i pazienti con 1 precedente linea di terapia, il beneficio relativo di Isatuximab con il regime Kd rispetto al solo regime Kd era statisticamente significativo tra i pazienti con più di 1 precedente linea di terapia.

Questo risultato è emerso analizzando i sottogruppi di pazienti arruolati nello studio di fase 3 IKEMA durante il 64° Meeting annuale dell’American Society of Hematology ( ASH ).

I risultati hanno mostrato che i benefici di Isatuximab supportano l’impiego in combinazione con il regime Kd come trattamento standard per i pazienti con mieloma multiplo recidivante, indipendentemente dalle precedenti linee di terapia, comprese quelle con prima ricaduta.

Isatuximab è un anticorpo monoclonale IgG1 che prende di mira una proteina CD38 sulla superficie delle cellule di mieloma. Si attacca alle cellule che esprimono CD38 e mette in moto una risposta su più fronti del sistema immunitario per distruggere quelle cellule.

I risultati intermedi per IKEMA erano stati presentati durante il Meeting virtuale della European Hematology Association ( EHA ) nel giugno 2020. IKEMA ha confrontato l’uso di Isatuximab associato al regime Kd con il solo regime Kd nei pazienti che avevano ricevuto tra 1 e 3 linee di precedenti terapie; un beneficio di sopravvivenza libera da progressione del 46% è stato osservato nel gruppo Isatuximab.

Ematologia.it

Xagena in Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

Mieloma multiplo: i bisogni insoddisfatti e le nuove terapie immuno-mediate

Banner Forum Ematologico 2023-24

Quali bisogni insoddisfatti per il mieloma multiplo ?

Ci sono molte domande che devono ancora avere risposta: qual è la gestione ottimale dei pazienti ad alto rischio ? Come gestire i pazienti con fragilità significativa ? Per quanto tempo è necessario continuare il trattamento ? Quando impiegare le immunoterapie, in particolare le terapie con cellule CAR-T e gli anticorpi bispecifici ? I pazienti affetti da mieloma continuano ad avere ricadute, quali sono i meccanismi di resistenza ?

What unmet needs still exist in the multiple myeloma space as a whole ?

There are a lot of questions that still need to be asked: What is the optimal management of high-risk patients ? How do we approach patients with significant frailty ? How long do we need to continue treatment ? Where exactly do we place these immunotherapies, especially the CAR T-cell therapies and bispecifics, with a view of bringing them closer to the earlier stages of the disease ? Patients with myeloma continue to relapse, so we need to understand the mechanisms of resistance better, and a lot more needs to be learned about the biology of the disease as a whole

Aggiornamenti sulle nuove classi di terapie immuno-mirate

Elranatamab, un anticorpo bispecifico mirato a BCMA

Gli anticorpi bispecifici sembrano essere una classe di farmaci molto promettente. Promettenti sono i dati per Elranatamab, un anticorpo bispecifico mirato a BCMA, in una popolazione di pazienti pesantemente pretrattati con una mediana di 5 precedenti linee di terapia [ MagnetisMM-1 ]. Quasi l’80% di questi pazienti era refrattario di tripla classe, e i tassi di risposta erano compresi tra il 50% e il 60%, a seconda dei sottogruppi di pazienti esaminati. Nel sottogruppo di pazienti che erano stati precedentemente esposti allo stesso agente, sembra mantenere l’efficacia, anche se a un livello leggermente inferiore. La tossicità era quella prevista, con il 60-70% dei pazienti con sindrome da rilascio di citochine, nella maggior parte di grado 1 o 2. E’ stata osservata una certa tossicità ematologica, in particolare neutropenia e trombocitopenia. Non c’era tossicità neurologica significativa, ma in tutti i bispecifici, è stato riscontrato un segnale per un aumento del rischio di infezione che deve essere meglio delineato.

Talquetamab, un anticorpo bispecifico mirato a GPRC5D

Data l’esistenza di diversi agenti mirati anti-BCMA, c’è molto interesse nell’esplorare bersagli alternativi. Sono stati presentati i dati aggiornati dallo studio MonumenTAL-1 riguardante Talquetamab, un farmaco di Janssen, che è un anticorpo bispecifico mirato a GPRC5D, che ha esaminato un’ampia coorte di pazienti con malattia refrattaria, prevalentemente, a tripla classe, e anche pazienti che hanno visto più linee di terapia. Talquetamab sembra essere piuttosto attivo, con un tasso di risposta quasi del 50-60% e anche una durata della risposta abbastanza ragionevole in questa popolazione di pazienti.

