Cure domiciliari per il COVID: protocollo dell’Istituto Mario Negri, efficacia e riduzione dei costi sanitari – Anzichè la Vigile attesa e il Paracetamolo, impiegare da subito gli Antinfiammatori
Le lineeguida ufficiali raccomandano vigile attesa quando si manifestano i sintomi del COVID, e Paracetamolo per trattare febbre o dolori.
L’Istituto Mario Negri ha elaborato un protocollo che prevede di intervenire subito, ancor prima dell’esito di un tampone positivo, partendo da farmaci comuni come gli antinfiammatori per os.
Le lineeguida elaborate dall’Istituto Mario Negri sono andate a comporre un algoritmo, che è stato testato da 8 medici di famiglia tra le Ats o Asl di Bergamo, Varese e Teramo per le cure domiciliari di 108 pazienti. Solo 1 paziente ha avuto necessità di ricovero ospedaliero.
Il dato ha un valore se confrontato con il percorso clinico di altri 108 pazienti malati di COVID, affini per caratteristiche cliniche e demografiche. In questo secondo gruppo, le persone che hanno avuto bisogno di un ricovero sono state 12.
Questo approccio precoce è associato a un risparmio per il sistema sanitario: perché se l’unico paziente del gruppo a terapia guidata è rimasto in ospedale per 19 giorni con un costo approssimativo di 9 mila euro, i 141 giorni di degenza complessivi per i 12 malati del secondo gruppo hanno pesato oltre 60 mila euro.
Si è inoltre dimostrato che questo trattamento riduce l’impatto e accorcia la durata dei sintomi, come la perdita di olfatto e gusto e la stanchezza, che al contrario possono persistere anche per diversi mesi.
I farmaci antinfiammatori, secondo l’ipotesi ampiamente verificata dal Mario Negri, assunti nelle prime fasi della malattia contrastano la sindrome iper-infiammatoria, il meccanismo che ( dopo la moltiplicazione del virus nell’organismo ) può portare a forme gravi di malattia.
Il protocollo prevede che vengano fatti esami ematologici e che in seguito, a seconda degli esiti e della progressione clinica, si proceda per passaggi successivi con cortisonici, antibiotici o Eparina, con l’invio in ospedale alla fine di un percorso ( se non si risolve ).
Uno studio israeliano sull’Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) e uno indiano con un antinfiammatorio sono una recente conferma dell’efficacia del protocollo dell’Istituto Mario Negri per le cure domiciliari.
Fonte: Corriere della Sera
https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/21_ottobre_13/cure-domiciliari-test-mario-negristop-sintomie-crollo-ricoveri-705b4166-2be6-11ec-98f9-fbd4bdd13a87.shtml
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