Modakafusp alfa, una proteina di fusione anticorpo anti-CD38 e Interferone alfa-2b

In termini di altre terapie, sono stati presentati i dati di uno studio su Modakafusp alfa, che è un anticorpo monoclonale anti-CD38 legato a Interferone alfa-2b, in una popolazione di pazienti molto pesantemente pretrattata. Ci sono stati tassi di risposta di circa il 40% al 50%, specialmente quando si osservano sottogruppi di pazienti che non erano stati precedentemente esposti ad alcuni degli agenti più recenti, e la tossicità è apparsa essere prevalentemente ematologica.

What updates have there been in newer classes of immune-targeted therapies ?

Bispecific antibodies seem to be a very promising class of drugs. Data for Elranatamab, which is a BCMA-targeted bispecific antibody, in a heavily pretreated patient population with a median of 5 prior lines of therapy [ MagnetisMM-1 ] were presented. Nearly 80% of these patients were triple-class refractory, and the response rates were 50% to 60%, depending on the subgroups of patients they’re looking at. In the subgroup of patients who have previously been exposed to the same targeted agent, it appears to retain efficacy, albeit at a slightly lower level. The toxicity was as predicted, with 60% to 70% of patients with cytokine release syndrome. Most of them had grade 1 or 2. There was some hematological toxicity, particularly neutropenia and thrombocytopenia. There was no significant neurological toxicity, but across all bispecifics, a signal for increased risk of infection was seen.

Given that there’s a plethora of anti-BCMA targeted agents, there’s a lot of interest in exploring alternate targets. Updated data from the MonumenTAL-1 trial of Talquetamab, which is an GPRC5D-targeted bispecific, looking at a large cohort of patients with triple-class refractory disease predominantly, and also patients who have seen multiple lines of therapy. The drug seems to be quite active, with almost a 50% to 60% response rate and also a pretty reasonable durability of response given this patient population.

In terms of other therapeutics, data from a trial of Modakafusp alfa, which is an anti-CD38 targeted monoclonal antibody bound to an attenuated Interferon, in a very heavily pretreated patient population, were presented. There were response rates of about 40% to 50%, especially when you look at subgroups of patients who have previously not been exposed to some of the newer agents, and toxicity appeared to be predominantly hematologic.

Source: ASH ( American Society of Hematology ) Meeting, 2022

 

Ematologia.it

Xagena in Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

 

Farmaci per il Mieloma multiplo

AMGEN: Kyprolis ( Carfilzomib )

BMS / CELGENE: Abecma ( Ide-Cel ) [ Terapia CAR-T anti-BCMA ]; Pomalyst ( Pomalidomide )

GSK: Blenrep ( Belantamab mafoditin )

JANSSEN: Carvykti ( Cilta-Cel; terapia CAR-T anti-BCMA ); Tecvayli ( Teclistamab, anticorpo bispecifico BCMAxCD3 ); Darzalex ( Daratumumab ) & Darzalex Faspro ( Daratumumab sottocutaneo ); Velcade ( Bortezomib )

MENARINI: Nexpovio ( Selinexor )

PFIZER: Elranatamab ( non in commercio )

SANOFI: Sarclisa ( Isatuximab; anticorpo anti-CD38 )

TAKEDA: Ninlaro ( Ixazomib )

Mieloma multiplo esposto a tripla classe: Ide-cel aumenta la sopravvivenza libera da progressione rispetto alle terapie standard

 

BristolMyersSquibb

Mieloma multiplo: sulla base dei risultati di KarMMa-3, Idecabtagene vicleucel è la prima e unica terapia CAR-T a dimostrare di essere superiore rispetto ai regimi standard nel mieloma multiplo recidivato e refrattario esposto a tripla classe in uno studio di fase 3 randomizzato e controllato

Nelle prime linee di trattamento per il mieloma multiplo, vengono spesso utilizzati regimi costituiti da agenti immunomodulatori, inibitori del proteasoma e anticorpi monoclonali anti-CD38 per la gestione della malattia. Tuttavia, in molti pazienti esposti alla tripla classe, il mieloma multiplo può recidivare o diventare refrattario. Sono necessarie nuove opzioni di trattamento.

I risultati dello studio KarMMa-3 con Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ) hanno chiaramente dimostrato il vantaggio di un uso precoce di una terapia con cellule CAR T nel fornire una più lunga sopravvivenza libera da progressione per i pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario rispetto agli attuale regimi standard.

Secondo Sergio Giralt, Memorial Sloan Kettering Cancer Center ( New York; Stati Uniti ), per i pazienti con mieloma multiplo recidivante esposti a tripla classe, la sopravvivenza libera da progressione mediana è di soli 4.6 mesi e non esiste un approccio terapeutico standard stabilito che fornisca risposte durature. Nello studio KarMMa-3, Idecabtagene vicleucel ha mostrato efficacia in una popolazione con malattia storicamente difficile da trattare, con un significativo miglioramento della sopravvivenza libera da progressione e risposte profonde e durature.

Questi risultati di KarMMa-3 introducono il potenziale per questa terapia con cellule CAR T anti-BCMA di diventare uno standard di cura nelle prime fasi del trattamento per il mieloma multiplo recidivato e refrattario.

Abecma è una terapia con cellule CAR T diretta contro l’antigene BCMA

 

Ematologia.it

ENGLISH VERSION

In earlier lines of treatment for multiple myeloma, regimens consisting of immunomodulatory agents, proteasome inhibitors, and anti-CD38 monoclonal antibodies are often used to help manage the disease. However, in many patients who are triple-class exposed, multiple myeloma can relapse or become refractory. New treatment options are needed.

Results from the KarMMa-3 study with Idecabtagene vicleucel ( Ide-cel; Abecma ) have clearly demonstrated the benefit of earlier use of a CAR T cell therapy in providing the longest progression-free survival for patients with relapsed and refractory multiple myeloma compared to current standard regimens.

According to Sergio Giralt, Memorial Sloan Kettering Cancer Center ( New York; U.S. ),

for relapsing triple-class exposed multiple myeloma patients, median progression-free survival is just 4.6 months and there is no established standard treatment approach that provides durable responses. In KarMMa-3 study, Idecabtagene vicleucel has shown efficacy among a population with historically difficult-to-treat disease, with a significant improvement in progression-free survival and deep and lasting responses.

These results from KarMMa-3 introduce the potential for this anti-BCMA CAR T cell therapy to become a standard of care earlier in the treatment course for relapsed and refractory multiple myeloma.

Abecma, a first-in-class anti-BCMA CAR T cell therapy that has shown clear clinical benefit across lines of therapy for patients with triple-class exposed relapsed and refractory multiple myeloma to provide the best chance for lasting disease control.

Based on results from KarMMa-3, Idecabtagene vicleucel is the first and only chimeric antigen receptor ( CAR ) T cell therapy to demonstrate superiority over standard regimens in triple-class exposed relapsed and refractory multiple myeloma in a randomized, controlled phase 3 trial.

KARMMA-3: KEY POINTS / PUNTI CHIAVE

Ide-cel ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) rispetto ai regimi standard.

La sopravvivenza libera da progressione mediana è stata di 13,3 vs 4,4 mesi.

 

Xagena in Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

Terapia di mantenimento dopo trapianto autologo di cellule staminali nel mieloma multiplo: la tripletta a base di Carfilzomib, Lenalidomide e Desametasone prolunga la sopravvivenza libera da progressione

Amgen.2

 

Carfilzomib, Lenalidomide e Desametasone o Lenalidomide da soli come terapia di mantenimento dopo trapianto autologo di cellule staminali in pazienti con mieloma multiplo ( ATLAS ): analisi ad interim di uno studio randomizzato, in aperto, di fase 3

Lenalidomide ( Revlimid ) è una pietra miliare della terapia di mantenimento nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi dopo trapianto autologo di cellule staminali

Nello studio ATLAS è stata confrontata l’efficacia e la sicurezza della terapia di mantenimento con Carfilzomib ( Kyprolis ), Lenalidomide e Desametasone rispetto alla sola Lenalidomide in questa popolazione di pazienti.

Questa analisi ad interim ha fornito supporto per considerare la terapia con Carfilzomib, Lenalidomide e Desametasone in pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi che hanno completato qualsiasi regime di induzione seguito da trapianto autologo di cellule staminali

 

Ematologia.it

ENGLISH VERSION

Carfilzomib, Lenalidomide, and Dexamethasone or Lenalidomide alone as maintenance therapy after autologous stem-cell transplantation in patients with multiple myeloma ( ATLAS ): interim analysis of a randomised, open-label, phase 3 trial

Lenalidomide ( Revlimid ) is a cornerstone of maintenance therapy in patients with newly diagnosed multiple myeloma after autologous stem-cell transplantation.

Researchers have aimed to compare the efficacy and safety of maintenance therapy with Carfilzomib ( Kyprolis ), Lenalidomide, and Dexamethasone versus Lenalidomide alone in this patient population.

This interim analysis has provided support for considering Carfilzomib, Lenalidomide, and Dexamethasone therapy in patients with newly diagnosed multiple myeloma who completed any induction regimen followed by autologous stem-cell transplantation.

Xagena in Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

Nuovi farmaci per il mieloma multiplo: Nexpovio a base di Selinexor

Menarini Group Logo

MHRA: piena autorizzazione all’immissione in commercio per Nexpovio in combinazione con Bortezomib e Desametasone per il trattamento dei pazienti adulti con mieloma multiplo che hanno ricevuto almeno una precedente terapia

L’Agenzia MHRA ( Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency ) del Regno Unito ( UK ) ha concesso la piena autorizzazione all’immissione in commercio per Nexpovio ( Selinexor ), un inibitore orale di prima classe dell’exportina 1 ( XPO1 ), in combinazione con Bortezomib ( Velcade ) una volta alla settimana e Desametasone a basso dosaggio ( SVd ) per il trattamento di pazienti adulti affetti da mieloma multiplo che hanno ricevuto almeno una terapia precedente.

L’approvazione si basa sui risultati dello studio di fase 3 BOSTON che ha dimostrato che il regime SVd una volta alla settimana ha determinato una riduzione statisticamente significativa del rischio di progressione della malattia o morte rispetto al regime standard di Bortezomib più Desametasone ( Vd ) due volte alla settimana.

I risultati dello studio BOSTON erano stati pubblicati su The Lancet (Grosicki, et al.) nel novembre 2020.

CONTINUA SU: https://farmaci.xagena.it/707ab73422e213d6c39597e2078c565e.html

Xagena in Ematologia

AnemiaOnline.net Ematologia.it Ematologia.net LeucemiaOnline.net LinfomaOnline.net Mieloma.net TrombosiOnline.net |

 

 

Ematologia.it

 

 

Decision Making in Ematologia: l’importanza dei contenuti nell’assunzione delle decisioni terapeutiche

EmatoBase.2

EMATOBASE.it – DECISION MAKING IN EMATOLOGIAL’IMPORTANZA DEI CONTENUTI NELL’ASSUNZIONE DELLE DECISIONI TERAPEUTICHE

Xagena propone all’EMATOLOGO un Sistema Easy & Fast di AGGIORNAMENTO ONLINE ON DEMAND SU SPECIFICI TEMI

L’EMATOLOGO ha sempre meno tempo da dedicare alla lettura delle Riviste scientifiche, Xagena propone i propri DATABASE consultabili come un classico motore di Ricerca: es EmatoBase.it

Esempi ( Contenuti IN PROGRESS )

1 – Asciminib [ LINK: //https://lnkd.in/d8mME7Ku ]
2 – Axicabtagene ciloleucel [ LINK: https://lnkd.in/eZtrm_ew ]
3 – Belantamab mafodotin [ LINK: https://lnkd.in/eVFpP4MR ]
4 – Brentuximab vedotin [ LINK: https://lnkd.in/dNwZJNPj ]
5 – Brexucabtagene autoleucel [ LINK: https://lnkd.in/dDW8ZyeX ]
6 – Carfilzomib [ LINK: https://lnkd.in/eCYwd_ys ]
7 – Epcoritamab [ LINK: https://lnkd.in/dgBd2DNb ]
8 – Fedratinib [ LINK: https://lnkd.in/dsTTz3Nc ]
9 – Glofitamab [ LINK: https://lnkd.in/dr4QinPu ]
10 – Ibrutinib [ LINK: https://lnkd.in/dARjbKFT ]
11 – Isatuximab [ LINK: https://lnkd.in/epAgJuMu ]
12 – Lenalidomide [ https://lnkd.in/eFxf_aN3 ]
13 – Lisocabtagene maraleucel [ LINK: https://lnkd.in/dEXumKq2 ]
14 – Loncastuximab tesirina [ LINK: https://lnkd.in/djeMuBnC ]
15 – Momelotinib [ LINK: https://lnkd.in/dDndWwP5 ]
16 – Mosunetuzumab [ LINK: https://lnkd.in/dPpsCdHc ]
17 – Polatuzumab vedotin [ LINK: https://lnkd.in/dGG7b33t ]
18 – Pomalidomide [ LINK: https://lnkd.in/dx4zMt4M ]
19 – Ropeginterferone alfa-2b [ LINK: https://lnkd.in/dNuDaDFC ]
20 – Teclistamab [ LINK: https://lnkd.in/dGDZGe_6 ]
21 – Tisagenlecleucel [ LINK: https://lnkd.in/dvEhZvrB ]
22 – Daratumumab [ LINK: https://lnkd.in/dNipUqik ]

Risultati ancora più precisi possono essere ottenuti interrogando EMATOBASE.IT con gli algoritmi basati sulla intelligenza artificiale

XAGENA IN EMATOLOGIA ( Siti Web )

AnemiaOnline.net | Ematologia.it | Ematologia.net | LeucemiaOnline.net | LinfomaOnline.net | Mieloma.net | TrombosiOnline.net |

 

Ematologia.it

Ematologia Newsletter by Xagena

Ematologia.it
Ematologia Update
Focus On: Linfoma

Cellule CAR-T dirette a CD19 somministrate per via endovenosa potenzialmente efficaci nel linfoma primitivo del sistema nervoso centrale

La terapia con CAR-T diretta contro CD19, somministrata per via endovenosa, è risultata sicura e associata ad alti livelli di remissione completa ( CR ) nei pazienti con linfoma primitivo del sistema …

Nessuna differenza nei tassi di recidiva a livello del sistema nervoso centrale tra profilassi per via intratecale e via endovenosa nei linfomi non-Hodgkin aggressivi

Non c’è alcuna significativa differenza nei tassi di recidiva a livello del sistema nervoso centrale ( SCN ) mediante sommnistrazione per via intratecale o via endovenosa per la profilassi nei pazien …

Il regime a base di Polatuzumab vedotin ha esteso la sopravvivenza libera da progressione nel linfoma diffuso a grandi cellule B

L’aggiunta di Polatuzumab vedotin ( Polivy ) alla chemioterapia ha esteso significativamente la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) rispetto al trattamento standard di prima linea per i pazie …

Modello prognostico per i pazienti con linfoma e COVID-19: uno studio di coorte multicentrico

Il linfoma rappresenta una neoplasia ematologica eterogenea, caratterizzata da una grave immunosoppressione. È stato descritto che i pazienti a cui è stata diagnosticata la malattia da coronavirus 2 …

Bendamustina in prima linea con Rituximab nel linfoma della zona marginale extranodale

Il linfoma della zona marginale extranodale ( EMZL ) è un linfoma non-Hodgkin eterogeneo. Non esiste consenso riguardo allo standard di cura nei pazienti con malattia in stadio avanzato. Le attuali …

Leucemia

Leucemia mieloide acuta con mutazione FLTL: l’aggiunta di Gilteritinib all’Azacitidina può giovare ai pazienti non-eleggibili per la chemioterapia intensiva di induzione

Gilteritinib ( Xospata ) più Azacitidina ha conferito tassi di remissione completa significativamente più elevati, ma sopravvivenza globale ( OS ) simile, rispetto ad Azacitidina tra i pazienti con le …

Mieloma

Terapia di induzione: la combinazione Isatuximab-RVd aumenta la negatività della malattia minima residua nel mieloma multiplo

I pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi e idonei al trapianto che hanno ricevuto Isatuximab ( Sarclisa ) in combinazione con il trattamento standard come terapia di induzione hanno mostrato …

Confronto tra Elotuzumab e Carfilzomib in combinazione con Lenalidomide e Desametasone come terapia di salvataggio per i pazienti con mieloma multiplo

La mancanza di uno studio randomizzato di confronto tra Carfilzomib ( K; Kyprolis ) ed Elotuzumab ( Elo; Empliciti ) associato a Lenalidomide ( Revlimid ) e Desametasone ( regime Rd ) ha spinto a valu …

Policitemia vera

L’antagonista di MDM2 Idasanutlina nei pazienti con policitemia vera: risultati di uno studio di fase 2 a braccio singolo

Idasanutlina, un antagonista di MDM2, ha mostrato attività clinica e una rapida riduzione del carico allelico di JAK2 ( V617F ) nei pazienti con policitemia vera in uno studio di fase 1. Uno studi …

ISCRIZIONE GRATUITA ALLE NEWSLETTER XAGENA MEDICINA

XagenaNewsletter

Forum Ematologico – Nuovi farmaci per la mielofibrosi, un raro tumore ematologico: Momelotinib

GSK Nuovo Logo

Momelotinib per il trattamento della mielofibrosi: lo studio clinico di fase 3 MOMENTUM ha soddisfatto tutti gli endpoint primari e secondari chiave di efficacia

Momelotinib è un potenziale nuovo medicinale con un meccanismo d’azione differenziato che potrebbe affrontare le esigenze insoddisfatte dei pazienti affetti da mielofibrosi con anemia.

L’ Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ) ha assegnato la data del 16 giugno 2023 per il Prescription Drug User Fee Act ( PDUFA ).

La domanda di autorizzazione all’immissione in commercio NDA ( New Drug Application ) si basa sui risultati degli studi chiave di fase III, compreso lo studio cardine MOMENTUM, che ha soddisfatto tutti gli endpoint primari e secondari chiave, inclusi il punteggio totale dei sintomi ( TSS ), il tasso di indipendenza dalla trasfusione ( TI ) e il tasso di risposta splenica ( SRR ).

I dati dell’analisi primaria dello studio MOMENTUM sono stati presentati all’Annual Meeting dell’American Society of Clinical Oncology [ ASCO ] del 2022 e al Congresso ibrido 2022 della European Hematology Association [ EHA ].

MOMENTUM è uno studio clinico globale, randomizzato, in doppio cieco di fase III di Momelotinib rispetto a Danazolo nei pazienti con mielofibrosi che erano sintomatici e anemici ed erano stati precedentemente trattati con un inibitore di JAK approvato dalla FDA. Lo studio è stato progettato per valutare la sicurezza e l’efficacia di Momelotinib nel trattamento e nella riduzione dei principali segni distintivi della malattia: sintomi, trasfusioni di sangue ( dovute all’anemia ) e splenomegalia ( ingrossamento della milza ).

L’endpoint primario di efficacia dello studio era la riduzione del punteggio TSS del 50% nei 28 giorni immediatamente precedenti la fine della settimana 24 rispetto al TSS di base, utilizzando il modulo di valutazione dei sintomi della mielofibrosi.

Gli endpoint secondari chiave includevano il tasso di indipendenza dalla trasfusione per 12 settimane immediatamente prima della fine della settimana 24 con livelli di emoglobina 8 g/dl e il tasso di risposta splenica basato su una riduzione del volume splenico del 35% alla settimana 24 versus basale.

I pazienti sono stati randomizzati in un rapporto 2:1 per ricevere Momelotinib o Danazolo ( n=130 e n=65, rispettivamente ).

Dopo 24 settimane di trattamento, i pazienti in trattamento con Danazolo sono stati autorizzati a passare a Momelotinib. Il crossover precoce con Momelotinib era disponibile per la progressione splenica confermata.

Lo studio ha arruolato 195 pazienti in 21 Paesi.

Momelotinib è un potenziale nuovo medicinale con un meccanismo d’azione differenziato, con capacità inibitoria lungo tre vie di segnalazione chiave: Janus chinasi ( JAK ) 1 e JAK2 e recettore dell’activina A, tipo I ( ACVR1 ).

L’inibizione di JAK1 e JAK2 può migliorare i sintomi costituzionali e la splenomegalia.

Inoltre, l’inibizione diretta di ACVR1 porta a una diminuzione dell’epcidina circolante, che è elevata nella mielofibrosi e contribuisce all’anemia.

La mielofibrosi è un raro tumore del sangue che deriva da una alterazione del trasduttore del segnale JAK e attivatore della segnalazione della proteina di trascrizione, ed è caratterizzato da sintomi costituzionali, splenomegalia e anemia progressiva.

La mielofibrosi colpisce circa 20.000 pazienti negli Stati Uniti, con circa il 40% dei pazienti già anemico al momento della diagnosi, e quasi tutti i pazienti svilupperanno anemia nel corso della vita.

I pazienti richiedono spesso trasfusioni e più del 30% interromperà il trattamento a causa all’anemia. L’anemia e la dipendenza dalle trasfusioni sono fortemente correlate a una prognosi sfavorevole e a una ridotta sopravvivenza.

Fonte: GSK, 2022

Banner ematologia 1200

FORUM EMATOLOGICO 2023-2024

Percorso di Formazione ECM e di aggiornamento scientifico in formato digitale condotto via Web

 

Ematologia.it

1 2 3 4 5 10